ALCOLISMO

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liciasmile
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ALCOLISMO

Messaggio da liciasmile »

Buongiorno, sono una tirocinante e sto svolgendo il tirocinio presso una circoscrizione con un'assistente sociale e mi è capitato di stare ad un colloquio con un'assistente sociale del segretariato..lunedì si è presentata una donna che ha segnalato una ragazza dipendente dall'alcool..in quel caso un'assistente sociale del segretariato cosa deve fare??è competenza della circoscrizione prendere in careico questa ragazza o va inviata ad un altro servizio?grazie
MonicaB
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da MonicaB »

E io che sono perfida rigiro a te la domanda, prova ad immaginarti al posto dell'assistente sociale che riceve la segnalazione, tu cosa faresti?
nadiam
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da nadiam »

salve,
sono anch'io una studentessa e mi fa piacer esprimere un prere a riguardo.
io prenderei in carico l'utente,anzi mi sentirei in colpa a non farlo.
marketto_1982
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da marketto_1982 »

e per te cosa vuol dire prenderla in carico questa situazione?
MonicaB
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da MonicaB »

L'intervento di Marketto è appropriato. Vorrei leggere le risposte. Io comunque focalizzerei l'attenzione su di un punto "io prenderei in carico l'utente,anzi mi sentirei in colpa a non farlo". Intanto mi pare che ci si sia spostati su di un piano più personale e meno professionale, non c'è una valutazione della domanda rispetto alla pertinenza al servizio ma c'è uno slancio umano che per quanto comprensibile può essere inappropriato. Prima lezione di metodi e tecniche: Analisi della domanda, cioè valutazione della pertinenza della domanda al servizio. In che contesto si opera? La domanda è pertinente? E poi seconda lezione di metodi e tecniche: Chi fa la domanda e perché? Chi ha il problema (e che problema porta)? E poi lezione fondamentale: come faccio a prendere in carico una persona che non si presenta al servizio (naturalmente presumo sia maggiorenne) e soprattutto che interventi posso mettere in campo a suo favore????? Se il problema è l'alcoldipendenza e lei lo riconosce e vuole risolverlo il servizio è il Ser.t. non il servizio sociale dell'ente locale
nadiam
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da nadiam »

mmmm... no non è una questione umana secondo me... dal momento in cui è una persona con evidenti problemi per me diventa automaticamente un utente...certo poi dipende dalla situazione..ma in qualche modo un tentativo per aiutarla lo farei... sarà che magari tante cose devo ancora capirle perchè purtroppo per ora le mie conoscenze sono solo a livello teorico però io ,ora come ora,credo che in quella situazione cercherei in qualche modo di aiutare quella persona.
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Mac
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da Mac »

Ciao Nadiam, il discorso non è cercare di aiutare la persona a tutti i costi. Questo chiaramente è il nostro intento universale come assistenti sociali. Ma mi sembra che la tua domanda, più che legittima, fosse un'altra, ossia di che è la competenza circa la presa in carico di questa persona e con quali criteri. Su questo devi concentrarti, non su altro.

Il fatto di sentirsi in colpa non può entrare in questa fase come in nessun'altra, nel senso che non può essere per noi un criterio di selezione degli utenti. Il passaggio da fare, che si acquisisce con gli anni, è appunto quello dalla volontà di aiutare tutto e tutti alla consapevolezza di un ruolo professionale che si basa su conoscenze specifiche, modalità, strumenti che appunto aiutano a direzionare la scelta e la professione più in generale. Il lato umano certo rimane sempre, ma è sostenuto dall'acquisizione di professionalità.

Ritornando alla domanda iniziale, secondo voi chi ha la competenza di seguire questa ragazza e in che modo?
MonicaB
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da MonicaB »

E in aggiunta all'intervento di Mac che approvo completamente mi sento di dire che operando all'interno di un servizio nel bene e nel male abbiamo i limiti e le risorse di QUEL servizio, e le competenze che lavorare in quel contesto ci dà. Tutti noi (o perlomeno la maggior parte mi auguro) hanno scelto questo lavoro attirati dalla dimensione di aiuto, io l'ho scelto molto semplicisticamente perché volevo aiutare le persone, ma le aiuti in primis se vogliono farsi aiutare e in seconda battuta secondo le competenze e le possibilità che ha il servizio in cui operi. Se la signora si fosse rivolta al Ser.T. le avrebbero detto subito che se non si presentava la ragazza che ha il problema loro non possono fare nulla. E giustamente mi sento di dire.
marketto_1982
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da marketto_1982 »

sono d'accordo con chi mi ha preceduto!

anche io all'inizio della mia carriera aveva questa presunzione di "onnipotenza".. qualcuno ha un problema?? io deeevo intervenire!

Rispetto a questa situazione, si possono provare strategie alternative..
io, giusto per fare un esempio, avrei detto alla sig.ra che ha segnalato la situazione che avrebbe potuto spiegare lei stessa che può essere aiutata e l'avrei spronata ad accompagnare lei stessa la ragazza ai servizi (magari direttamente al Ser.T.).. o magari tramite il medico...
Voi che ne pensate?!
Nuvoletta
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Re: ALCOLISMO

Messaggio da Nuvoletta »

Bè io lavoro da più di vent'anni e, ancora oggi, se un cittadino si rivolge a me per essere aiutato a risolvere un problema mi sento in "dovere" di dare una risposta e in "colpa" se non lo faccio. E questo non tanto per un moto dell'animo, ma perché lo considero una mia responsabilità professionale, etica e contrattuale: ho scelto consapevolmente una professione d'aiuto e sono pagata per farlo. Il problema è quello di comprendere cos’è competenza e cosa onnipotenza. Competenza è la nostra professionalità ( che deve sempre essere esercitata qualunque sia il contesto amministrativo in cui mi trovo): la capacità di accogliere le persone, comprenderne le richieste e i problemi, condividere delle strategie di soluzioni e coinvolgere vari attori (servizi, professionisti, familiari ecc.) per raggiungere gli obiettivi. Onnipotenza è non svolgere l’ultima di queste funzioni ( se lavoro in una circoscrizione non mi cimenterò a fare una diagnosi e curare l’alcolismo della ragazza); scarsa professionalità è non svolgere nessuna delle precedenti (appena sento la parola alcolismo blocco la signora perché quello che mi dice non è di mia competenza e gli dico di portare la ragazza al Ser.T che sta in via …. e arrivederci - il tutto in non più di 5 minuti mi raccomando-….).
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