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Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: mer, 05 ago 2009 - 10:22 am
da ugo.albano
Vedo che uscite fuori tema.

Io continuo col brain-storming.

Pensavo a quanto è indicativo osservare genitore e figlio durante il gioco, sia in un parco-giochi, sia (come capita) durante gli incontri protetti in ufficio. Credo che proprio durante il gioco sia più facile registrare degli indicatori delle capacità genitoriali:

1) capacità di stare in relazione tramite il gioco ("giocare col figlio è capacità genitoriale);
2) capacità di condividere (e far accettare al figlio) le regole;
3) autorevolezza del genitore di fronte al non rispetto delle regole (ribadisce le regole, e se si come, oppure abdica di fronte ai capricci del figlio)??
4) capacità di cogliere le emozioni (p. con le favole o le storielle inventate sul momento), le paure, gli entusiasmi;
5) anche in termini nonverbali: i due si toccano, si abbracciano? Il genitore "si abbassa" all'altezza del figlio?


Che ne dite? Può essere l'osservazione del gioco un'area di valutazione delle capacità genitoriali?

Ugo Albano

PS: ...e logicamente (secondo il mio pensiero) che c'entra lo status lavorativo, economico o sociale del genitore?

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: mer, 05 ago 2009 - 10:55 am
da Nazg
ugo.albano ha scritto: Che ne dite? Può essere l'osservazione del gioco un'area di valutazione delle capacità genitoriali?
E' uno spazio decisamente ricco per la raccolta di informazioni e mette in moto risorse e canali di comunicazione.
Osservando il gioco si può capire molto del rapporto tra genitore e figlio: prossimità, affettività, cura, dolcezza, attenzione.
A volte nel gioco il figlio è più avanti del genitore...a volte si manifesta tutto a livello simbolico...

mi piacerebbe proprio avre uno spazio dedicato in ufficio per questo tipo di valutazioni :mrgreen:

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 06 ago 2009 - 10:47 am
da camy
certo che l'osservazione del gioco è un'area di valutazione delle capacità genitoriali...attraverso il gioco si possono capire tante cose...come il genitore si rapporta al bambino, la premura, l'imposizione delle regole, la tolleranza di fronte ad un capriccio, la comunicazione verbale e nn verbale, come si rivolge al bambino, se gioca o meno col figlio e in che modo...

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 06 ago 2009 - 12:33 pm
da ugo.albano
Nazg diceva: mi piacerebbe proprio avre uno spazio dedicato in ufficio per questo tipo di valutazioni .....

Cara Nazg, io quando ho lavorato con i minori ho sempre fatto un angolo per i bambini, sia per osservarlo, sia per dargli qualcosa da fare quando ho a che fare solo con l'adulto.

Basta poco: un tavolinetto con le sedioline, i pennarelli ed i fogli ed un pò di giocattoli. Il tutto gratis dalla caritas. Il bello è che i bambini ti lasciano poi i disegni colorati con la dedica "all'assistente sociale".

Ho trovato molta comprensione da parte di tutti, utenti ed esterni. Chi non capiva erano invece gli altri assistenti sociali.

C'è poco da fare, siamo diversi, c'è chi osserva il bambino e chi osserva le carte.......

Ugo

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 06 ago 2009 - 3:47 pm
da Nazg
ieri ho usato il disegno per comunicare con una bambina durante un colloquio :D mi sono proprio divertita 8)

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 06 ago 2009 - 8:17 pm
da ugo.albano
......e sapessi com'è utile. Io quasi sempre chiedevo loro di disegnare la famiglia ed era interessante vedere come i piccoli comunicavano come andavano le cose......
Ugo

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: ven, 07 ago 2009 - 10:51 am
da Nazg
Si può anche vedere come si comporta il genitore nei confronti del figlio che "esplora" l'ufficio dell'ass.soc. e si avvicina a oggetti delicati o pericolosi per la sua incolumità.
In questo caso ho visto di tutto: da chi è attento e premuroso, chi ricorda al bambino che "non si tocca" e chi se ne frega e lascia che sia l'ass.soc. ad intervenire.

domanda per Ugo ma non solo:
Si può insistere con i genitori sulla valutazione delle capacità genitoriali se non c'è un decreto prescrittivo?

