Consiglio etico nell'ambito delle adozioni..
Inviato: mar, 03 lug 2012 - 6:54 pm
Non sono ancora assistente sociale, sono al terzo anno, ma l'anno scorso (durante il mio periodo di tirocinio in un centro adozioni) ho visto questo caso con il mio supervisore. Non ho mai saputo come si fosse concluso, dato che il periodo di tirocinio è finito prima, e per questo volevo sapere come avreste affrontato voi questa situazione, perché io per prima mi sono posta dei dilemmi non indifferenti.
Il caso è questo:
I genitori di un ragazzo di 18 anni da poco compiuti (già conosciuto al servizio perché adottato a circa 2 anni tramite adozione nazionale e avente problemi nella famiglia adottiva) chiamano per avvisarci che M. è scappato di casa alla ricerca dei suoi genitori naturali e da 24 ore non se ne hanno tracce.
Questo evento, a dirla tutta, era stato preannunciato da M. stesso in un colloquio con la Psicologa e l'Assistente Sociale del servizio che hanno tentato di dissuaderlo nell'impresa.
Pochi giorni dopo viene ritrovato e ad un successivo colloquio ribadisce il desiderio di voler fuggire, dicendo di aver fatto ricerche su internet avvalendosi di siti che pare diano la possibilità di ricercare i propri genitori naturali.
Il dilemma sta nel fatto che il servizio (e la Psicologa in primis che aveva seguito precedentemente i genitori) conosce l'identità dei suoi genitori.
Cosa sarebbe giusto fare? parlare con i genitori (che per altro conoscono anche loro l'identità dei genitori) e prendere in considerazione l'idea di parlarne con il ragazzo? ci sono i presupposti di grave e compromessi motivi che mettano in pericolo il ragazzo? Oppure il segreto professionale va rispettato anche in questa occasione?
So che sembra una situazione paradossale.. ed è proprio per questo che trovandomici di fronte non avrei avuto idea (in quanto operatore) su come comportarmi.
Il caso è questo:
I genitori di un ragazzo di 18 anni da poco compiuti (già conosciuto al servizio perché adottato a circa 2 anni tramite adozione nazionale e avente problemi nella famiglia adottiva) chiamano per avvisarci che M. è scappato di casa alla ricerca dei suoi genitori naturali e da 24 ore non se ne hanno tracce.
Questo evento, a dirla tutta, era stato preannunciato da M. stesso in un colloquio con la Psicologa e l'Assistente Sociale del servizio che hanno tentato di dissuaderlo nell'impresa.
Pochi giorni dopo viene ritrovato e ad un successivo colloquio ribadisce il desiderio di voler fuggire, dicendo di aver fatto ricerche su internet avvalendosi di siti che pare diano la possibilità di ricercare i propri genitori naturali.
Il dilemma sta nel fatto che il servizio (e la Psicologa in primis che aveva seguito precedentemente i genitori) conosce l'identità dei suoi genitori.
Cosa sarebbe giusto fare? parlare con i genitori (che per altro conoscono anche loro l'identità dei genitori) e prendere in considerazione l'idea di parlarne con il ragazzo? ci sono i presupposti di grave e compromessi motivi che mettano in pericolo il ragazzo? Oppure il segreto professionale va rispettato anche in questa occasione?
So che sembra una situazione paradossale.. ed è proprio per questo che trovandomici di fronte non avrei avuto idea (in quanto operatore) su come comportarmi.