Visite protette: a chi l'onere economico?

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marymya
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Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da marymya »

Buongiorno a tutti/e. Vi chiedo un aiuto.
Devo organizzare delle visite protette tra un minore e i congiunti in quanto questo strumento sembra essere l'unico possibile per tutelare il bambino. C'è già un decreto del TM che incarica noi Servizi Sociali (affidatari del bambino) di regolamentare le visite.
Ora io mi trovo ad aver trovato tale spazio neutro, il più economico rispetto agli altri contattati e quello che creerebbe meno diagio per il minore per via della distanza da casa.
Il problema nasce nel momento in cui la mia amministrazione, ben sapendo del parziale risarcimento della Regione, nega l'impegno economico di tale spesa e autorizza gli stessi parenti ad organizzarsi in forma privata per pagarsi tale visite (costo educatore e luogo).
Ma ciò è possibile? Questa cosa a mio parere va contro la forma di tutela che l'ente pubblico ha nei confronti dei minori in affido, in quanto in questo caso, ipotizzando la stesura di un contratto tra nonna ed eventuale educatore, si andrebbe a vanificare l'obiettivo dell'inserimento dell'educatore stesso, in quanto connesso e in rapporto contrattuale con la figura della nonna.
Voi cosa ne pensate? Possi io scrivere in forma scritta ai miei superiori che sono in disaccordo con tale scelta e dunque mi tolgo ogni responsabilità rispetto queste visite, rimandando a loro le continue visite e chiamate di lamentela dei familiari che vogliono vedere il minore come scritto dal decreto?
Fino a dove arrivano i miei poteri? Io il luogo l'ho trovato ma non mi sono state date le risorse economiche per poter attuare il mio intervento. A questo punto la responsabilità non dovrebbe passare a loro?
Vi ringrazio.
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Nazg
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Nazg »

e trovare uno spazio gratuito?
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ventinove
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da ventinove »

Ciao, condivido le vostre osservazioni... Marymya, mi chiedo, ma nel tuo servizio non c'è un educatore professionale? Dato che mi par di capire che un decreto del TM incarichi il S. Sociale di predisporre i luoghi neutri mi pare assurdo chiedere ai parenti di partecipare al costo. Tra l'altro andrà fatta una osservazione e una valutazione su questi parenti?!
E pensare di risolvere anche la questione del luogo sempre all'interno del Servizio? Non esiste un locale da adibire alla funzione di luogo neutro?
Kristal
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Kristal »

Ciao!
Sarà che non ho mai lavorato peri Comuni (e spero di non farlo mai..!) ma devo dire che sono alquant confusa..! Un "incontro protetto"..un mandato per i servizi sociali del Comune..e il Comune non ha un luogo dove fare questi incontri??!! Può essere?? Mah..mi sento alle volte di un altro pianeta..! Attendo info da a.s. che lavorino nei Comuni per capire ome funziona..perchè sono incuriosita (oltre che palesemente ignorante!).
Comunque, io al tuo posto mi sarei letta un pò di normative in materia, mi sarei confrontata con gli Assessesori ai Servizi Sociali e con i consiglieri comunali..magari loro sa anche darmi info sulle fonti normative di cui ho bisogno per capire cosa dice la legge in merito.. Poi alla fine avrei scritto al Dirigente indicando tutto quello di cui sono venuta a conoscenza e dicendo la mia! Secondo me, come dici tu, non è normale che il Comune se ne lavi le mani..! Comunque, devi lasciare (credo) una traccia scritta..e magari inviarla per conoscenza al T.M. in maniera tale che tu togli da ogni responsabilià.
Poi u'altra cosa non mi è chiara: gli incontri si fanno con l'educatore? e l'assistente sociale in tutto questo che fine fa..??? E l'educatore in questo caso che ruolo avrebbe(quello di educare i genitori ad interfacciarsi correttamente al figlio?)??
A parte tutto, servirebbe una bella legge di riforma nell'ambito dei sevizi sociali del Comune per dare un pò di giusto respiro alle assistenti sociali..! Ringrazio anticipatamente i colleghi che mi regaleranno la loro conoscenzasu questa tematica.. :mrgreen:

