Metadone all'estero
Inviato: mer, 25 mar 2009 - 8:11 pm
Caio a tutti, questo è il mio primo messaggio dopo la presentazione.
Avrei una domanda sul metadone. Ne faccio uso da circa undici anni. Ho incominciato a prenderlo circa tre anni dopo aver iniziato a fare uso di eroina, la dose massima di metadone che abbia mai preso è 55, e tutt'ora, anche se ho smesso di farmi nel 2004, sto bevendo 10cc al giorno, con l'affido settimanale.
So che la cosa non ha molto senso, ma devo ancora decidermi a scalare fino a zero.
La questione che mi interessa in questo momento però è un'altra. Quest'anno per la prima volta la ditta in cui lavoro (una rubinetteria) ci ha dato una settimana di ferie nellla settimana di Pasqua, e siccome siamo in bassa stagione io e il mio ragazzo (anche lui beve 10 e non si fa più da cinque anni) vorremmo approfittare per fare un piccolo viaggio di tre giorni ad Amsterdam. Ho letto in vari forum che per portare all'estero il metadone bisognerebbe farsi fare un permesso speciale dal proprio SerT, ma lo staff di quello di Borgomanero che frequentiamo noi ci ha detto solo che il metadone all'estero non si può portare: non hanno minimamente accennato alla possibilità di scrivere un permesso particolare o simili. Abbiamo chiesto se con il Subutex la situazione cambierebbe, e loro ci hanno risposto che s'informeranno.
Vorrei sapere se effettivamente c'è una legge che regolamenta questi casi, perchè da molti episodi ci siamo resi conto che gli operatori del SerT di Borgomanero sono molto disinformati e spesso menefreghisti, e più volte per non complicarsi troppo la vita non ci danno le informazioni e il sostegno di cui noi tossicodipendenti abbiamo bisogno: il dottore che c'era fino a poco tempo fa si assentava interi quarti d'ora dall'ambulatorio per chiacchierare nell'atrio con i suoi amici, anche se fuori c'era la fila di gente che doveva fare la ricetta in tempo per tornare al lavoro, gli infermieri si dimenticano regolarmente di rinnovare l'esenzione 014 e ci lasciano scoperti per mesi, aprono e chiudono l'ambulatorio a loro piacimento senza rispettarne gli orari, e l'assistente sociale si dimentica degli appuntamenti che fissa (nel 2003 mi ha bidonata ben tre volte). Ora fortunatamente c'è un dottore più in gamba e più informato, e la psicologa è un'ottima professionista, ma siccome l'andazzo generale non è dei migliori avrei bisogno di sapere se esiste e qual'è la legge a cui fare riferimento nel caso ci venisse negata senza motivo (o per disinformazione) la possibilità di portare il metadone fuori dall'Italia con il consenso del SerT.
Avrei una domanda sul metadone. Ne faccio uso da circa undici anni. Ho incominciato a prenderlo circa tre anni dopo aver iniziato a fare uso di eroina, la dose massima di metadone che abbia mai preso è 55, e tutt'ora, anche se ho smesso di farmi nel 2004, sto bevendo 10cc al giorno, con l'affido settimanale.
So che la cosa non ha molto senso, ma devo ancora decidermi a scalare fino a zero.
La questione che mi interessa in questo momento però è un'altra. Quest'anno per la prima volta la ditta in cui lavoro (una rubinetteria) ci ha dato una settimana di ferie nellla settimana di Pasqua, e siccome siamo in bassa stagione io e il mio ragazzo (anche lui beve 10 e non si fa più da cinque anni) vorremmo approfittare per fare un piccolo viaggio di tre giorni ad Amsterdam. Ho letto in vari forum che per portare all'estero il metadone bisognerebbe farsi fare un permesso speciale dal proprio SerT, ma lo staff di quello di Borgomanero che frequentiamo noi ci ha detto solo che il metadone all'estero non si può portare: non hanno minimamente accennato alla possibilità di scrivere un permesso particolare o simili. Abbiamo chiesto se con il Subutex la situazione cambierebbe, e loro ci hanno risposto che s'informeranno.
Vorrei sapere se effettivamente c'è una legge che regolamenta questi casi, perchè da molti episodi ci siamo resi conto che gli operatori del SerT di Borgomanero sono molto disinformati e spesso menefreghisti, e più volte per non complicarsi troppo la vita non ci danno le informazioni e il sostegno di cui noi tossicodipendenti abbiamo bisogno: il dottore che c'era fino a poco tempo fa si assentava interi quarti d'ora dall'ambulatorio per chiacchierare nell'atrio con i suoi amici, anche se fuori c'era la fila di gente che doveva fare la ricetta in tempo per tornare al lavoro, gli infermieri si dimenticano regolarmente di rinnovare l'esenzione 014 e ci lasciano scoperti per mesi, aprono e chiudono l'ambulatorio a loro piacimento senza rispettarne gli orari, e l'assistente sociale si dimentica degli appuntamenti che fissa (nel 2003 mi ha bidonata ben tre volte). Ora fortunatamente c'è un dottore più in gamba e più informato, e la psicologa è un'ottima professionista, ma siccome l'andazzo generale non è dei migliori avrei bisogno di sapere se esiste e qual'è la legge a cui fare riferimento nel caso ci venisse negata senza motivo (o per disinformazione) la possibilità di portare il metadone fuori dall'Italia con il consenso del SerT.