Elementi di valutazione per adozione internazionale

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didina
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Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da didina »

Cari colleghi, sono un' assistente sociale che lavora in un comune di circa 3000 abitanti. In questi giorni ho ricevuto dal Tribunale per i Minori una richiesta di valutazione di idoneità di una coppia che ha dichiarato la propria disponibilità all' adozione internazionale. Nella mia esperienza lavorativa ( neanche tanto breve, sono ormai dieci anni che faccio l' a.s. ) non mi è mai capitato di dover fare una relazione per la valutazione d' idoneità di una coppia all' adozione, tanto meno internazionale...Mi sto documentando in materia..ma potreste aiutarmi indicandomi della bibliografia o degli approfondimenti sull' argomento? Il Tribunale ha disposto che la valutazione deve essere svolta anche da uno psicologo, e per questo dovrò interfacciarmi con il consultorio familiare, dato che il comune nel quale lavoro non ha questa figura...ma vorrei documentarmi anche perchè ritengo che la valutazione dell' idoneità di una coppia all' adozione sia un compito difficile e complesso, e che la coppia vada preparata al difficile percorso dell' adozione...
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Nazg
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da Nazg »

Secondo me dovrebbe essere un compito del consultorio familiare.
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didina
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da didina »

Cara Nazg, la legge 476/96, che ha ratificato la Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, attribuisce esplicitamente ai servizi socioassistenziali DEGLI ENTI LOCALI SINGOLI O ASSOCIATI, il compito di redigere una relazione completa relativa alla situazione personale, familiare, sanitaria degli aspiranti genitori adottivi, sul loro ambiente sociale, sulle motivazioni che li determinano, sulla loro attitudine a farsi carico di un adozione internazionale, sulla loro capacità di rispondere in modo adeguato alle esigenze di più minori o di uno solo, sulle eventuali particolari caratteristiche dei minori che sarebbero in grado di accogliere...ANCHE avvalendosi, per quanto di competenza, delle aziende sanitarie locali o ospedaliere...Nella richiesta che ci ha inviato il Tribunale si afferma che l' equipé minima dovrà essere costituita da un assistente sociale e uno psicologo...non avendo noi in Comune la figura dello psicologo, è chiaro che coinvolgerò il Consultorio, che però non può sostituire l' ente locale per quanto concerne la parte sociale...
Come professionista mi interessa molto l' argomento, ma mi rendo assolutamente conto di non essere preparata nel campo.....e di quanto sia delicato il nostro compito, perchè la nostra relazione influenza decisamente la decisione dei Tribunale che si esprimerà sull' idoneità della coppia...Andiamo a incidere sia sulla vita della coppia,sia su quella del minore o dei minori che potrebbero adottare...Nei Comuni piccoli, dove come assistente sociale ti occupi di tutte le problematiche e le aree di intervento e ,purtroppo, fai tanto lavoro amministrativo, c'è veramente poco tempo per specializzarti......
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da Nazg »

Il consultorio della mia zona usa un questionario per la valutazione delle coppie. .. Potresti vedere se c'è qualcosa che può esserti utile come traccia, sapendo poi che ci sono delle specificità nell'adozione di bambini stranieri...
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pallaspina
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da pallaspina »

Opere italiane ce ne sono interessanti, il problema é che io non ricordo piú i titoli. Io mi occupavo di adozione ed era anche un argomento dove cercavo di approfondire, ma non esercitando da 3 anni e vivendo all'estero, ho resettato tutto. Un libro molto bello sull'adozione internazionale é "Genitori adottivi e figli del mondo", di un autore francese (ce l'ho ma adesso non a mano) e poi io trovai in Internet una bellissima tesi sugli aspetti psicologici dell'adozione internazionale rivelata dai disegni dei bambini adottati. Potresti parlare con gli psicologi del consultorio se ti consigliano qualche testo aggiornato. Da noi il TM aveva anche dei documenti orientativi, una pista per la valutazione delle coppie, non tanto un questionario rigido quanto dei punti da appronfondire. Ti do ragione sul fatto che é un ambito delicato e importante del quale, come molti altri, all'universitá non parlano e poi quando ti trovi a farlo devi fare autoformazione. Io lavoravo da un mese quando mi misero in mano la prima idoneitá e ricordo che lessi l'opuscolo di Mario Abrate "Adozione grande avventura" (non so se si trova ancora in Asit) e navigavo su Asit e su Internet alla ricerca di informazioni. Dopo anni ho avuto la fortuna di fare un corso di aggiornamento della Regione Toscana in materia.
In generale le cose-chiave sono (lo butto lí a naso):