C.M.
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Nazg »

Kristal ha scritto:Poi u'altra cosa non mi è chiara: gli incontri si fanno con l'educatore? e l'assistente sociale in tutto questo che fine fa..??? E l'educatore in questo caso che ruolo avrebbe(quello di educare i genitori ad interfacciarsi correttamente al figlio?)??
Anche dove lavoro io le visite protette tra genitori e minore vengono svolte in presenza dell'educatore.
L'educatore ha il compito di:
- strutturare il setting e trovare eventuali attività da svolgere (es. stimolare il gioco tra bambino e adulti)
- osservare il comportamento dei genitori e del minore
- intervenire per favorire una corretta comunicazione tra le parti
- dare dei suggerimenti ai genitori di carattere educativo per rapportarsi al meglio verso il bambino
- intervenire qualora la comunicazione diventi danneggiante per il minore
Ho elencato le funzioni che mi vengono in mente...potrebbero essercene delle altre :D


L'assistente sociale ha funzioni diverse rispetto alla presa in carico di un minore con decreto:
- raccoglie l'anamnesi familiare
- fa colloqui con la coppia
- incontra il minore per spiegargli i momenti chiave del percorso di allontanamento
- tiene le fila con gli altri servizi (consultorio, psicologi, pediatra, comunità di accoglienza, ecc.)
- relaziona al tribunale per i minorenni
ecc... :wink:
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Kristal »

Thank you cara.. :wink:
Ed è normale secondo te il fatto che dopo un simile provvedimento un a.s. si trovi nella condizione di non avere un luogo..?
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Nazg »

Diciamo che il TM che fa il provvedimento non sa com'è organizzato il comune al quale affida il caso...

E' opportuno che l'ente rifletta e riconosca che definire un luogo ben strutturato per le visite protette vuol dire dare attenzione al minore e alla sua famiglia e garantire anche un lavoro adeguato agli operatori che poi dovranno dare il loro parere professionale.
Comunque devo dire che basterebbe una stanza, neanche di grandi dimensioni, dove l'incontro si svolga in modo sereno e riservato, con la dovuta privacy.
Per completare il setting bastano alcuni accorgimenti, come ad esempio dei giochi adatti all'età del minore oppure dei fogli con i pennarelli.
L'incontro protetto in alcune fasi del percorso si può svolgere anche fuori dalla stanza, es. andando a mangiare un gelato con il bambino, e sarà compito dell'educatore curare l'osservazione del rapporto genitori-figlio anche in quel contesto meno rigido.
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Re: Visite protette: a chi l'onere economico?

Messaggio da Kristal »

Mari, sono daccordo.. però dal mio punto di vista con tutte le norme che abbiamo..perchè non farne una per evitare di lasciare queste problematiche al "buon cuore" dei dirigenti..?!E' assurdo! Si dovebbe intervenire con una norma che dica chiaro e tondo che l'Ente.."ha il dovere di..". Capisco anche che senza una certa "risonanza sociale" rispetto al problema..la vedo dura che una tematica simile entri nell'agenda setting dei nostri politici..

Circa le modalità di definizione del setting che condivido..diciamo anche però che il foglio da disegno e i pennarelli vanno strutturati come attività sempre dopo aver indagato su ciò che il minore ha fatto e non fatto durante quella giornata.. Ad es. (specie nel caso di bimbi in età prescolare) un bimbo sarà ben più disposto a disegnare se prima avrà fatto un minimo di "attività psico-motoria"..altrimenti sarà dura tenerlo "tranquillo".. Inoltre sicuramente dovrebbero essere prese in considerazione le attitudini di quel bambino in particolare.. Per fortuna però noi non dobbiamo pensare a questo..è giusto che lo faccia l'educatore..e in teoria dovremmo strare tranquilli.. A ognuno il suo.. :wink:

comunque ci tengo a sottolineare che il topic mi è servito perchè ho scoperto cose che non sapevo..! :)
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