Nonni Paterni Allontanati
Inviato: gio, 24 giu 2010 - 10:44 am
Salve a tutti,
sono ancora nuovo su questi forum anche se iscritto da molto tempo , e colgo l'occasione per ringraziare "monica1967" che tentò di farmi capire che Assistenti sociali e Psicologi non sono brutti orchi, soprattutto se si è brave persone . nel forum non ho trovato "ancora" nessuna discussione che mi possa aiutare per quanto indicato dal titolo del presente post ovvero, aiutare i nonni paterni a vedere i propri nipoti. Mi spiego meglio.
Io non sono ufficialmente separato in quanto non mi sn mai sposato, e non esiste affidamento in quanto non sussiste la cessazione della convivenza. La Ns convivenza forzata è dovuta dal fatto che io non posso permettermi un altra casa (nemmeno in locazione) e dal fatto che la mia ex, anche avendo i genitori abitanti la casa limitrofa (attaccata alla Ns) non voglia andarsene. Tutto ciò solo perché la mia ex compagna vuole la casa di cui siamo proprietari entrambi in equa parte e un mantenimento superiore a 500,00€. Infatti presentò ricorso per affidamento coongiunto, il quale fu rigettato dal tribunale dei minore per mancanza del presupposto di cessazione della convivenza e perchè le decisioni patrimoniali spettano al tribunale ordinario. Purtroppo credo che la Ns convivenza forzata, stia incidendo sulla mia piccola, ma l'ass. soc. e lo psicologo hanno riferito che la piccola non evidenzia alcun problema di socializzazione e relazione cn gli altri.
Quando dissi alla piccola che saremmo andati giù dai nonni per l'estate dal 10 al 20 luglio, reagì in modo veramente entusiasta alla notizia soprattutto quando le dissi che FORSE l'avrei dovuta lasciare da sola e che sarei andato a riprenderla il 20 luglio per motivi di lavoro ma poi, quando lo dissi alla madre, davanti alla piccola si infuriò e disse che non se ne parla proprio perché non l'hanno cresciuta (come se io e mia sorella nn fossimo stati cresciuti da loro) ed è dunque inadeguato.
Dopo qualche giorno (per l'esattezza ieri sera) il mio legale ricevette una telefonata dal legale della mia ex compagna e gli riferì che se avessi portato la piccola dai nonni mi avrebbe mandato i carabinieri a riprenderla.
A parte il fatto che a mio avviso si tratta di una minaccia bella e buona (art. 612 c.c.), ed a parte il fatto che esistono diverse sentenze di cassazione le quali sanciscono che i Nonni hanno il diritto, o meglio i minori hanno il diritto di frequentare equamente tutti gli avi (lex 54/2006 integrazione art 155 comma 1). A parte quanto appena citato, a cosa andrei incontro, realmente, se io portassi la piccola dai suoi nonni e la lasciassi lì anche 10 gg?
Mio padre è preoccupato, e mi ha detto che se la portassi lì da loro potrei perdere anche la patria potestà, dunque mi ha "intimato" a non venire.
Sottolineo che la piccola ha 7 anni e che i nonni stanno a 600 KM di distanza dalla Ns attuale abitazione.
Ringrazio anticipatamente tutti.
sono ancora nuovo su questi forum anche se iscritto da molto tempo , e colgo l'occasione per ringraziare "monica1967" che tentò di farmi capire che Assistenti sociali e Psicologi non sono brutti orchi, soprattutto se si è brave persone . nel forum non ho trovato "ancora" nessuna discussione che mi possa aiutare per quanto indicato dal titolo del presente post ovvero, aiutare i nonni paterni a vedere i propri nipoti. Mi spiego meglio.
Io non sono ufficialmente separato in quanto non mi sn mai sposato, e non esiste affidamento in quanto non sussiste la cessazione della convivenza. La Ns convivenza forzata è dovuta dal fatto che io non posso permettermi un altra casa (nemmeno in locazione) e dal fatto che la mia ex, anche avendo i genitori abitanti la casa limitrofa (attaccata alla Ns) non voglia andarsene. Tutto ciò solo perché la mia ex compagna vuole la casa di cui siamo proprietari entrambi in equa parte e un mantenimento superiore a 500,00€. Infatti presentò ricorso per affidamento coongiunto, il quale fu rigettato dal tribunale dei minore per mancanza del presupposto di cessazione della convivenza e perchè le decisioni patrimoniali spettano al tribunale ordinario. Purtroppo credo che la Ns convivenza forzata, stia incidendo sulla mia piccola, ma l'ass. soc. e lo psicologo hanno riferito che la piccola non evidenzia alcun problema di socializzazione e relazione cn gli altri.
Quando dissi alla piccola che saremmo andati giù dai nonni per l'estate dal 10 al 20 luglio, reagì in modo veramente entusiasta alla notizia soprattutto quando le dissi che FORSE l'avrei dovuta lasciare da sola e che sarei andato a riprenderla il 20 luglio per motivi di lavoro ma poi, quando lo dissi alla madre, davanti alla piccola si infuriò e disse che non se ne parla proprio perché non l'hanno cresciuta (come se io e mia sorella nn fossimo stati cresciuti da loro) ed è dunque inadeguato.
Dopo qualche giorno (per l'esattezza ieri sera) il mio legale ricevette una telefonata dal legale della mia ex compagna e gli riferì che se avessi portato la piccola dai nonni mi avrebbe mandato i carabinieri a riprenderla.
A parte il fatto che a mio avviso si tratta di una minaccia bella e buona (art. 612 c.c.), ed a parte il fatto che esistono diverse sentenze di cassazione le quali sanciscono che i Nonni hanno il diritto, o meglio i minori hanno il diritto di frequentare equamente tutti gli avi (lex 54/2006 integrazione art 155 comma 1). A parte quanto appena citato, a cosa andrei incontro, realmente, se io portassi la piccola dai suoi nonni e la lasciassi lì anche 10 gg?
Mio padre è preoccupato, e mi ha detto che se la portassi lì da loro potrei perdere anche la patria potestà, dunque mi ha "intimato" a non venire.
Sottolineo che la piccola ha 7 anni e che i nonni stanno a 600 KM di distanza dalla Ns attuale abitazione.
Ringrazio anticipatamente tutti.