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: ven, 07 ago 2009 - 11:26 am
da ugo.albano
Tutto si può: basta osservare e saper leggere certi comportamenti per ricondurli ad una valutazione.

Se c'è o non c'è decreto significa dover o non dover relazionare al giudice. Ma se la coppia genitoriale sa che la valutazione non è un "controllo", ma un percorso di riflessione sui loro aspetti genitoriali, è meglio. Dipende da come la valutazione è venduta: non solo controllo inquisitorio............

Ugo

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: dom, 09 ago 2009 - 9:20 am
da Nazg
Aggiungo un altro punto del brainstorming:
-osservare come il bambino parla o rappresenta nel simbolico la famiglia quando i genitori non sono presenti

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 11 feb 2010 - 2:50 pm
da ugo.albano
Brava Nazg!!!

Per esempio chiedendo al bambino di disegnare se stesso, mamma e papà. Escono tante informazioni interessanti!!

RICORDIAMOCI SEMPRE che se le capacità genitoriali possono venir osservate o desunte, è VERSO IL BAMBINO che queste hanno un effetto.

Un bambino che si disegna con uno solo dei genitori o che si disegna assai più piccolo di quello che è dice cento volte di più delle parole del genitore..................

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: lun, 15 nov 2010 - 10:24 am
da svale
Salve a tutti...
sono molto interessata all'argomento.
Leggendo tutti i vostri interventi mi vien da pensare che forse vi è sfuggito qualcosa::
-capacità empatiche verso il bambino, dunque riconoscere non solo i bisogno primari ma anche quelli secondari.
-possibili traumi dei genitori (essere genitori vuol dire essere stati figli, possibili traumi trasgenerazionali)
-rapporti con la famiglia d'origine.
-rete sociale del nucleo.

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 18 nov 2010 - 2:56 pm
da elisa1510
:) è bello rivedere i pezzettini di ognuno!
secondo me, sarebbe ancor più bello raccoglierli ed inserirli in un articolo.. cosa ne pensa l'amm.tore del sito?

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: gio, 18 nov 2010 - 4:51 pm
da Nazg
elisa1510 ha scritto::) è bello rivedere i pezzettini di ognuno!
secondo me, sarebbe ancor più bello raccoglierli ed inserirli in un articolo.. cosa ne pensa l'amm.tore del sito?
sarebbe un'idea molto carina: elisa, se hai capacità di sintesi, affido a te questo compito :wink:

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: lun, 03 gen 2011 - 1:28 pm
da §Butterfly§
monica1967 ha scritto:Senza esperienze di lavoro dirette nella valutazione delle capacità genitoriali, ma con esperienze pregresse come educatrice domiciliare provo ad azzardare una domanda ai colleghi esperti.

Può essere un indicatore delle capacità genitoriali il fatto di sintonizzarsi e riconoscere le sofferenze del bambino?

Cioè se un genitore, riconosce anche in parte i propri errori e si mostra aperto e collaborativo all'autocritica e a soluzioni che possano in parte mitigare i danni subiti dal minore ( collaborazione con l'educatore, frequenza dei bambini ai centri pomeridiani, attenzione e precisione dei genitori nei colloqui con assistente sociale e eventuale lavoro psico-sociale) questo può essere un indicatore positivo rispetto alla valutazione??

Al di là, cioè di tutti gli aspetti "pratici" (casa, lavoro, visita domiciliare ecc.) che avete citato?
Penso che sarebbe un ottimo indicatore per valutare l'aderenza del genitore alla progettualità condivisa .... un indicatore forse più per una valutazione in itinere!!!!

Re: criteri capacità genitoriali

Inviato: lun, 03 gen 2011 - 2:04 pm
da Nazg
monica1967 ha scritto:Può essere un indicatore delle capacità genitoriali il fatto di sintonizzarsi e riconoscere le sofferenze del bambino?
Riconoscere il malessere del bambino è un elemento essenziale.
E' il primo passo per riconoscere i propri errori e per cercare di rimediare ai danni fatti o alle omissioni.
Negare il malessere del bambino significa o essere inconsapevoli del ruolo che si ha giocato oppure rifiutare palesemente di riconoscere il proprio ruolo.
Nel primo caso non è una cosa buona perchè il genitore che non ha tutelato non potrà tutelare, nel secondo caso il genitore è stato parte attiva del danno provocato al minore.