Una delle tante storie..... continua

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and.th
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Una delle tante storie..... continua

Messaggio da and.th »

Nuovi elementi:
Come si può notare, il signor Tizio è sottoposto a trattamento psico-farmacologico all’età di 74 anni, (che potrei definire quantitativamente eccessivo in rapporto all’età) questo trattamento non è stato accompagnato da un adeguato progetto socio-riabilitativo.

Il signor Tizio, dopo 2 anni di permanenza in struttura, mette in atto comportamenti persecutori riferibili alla patologia psichiatrica di schizofrenia paranoie. ( vedi l’accusa di furto verso i 2 OSS)
Domanda: ma il signor Tizio era veramente schizofrenico o lo è diventato dopo 2 anni di trattamento psico-farmacologico?


L’importanza del Signor X
Si può notare come, dopo qualche mese dalla morte del signor X, il signor Tizio manifesti improvvisamente i sintomi della malattia (deliri persecutori).

Una possibile interpretazione:
Per interpretare l’improvvisa ricaduta del signor Tizio utilizzerò uno schema interpretativo mutuato dalle nozioni di comunicazione patologica, paradossale, espressa nel testo “pragmatica della comunicazione umana”.
La teoria del gioco senza fine:
I partecipanti al gioco sono: i 2 OSS, il signor Tizio, il signor X,
Il campo di gioco è: il bar, il ristorante, agriturismo, piazza, mercato, residenza.
Tra i partecipanti si instaura una comunicazione paradossale che ruota prevalentemente attorno alle teorie persecutorie manifestate dal signor X (Il Signor X soffre di una “Sindrome paranoie in forma persecutoria”, che le fa sostenere di essere stato raggirato e derubato di un ingente patrimonio (600 miliardi di vecchie lire) dagli operatori della struttura.
Il Signor X sostiene anche che gli operatori in passato abbiano cercato di “eliminarlo” per impossessarsi del restante patrimonio immobiliare.
I discorsi tra il signor Tizio e X vertono, la maggior parte delle volte, su questo aspetto persecutorio del delirio del Signor X.)
I 2 operatori, il signor Tizio, partecipano al gioco senza rendersi conto di essere caduti nella trappola del paradosso relazionale cioè nel gioco senza fine che ha le capacità d’autoperpetuarsi.
Anche volendo i 2 operatori non possono più sottrarsi dalla comunicazione paradossale, non potendo metacomunicare sulle regole del gioco.
Inoltre il rapporto tra il signor Tizio e i 2 operatori può essere considerato paradossale, poiché i 2 operatori a livello verbale trattano il signor Tizio come una persona sana, mentre a livello comportamentale ( spinti dal loro ruolo istituzionale di operatori)lo trattano come una persona malata. Quindi si ha un paradosso dentro un altro paradosso.
Si può osservare come il gioco senza fine si perpetui, rafforzandosi, durante i 2 anni iniziali di permanenza in struttura del signor Tizio.
Alla morte del signor X, il gioco perde un elemento essenziale per la sua prosecuzione ed ecco quindi che chiede il suo tributo. Il signor Tizio prende il ruolo che prima era ricoperto dal signorX.
Come:
(Il signor Tizio sostiene di essere stato raggirato dai due operatori, dichiarando che i due dopo aver grattato e buttato il biglietto lo avrebbero recuperato in un secondo momento recuperando così la vincita che ammontava ad 80 mila euro.
A supporto della sua tesi il signor Tizio sostiene di essersi accorto del raggiro dagli atteggiamenti amicanti e sostanzialmente fuori norma dei due operatori)

L’ossessione paranoica che manifesta il signor Tizio, è simile per molti versi a quella manifestata dal signor X. La principale differenza è, che quella elaborata dal signor Tizio, sembrerebbe più realistica e ricca di dettagli tanto da poter sembrare realmente accaduta.

Si osservi come sia impossibile per gli operatori sottrarsi dal paradosso e come il signor Tizio perpetui il gioco paradossale palesando la patologia che lo ha costretto alla momentanea reclusione.
In questo senso possiamo considerare la situazione come una conseguenza classica della teoria del doppio legame descritta da Bateson, Jackson, Haley e Weakland.

Segue………….

Cercate di dare una vostra interpretazione e una possibile soluzione…….


Ciao.
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Nazg
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Messaggio da Nazg »

non è possibile evitare che quei 2 operatori si occupino del signor Tizio così da eliminare gli altri 2 soggetti del paradosso?
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and.th
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Messaggio da and.th »

Nazg ha scritto:non è possibile evitare che quei 2 operatori si occupino del signor Tizio così da eliminare gli altri 2 soggetti del paradosso?
I 2 operatori non si occupano più del signor Tizio (anche se sporadicamente, per esigenze operative, devono rapportarsi con lui).
L’AS responsabile della struttura ha fatto lo stesso ragionamento, dirottando le attività dei due operatori su altri utenti della struttura.
Tutto questo non è servito a niente, infatti, se ti ricordi il seguito della storia (Oggi il signor Tizio non parla più dell’accaduto, però si rifiuta di svolgere qualsiasi attività socio-riabilitativa, le sue condizioni psico-fisiche sono scadute improvvisamente, ha difficoltà nella deambulazione e nell’espletare le normali attività di vita quotidiana che prima svolgeva abitualmente.
Accusa spesso dolori addominali, capogiro, dispnea, secchezza alle fauci, rigidità articolare, ed altri sintomi vari (probabilmente sono gli effetti collaterali della terapia psico-farmacologica
).
Il signor Tizio richiede spesso e volentieri l’intervento del medico e degli operatori.
Da accurate visite specialistiche si escludono cause biologiche ai continui malesseri del signor Tizio, si pensa che i malesseri siano causati da fattori psicosomatici
.)
Tutto questo è servito solo a perpetuare ulteriormente il paradosso, infatti, il signor Tizio non avendo strumenti per metacomunicare sull’accaduto ha interpretato l’allontanamento dei 2 operatori come un’ulteriore conferma dell’esattezza delle sue predizioni.
Inoltre ha riversato le sue frustrazioni relazionali, che precedentemente scaricava sui 2 operatori e che gli permettevano di controllare il perpetuarsi della situazione paradossale e del gioco in generale, su se stesso somatizzandole ed allo stesso tempo esternandole a livello fisiopatologico.

Bisogna anche ricordare che le comunicazioni paradossali legano di solito tutti quelli che vi sono coinvolti ( gioco senza fine), dall’esame della vicenda si può trarre una sola conclusione: dall’interno non si può provocare nessun cambiamento, può verificarsi un cambiamento soltanto uscendo fuori del modello.

Stiamo quasi per arrivare alla conclusione e alla possibile soluzione terapeutica.
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Messaggio da Nazg »

and.th ha scritto: Stiamo quasi per arrivare alla conclusione e alla possibile soluzione terapeutica.
hai una soluzione?
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