1. il progetto adottivo. cosa c'e' dietro? l'infertilitá? questo é di per sé un lutto, bisogna indagare che tipo di percorso ha fatto la coppia, in che fase é dell'elaborazione della perdita di non poter avere un figlio naturale. Hanno giá altri figli? a volte é deceduto un figlio (lutto importante), a volte c'e' un desiderio "sociale" di aiutare bambini in difficoltá, ma anche questo va indagato e non semplificato.
2. l'idea del figlio. Un figlio adottivo non muove le stesse dinamiche di un figlio naturale. Arriva un bambino che ha giá una sua storia, anche se breve. Anche se fosse un neonato, porta con sé una storia e i genitori adottivi non possono rifiutarla, perché arriverá un giorno (tipocamente l'adolescenza) in cui il bambino la tirerá fuori. Molto spesso i genitori pensano: se é bianco ed é neonato, non si renderá conto. Invece no, perché le origini di quel bambino aleggiano e anche inconsciamente determinano le relazioni familiari. Quindi é importante parlare con loro di come pensano un giorno di affrontare il tema con lui. Se il bambino é giá grandicello, di solito é importante conservare i ricordi fisici che si porta via dal paese: un vestitino, un ciuccio, una foto e costruire la sua scatolina dei ricordi e/o un piccolo album, magari anche con i disegni che lui fa.
3. l'accoglienza del figlio. Capire se la coppia non ha solo spazi fisici, ma anche e soprattutto mentali. Che posto gli dará, come gestirá la sua vita lavorativa e sociale, cosa ne pensa la famiglia allargata, cosa ne pensano gli altri figli. Se ci sono figli grandicelli, io parlavo anche con loro sull'idea dell'adozione.
4. la tematica della disabilitá. Ovviamente tutte le coppie vorrebbero un bambino bello e sano, ma l'altra faccia della medaglia é che molti bambini istituzionalizzati soprattutto in Paesi dell'est hanno carenze importanti, perché non sono stati stimolati a sufficienza. Spesso hanno ritardi linguistici e psicomotori e richiedono alcuni interventi specialistici. Di solito questi bambini recuperano benissimo nel primo anno di adozione, a volte non é cosí e ho visto casi di autismo mascherato da ritardo psicomotorio (voglio dire, il bambino aveva giá grossi problemi ma era stato diagnosticato nel paese estero il classico "ritardo psicomotorio" del bambino istituzionalizzato). Senza parlare del fatto che i bambini disabili di solito nessuno li vuole, mentre molte coppie in attesa di un figlio naturale scelgono di tenere comunque, per esempio, un figlio Down. Questi sono aspetti molto importanti sui quali far riflettere la coppia.

L'aspetto chiave é che un figlio adottivo ha sofferto, in tutti i casi, l'abbandono primario. Che sia stato dato in adozione dai genitori che non lo volevano, che sia stato allontanato e dato in adozione dal giudice, a qualunque etá sia successo, é una ferita primaria che condizionerá la sua vita, perché non si puó sottovalutare l'importanza anche inconscia del vincolo con chi ci ha partoriti. Non voglio difendere i "legami di sangue" a tutti i costi, ma non si parla mai abbastanza del fatto che un bambino nella pancia percepisce la voce della mamma e del babbo, c'e' tutta una comunicazione (nel bene o nel male, nel classico caso del figlio non voluto) sia fisica che emotiva che poi si riversa sulla relazione futura. Ecco, questi sono aspetti da trattare, non per spaventare la coppia ma perché arrivi all'adozione con una buona consapevolezza.
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da didina »

Grazie pallaspina, le tue dritte sono molto interessanti, vedrò di approfondire tramite testi e su internet...
frenci91
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da frenci91 »

Non so in quale Regione eserciti, tuttavia nel sito della regione Veneto http://www.venetoadozioni.it, alla sezione "normativa regionale" dovrebbe esserci una traccia utilizzata per redigere le relazioni di questo tipo.
didina
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da didina »

Grazie per l' informazione frency, ho visitato il sito venetoadozioni e l' ho trovato molto interessante...Io lavoro in Sardegna....da noi non esiste nessun protocollo d' intesa per la gestione delle adozioni internazionali...era uscita tempo fa una deliberazione della giunta che aveva previsto la costituzione di equipé integrate per le adozioni internazionali, ma poi non sono state costituite e quindi noi ass. soc. dei comuni dobbiamo barcamenarci, senza avere una formazione adeguata e con la difficoltà di collegarci con il consultorio familiare per la valutazione psicologica.....
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da frenci91 »

Da noi, di norma in ogni azienda Ulss è stata istituita un'equipe adozioni composta da assistente sociale e psicologo , che lavorano appunto costantemente insieme (anche qui le adozioni sono una competenza del consultorio familiare). Ho effettuato tirocinio e stage in quest'ambito, pertanto ho avuto modo di vedere la complessità (e il lavoro!) che vi è dietro le valutazioni di idoneità; è una bella sfida!
Nello specifico comunque, la mia supervisore utilizzava il Protocollo operativo 2012/2014(forse lo avrai già visto), di cui ti lascio il link. Nell'allegato D, pg 36/37, dovresti trovare un'approfondimento sulle 7 aree d'indagine che compongono la relazione:
http://www.venetoadozioni.it/site/pages ... embre-2011

Buon lavoro :)
didina
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Re: Elementi di valutazione per adozione internazionale

Messaggio da didina »

Grazie Frency, interessantissimo....Da noi non esiste niente del genere!!!Lo utilizzerò certamente come guida!
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