Buongiorno,
Scrivo perchè avrei bisogno di un consiglio.
Ho come vicini una famiglia composta da padre, madre e bambino di circa 2 anni, si vedono poco e non ho avuto molte occasioni per parlarci.
Da quando questo bimbo è piccolo si è fatto sempre sentire con dei pianti strazianti e persistenti.
Non sembrano pianti di capricci, e non si sente nemmeno nesuno che lo sgrida o che lo rassicuri, è come se avesse del male ma poi finisce all'improvviso e non si sente più nulla.
Non so come comportarmi, i genitori sembrano brave persone, all'apparenza molto dolci ed il bimbo allegro e sveglio ma non riesco a spiegarmi questi pianti veramente mi ripeto strazianti.
Come ci si deve comportare in queste situazioni? E' meglio che sia io personalmente ad informarmi tramite altri vicini e gli stessi genitori o informare qualcuno di più adatto (assistenti sociali, ....)? Cosa è meglio fare?
Vi ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa di una vostra risposta.
Bimbo che piange
Re: Bimbo che piange
E' una questione delicata quella che poni, e io ti premetto che non sono ancora un'assistente sociale, perchè sto ancora concludendo gli studi.
Avendo poche informazioni ti dico le riflessioni che mi sono sorte leggendoti. Per valutare la presenza o no di un problema, dovresti pensare in maniera attenta alla frequenza di questi pianti e vedere se si presentano sempre nello stesso momento della giornata, per capire se sono legate ad un qualcosa di ricorrente e specifico.
Dovresti poi capire (ma forse lo sai già, solo che non sapendo tutto te lo dico lo stesso) da quanto vanno avanti questi pianti strazianti che senti; se fossero da sempre, la questione allora è diversa, ma se fossero legati ad un periodo di un mese o due, potrebbero derivare da una malattia che si protrae nel tempo (ad esempio la colite nei bambini piccoli è molto dolorosa e spesso si ripresenta in un soggetto predisposto, lo stesso vale per l'otite - io ne soffrivo in maniera impressionante e fino a quando non si è capito che il tutto dipendeva dalle tonsille ho passato un lungo periodo a piangere disperatamente per la gioia dei miei genitori).
Prova a pensare a tutte le possibili cause, e quindi malattie, stati di malessere generici tipici di quell'età, sfoghi disperati legati all'aver fame e alla mancanza di attenzione che comincia a farsi sentire.
Capisco che tu lo possa sentire come un problema visto che lo vivi da tempo e giustamente ti preoccupi.
Ricorrere ad un intervento sociale in questo stato di cose così indefinito, non è saggio. Ci vogliono più informazioni.
Magari potresti, quando per caso li incontri, far loro domande generali su come stanno o attaccare bottone su una certa questione condominiale o di attualità, per poi inserirti nel discorso bambino e chiedere come va col bimbo, quanti anni ha ecc.
Insomma, cercare di capire meglio la situazione e piano piano escludere le tante possibili spiegazioni.
Magari spiega il tuo dubbio ad altri condomini, purchè siano persone discrete, e parlatene insieme.
Avendo poche informazioni ti dico le riflessioni che mi sono sorte leggendoti. Per valutare la presenza o no di un problema, dovresti pensare in maniera attenta alla frequenza di questi pianti e vedere se si presentano sempre nello stesso momento della giornata, per capire se sono legate ad un qualcosa di ricorrente e specifico.
Dovresti poi capire (ma forse lo sai già, solo che non sapendo tutto te lo dico lo stesso) da quanto vanno avanti questi pianti strazianti che senti; se fossero da sempre, la questione allora è diversa, ma se fossero legati ad un periodo di un mese o due, potrebbero derivare da una malattia che si protrae nel tempo (ad esempio la colite nei bambini piccoli è molto dolorosa e spesso si ripresenta in un soggetto predisposto, lo stesso vale per l'otite - io ne soffrivo in maniera impressionante e fino a quando non si è capito che il tutto dipendeva dalle tonsille ho passato un lungo periodo a piangere disperatamente per la gioia dei miei genitori).
Prova a pensare a tutte le possibili cause, e quindi malattie, stati di malessere generici tipici di quell'età, sfoghi disperati legati all'aver fame e alla mancanza di attenzione che comincia a farsi sentire.
Capisco che tu lo possa sentire come un problema visto che lo vivi da tempo e giustamente ti preoccupi.
Ricorrere ad un intervento sociale in questo stato di cose così indefinito, non è saggio. Ci vogliono più informazioni.
Magari potresti, quando per caso li incontri, far loro domande generali su come stanno o attaccare bottone su una certa questione condominiale o di attualità, per poi inserirti nel discorso bambino e chiedere come va col bimbo, quanti anni ha ecc.
Insomma, cercare di capire meglio la situazione e piano piano escludere le tante possibili spiegazioni.
Magari spiega il tuo dubbio ad altri condomini, purchè siano persone discrete, e parlatene insieme.
Re: Bimbo che piange
Grazie per la tu opinione,
I pianti se verificano quasi sempre negli stessi orari, mattina e sera e ogni tanto di giorno, insomma ogni qual volta che sono a casa.
Io ho pensato ad una malattia, che magari necessità di cure a determinate ore e che sono fastidiose ma non saprei..
La cosa che mi stranisce è che non si sentono voci solo dei lievi rumori ed il pianto che c'è da quando è nato.
Cercherò di indagare con i vicini quando mi sarà possibile.
Grazie ancora
I pianti se verificano quasi sempre negli stessi orari, mattina e sera e ogni tanto di giorno, insomma ogni qual volta che sono a casa.
Io ho pensato ad una malattia, che magari necessità di cure a determinate ore e che sono fastidiose ma non saprei..
La cosa che mi stranisce è che non si sentono voci solo dei lievi rumori ed il pianto che c'è da quando è nato.
Cercherò di indagare con i vicini quando mi sarà possibile.
Grazie ancora
Re: Bimbo che piange
Se conosci delle persone amiche della coppia, anche al di fuori del vicinato, prova a parlare dei pianti che senti con loro, per farti un'idea più precisa.
Spero si risolvano presto.
Facci sapere.
Spero si risolvano presto.
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- Nazg
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- Iscritto il: mar, 19 set 2006 - 7:49 pm
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Re: Bimbo che piange
Basta che non sembri un'indagine...bisogna essere delicati se non autorizzati (la vicina di casa non è l'ass.soc.)...un conto è parlare con la coppia, diventare amici ed entrare in una confidenza tale per sapere del bambino, una cosa diversa è chiedere a destra e a manca informazioni... attenzione!
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