Caso pratico minore comunitaria

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Sef
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Caso pratico minore comunitaria

Messaggio da Sef »

Ciao a tutti,
recentemente mi è stato sottoposto questo caso da risolvere, a livello teorico. Vorrei confrontarmi con qualcuno che ha esperienza in questo ambito in modo da capire quali sono le mosse da prendere.
"La scuola segnala delle difficoltà di una ragazza comunitaria, che vive in Italia con la nonna, dalla quale viene maltratta, dopo essere scappata dal suo paese dal padre alcolista e dal fratello. Redigere un piano di intervento"

Grazie a chi può aiutarmi :)
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Re: Caso pratico minore comunitaria

Messaggio da ugo.albano »

Ahahah, sembra facile e banale, ma nasconde dei trabocchetti ansiogeni......
Ugo Albano

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Sef
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Re: Caso pratico minore comunitaria

Messaggio da Sef »

infatti sono certa che la mia proposta di risoluzione mancasse di tanti elementi. Avrei dovuto considerare la normativa sui cittadini comunitari che entrano nel Paese, la questione della regolarità di entrambe le persone coinvolte, la questione giuridica della tutela...anche sentire la famiglia nel paese d'origine?
Mi sono trovata abbastanza spaesata di fronte a questo quesito! Quali sono i trabocchetti pericolosi? :oops:
Sef
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Re: Caso pratico minore comunitaria

Messaggio da ugo.albano »

Beh, ci sono diversi trabocchetti.

Per esempio il "comunitario" che fa confondere con "extracomunitario.
Giuridicamente il comunitario è parificato al cittadino nella sicurezza sociale.
Quindi se scrivevano "italiano" era la stessa cosa.

Un altro trabocchetto consiste nell'evitare di pianificare le azioni, mentre c'è molto da capire. La trappola consiste nel proporre interventi di allontanamento, mentre invece va capita la storia e fotografata la capacità tutoriale.

Quindi il piano di intervento consiste in tante azioni di verifica del rapporto educativo e del supposto malessere del minore.

La traccia parla di fatti riferiti dalla scuola, che vanno verificati, TENENDO PRESENTE che le azioni di sostegno devono prediligere la permanenza in famiglia. Certo, centrale è l'analisi familiare: la minore è davvero maltrattata o la nonn fatica a gestire suoi agiti provocatori?

Nel piano di intervento si pongono azioni conoscitive ed IPOTESI di intervento, è solo dopo il riscontro di queste che si decide come procedere.

OK???
Ugo Albano

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Re: Caso pratico minore comunitaria

Messaggio da Sef »

effettivamente ho citato le varie possibilità che si aprono, senza dare una soluzione drastica o affrettata. Ho previsto incontri con la scuola, con la nonna, con la minore e vari professionisti come psicologi ed educatori, per capire la portata del malessere della ragazza e sentire da lei cosa non andava, lo stesso per la nonna. Ho proposto soluzioni in base a possibili bisogni, dai contributi economici, al supporto scolastico ed educativo, all'affido come ultima spiaggia. Ad ogni modo mi sono informata sulla regolarità dei documenti che anche i cittadini comunitari devono avere,
quindi oltre i tre mesi di soggiorno registrarsi all'anagrafe ecc (sempre che non abbia perso tempo a leggere normative superate :cry: )

Speriamo bene!
Grazie :)
Sef
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