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Le prime due settimane di tirocinio...

Inviato: mer, 30 gen 2008 - 1:06 pm
da ely_cant
sono già passate due settimane di tirocinio presso il SerT di Zona. Devo dire che mi sono data ad un periodo di full immersion per cui ho potuto osservare molte fasi del lavoro dell'AS. Devo dire che l'ambiente è molto più accogliente di quanto m'immaginassi (sia a livello di setting che di risorse personali). l'utenza è davvero di tipo molto differenziato...ho visto un estremo e l'altro ma mi ha dato molta positività il forte sentore di collaborazione socio-sanitaria che si sente e la voglia d tutti gli operatori di confrontarsi e mettersi in gioco.
vi terrò aggiornati/e sul mio tirocinio!
per ora l'impatto è stato molto positivo anche se ammetto ci sono state alcune difficoltà con un paio di utenti molto molto invischiati nella droga!
ci sono altre persone che stanno affrontando qs esperienza o simili?
buona giornata, ciao ciao!

L'ESPERIENZA DI TIROCINIO

Inviato: mar, 26 feb 2008 - 7:05 pm
da ely_cant
l'esperienza di tirocinio al SerT prosegue. devo dire che ho assistito davvero a moltissimi colloqui e mi è stato anche permesso di affrontarne alcuni in autonomia. sono un pò perplessa in merito all'effettivo ruolo dell'AS nel SerT: molto burocratizzato e stabilito, c'è poco spazio per la progettazione, l'iniziativa. l'ASL ha stabilito praticamente ogni fase del lavoro, a cui corrispondono prassi molto precise e "quadrate". non nascondo però che sono convinta anche del fatto che, all'interno di tutti questi quadretti così ben delineati, sia importantissimo il supporto dell'AS che si deve impegnare al fine di rafforzare nell'utente la consapevolezza del suo problema ed aumentare la motivazione...cosa non facile.
mi sono scaricata da internet qualcosa sul colloquio motivazionale, credo mi potrà essere molto utile.
ci sono altri/e AS che stanno affrontando la stessa esperienza? ciao ciao!

Re: L'ESPERIENZA DI TIROCINIO

Inviato: mar, 26 feb 2008 - 7:31 pm
da Nazg
ely_cant ha scritto:sono un pò perplessa in merito all'effettivo ruolo dell'AS nel SerT: molto burocratizzato e stabilito, c'è poco spazio per la progettazione, l'iniziativa. l'ASL ha stabilito praticamente ogni fase del lavoro, a cui corrispondono prassi molto precise e "quadrate".
ho l'impressione che la stessa cosa succeda anche negli altri servizi specialistici, in cui ci si focalizza solo su una determinata problematica e a volte si perde di vista il contesto complessivo.

questo "lavoro standardizzato" dipende anche dalla presenza ridotta del personale che in alcune zone non viene sostituito al momento del pensionamento... così gli a.s. che restano devono decurtare diverse mansioni, a scapito dell'utenza e a favore della parte più burocratica.

Inviato: mer, 27 feb 2008 - 10:55 am
da ely_cant
Difatti le AS coprono gran parte del lavoro amministrativo che dovrebbe fare la segretaria...che però è una sola e per di più a part-time. il bacino d'utenza del servizio è talmente ampio che non si ha nemmeno modo di riflettere più di tanto, è tutto abbastanza puntato sull'agire, sul rispettare i tempi stabiliti, sul dimostrare la produttività...molto aziendalizzato insomma!
prosegue il mio tirocinio, vediamo se (data l'estrema libertà che mi lascia il supervisore), è possibile improntare qualcosa di diverso!

sert

Inviato: dom, 02 mar 2008 - 11:09 am
da Sammybo
Ciao, sono un ass soc del sert. Credo dipenda molto dal sert in cui si va. Vi posso assicurare che il mio lavoro non è quasi per niente burocratico, anzi... Si articola molto nel lavoro con l'utenza, nella costante progettazione, nell'accompagnamento, nell'ascolto...

Inviato: lun, 03 mar 2008 - 3:42 pm
da ely_cant
io purtoppo è una cosa che non riesco a vedere molto nel servizio. ci sono delle procedure, schede, protocolli che, anche se molto tutelanti per le AS, lasciano davvero poco spazio alla progettazione...è un pò tutto già prefissato e predefinito.
con questo non voglio dire che non ci siano valide professioniste al servizio, però estremamente limitate a causa dell'organizzazione, budget etc.
è comunque un valido e necessario conto con la realtà all'interno del quale si deve lavorare e si deve cercare di farlo al meglio.

tirocinio

Inviato: mar, 04 mar 2008 - 11:54 am
da ugo.albano
cara ely cant,

è più che giusto essere critici sul tirocinio, dai diversi contributi ti renderai conto che le operatività sono diverse, da sert a sert.

Se mi posso permettere un suggerimento: non farti impressionare dai modelli operativi che trovi (più o meno burocratizzati), ma ritagliati uno spazio di sperimentazione in cui sviluppare tue competenze.

Non deve interessarti molto la procedura di quel sert, ma, per esempio, imparare a condurre un colloquio di accoglienza o seguire un progetto riabilitativo: sono queste le cose che ti porti a casa, cioè le competenze, non le procedure.

Domanda cattiva: ma vi fanno solo "assistere" o vi "sperimentate" pure nel lavoro?

Ugo Albano

Inviato: mer, 05 mar 2008 - 8:03 pm
da ely_cant
Caro Ugo, sto forse "calcando" la mano perchè le cose negative sono quelle che saltano più all'occhio...però il tirocinio (anzi, ora si chiama stage), lo vivo molto come esperienza di apprendimento e si può apprendere anche da qualcosa che non si condivide a pieno.
fortunatamente ho trovato modo e spazio di sperimentarmi anche nei colloqui, fino ad arrivare a condurne alcuni in autonomia ed in queste situazioni cerco di mettere in pratica quelli che sono i principi del lavoro e di non farmi suggestionare dalla "burocratizzazione" dilagante.
ammetto poi che non è che questa questione sia negativa al 100%, è indubbiamente una situazione tutelante per il soggetto che sa esattamente quello che deve fare, però m'impegno affinchè non sia dato tutto così per scontato e deciso.
Nella sperimentazione quindi cerco di metterci il meglio di me e delle conoscenze acquisite.
vi terrò aggiornati... :)[/i]