Consiglio per un padre
Inviato: ven, 16 lug 2010 - 1:08 pm
Buongiorno,
sono sposato da quasi 14 anni e da 4 anni io e mia moglie abbiamo preso in adozione 3 sorelline di 10 e 7 anni (età attuale).
Il problema che sto vivendo è rappresentato dal fatto che mia moglie si sta rivelando eccessivamente autoritaria e nel corso di questi 4 anni non è riuscita a creare un rapporto di fiducia con le bambine; a causa di atteggiamenti eccessivi (qualche schiaffo, piccoli pizzichi o spintoni, rimproveri fatti con aria aggressiva) oggi le 2 bambine piu' grandi hanno timore della madre.
Per spiegare meglio la situazione faccio alcuni esempi:
1) diverso volte dopo arrabbiature una delle due bambine si rifiuta di rimanre da sola a casa con la madre e piange e grida se esco da casa
2) le bambine mi riferiscono che la madre continua a dirgli che devono andarsene di casa perche' tanto non gli vogliono bene e preferiscono gli altri a lei
3) accade spesso che un arrabbiatura duri giorni nei quali la madre non guarda nemmeno in faccia le figlie, si rifiuta di salutarle ed ogni tanto le rimprovera per qualunque cosa stiano facendo in quel momento
4) con la figlia piu' piccola ha un attegiamento completamnte diverso e tende a coccolarla di piu' per dimostrare alle grandi che l'unica delle tre che dimostra di volergli bene è solo la piccola
5) qualunque atteggiamento normale in bambini di 10 anni (giocare con chi gli sta simpatico, correre lontano dai genitori per andare con un amica, dire di voler andare a casa della nonna e cose del genere) vengono interpretate dalla madre come una dimostrazione di disinteresse nei suoi confronti e, per questo, meritevoli di rimproveri e punizioni
A causa di queste situazioni che, in alcuni casi hanno raggiunto estremi eccessivi, (lividi ed in un caso indagine del tribunale dei minori a causa di una telefonata anonima che segnalava grida in casa nostra) ho cercato di convincere mia moglie a rivolgerci ad un terapeuta.
Nonostante gli assistenti sociali che ci seguirono nell'iter dell'adozione hanno chiesto per qualche tempo a mia moglie (anche con il suo accordo) di proseguire con degli incontri attualmente gli stessi assistensi sociali non cercano piu' di programmare incontri e mia oglie si rifiuta di contattarli.
Nonostante sia difficile spiegare la situazione che si vive in casa mia vorrei avere qualche consiglio su come comportarmi.
Devo pensare ad una separazione per il bene delle bambine? devo insistere perche' ci si rivolga a qualche specialista? e visto che mia moglie non vuole devo chiedere l'intervento degli assistenti sociali? (questo non potrebbe causare un senso di tradimento nei suoi confronti?)
Grazie per qualunque consiglio decidiate di darmi.
sono sposato da quasi 14 anni e da 4 anni io e mia moglie abbiamo preso in adozione 3 sorelline di 10 e 7 anni (età attuale).
Il problema che sto vivendo è rappresentato dal fatto che mia moglie si sta rivelando eccessivamente autoritaria e nel corso di questi 4 anni non è riuscita a creare un rapporto di fiducia con le bambine; a causa di atteggiamenti eccessivi (qualche schiaffo, piccoli pizzichi o spintoni, rimproveri fatti con aria aggressiva) oggi le 2 bambine piu' grandi hanno timore della madre.
Per spiegare meglio la situazione faccio alcuni esempi:
1) diverso volte dopo arrabbiature una delle due bambine si rifiuta di rimanre da sola a casa con la madre e piange e grida se esco da casa
2) le bambine mi riferiscono che la madre continua a dirgli che devono andarsene di casa perche' tanto non gli vogliono bene e preferiscono gli altri a lei
3) accade spesso che un arrabbiatura duri giorni nei quali la madre non guarda nemmeno in faccia le figlie, si rifiuta di salutarle ed ogni tanto le rimprovera per qualunque cosa stiano facendo in quel momento
4) con la figlia piu' piccola ha un attegiamento completamnte diverso e tende a coccolarla di piu' per dimostrare alle grandi che l'unica delle tre che dimostra di volergli bene è solo la piccola
5) qualunque atteggiamento normale in bambini di 10 anni (giocare con chi gli sta simpatico, correre lontano dai genitori per andare con un amica, dire di voler andare a casa della nonna e cose del genere) vengono interpretate dalla madre come una dimostrazione di disinteresse nei suoi confronti e, per questo, meritevoli di rimproveri e punizioni
A causa di queste situazioni che, in alcuni casi hanno raggiunto estremi eccessivi, (lividi ed in un caso indagine del tribunale dei minori a causa di una telefonata anonima che segnalava grida in casa nostra) ho cercato di convincere mia moglie a rivolgerci ad un terapeuta.
Nonostante gli assistenti sociali che ci seguirono nell'iter dell'adozione hanno chiesto per qualche tempo a mia moglie (anche con il suo accordo) di proseguire con degli incontri attualmente gli stessi assistensi sociali non cercano piu' di programmare incontri e mia oglie si rifiuta di contattarli.
Nonostante sia difficile spiegare la situazione che si vive in casa mia vorrei avere qualche consiglio su come comportarmi.
Devo pensare ad una separazione per il bene delle bambine? devo insistere perche' ci si rivolga a qualche specialista? e visto che mia moglie non vuole devo chiedere l'intervento degli assistenti sociali? (questo non potrebbe causare un senso di tradimento nei suoi confronti?)
Grazie per qualunque consiglio decidiate di darmi.