Cosa posso fare per mio papà?

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Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da Cercatore »

Salve a tutti, mi sono registrato su questo forum per chiedervi un consiglio per il mio problema.

Mio papà ha 75 anni e soffre della sindrome di Alzheimer (di tipo lieve), inoltre soffre da anni di episodi ischemici transitori. A novembre ha avuto un malore mentre guidava con conseguente impatto contro un cancello, traumi multipli e quasi 3 mesi fra ospedale e rsa.
Dopo l'incidente ha ricominciato a camminare con l'aiuto di un bastone (non vi dico le difficoltà per farligelo accettare, quando usciva di casa piuttosto che usarlo preferiva abbracciare i muri), nonostante questo è più o meno autonomo (il giorno di pasquetta è caduto in casa, si è aperto il sopracciglio ma non ha voluto andare al PS, mi ha raccontato l'accaduto il giorno dopo), va in posta, ad acquistare beni alimentari oppure prende l'autobus per andare al supermercato, ha un amico di vecchia data che si è proposto di portarlo dove ha bisogno e lo chiamava tutti i giorni, ma visto il brutto carattere di mio papà ha finito per allontanare anche lui.
Purtroppo 2 settimane fa ha avuto l'ennesimo episodio ischemico, probabilmente durante la notte, fortuna volle che verso le 17 del giorno successivo gli telefonai e quando non mi rispose misi in allarme questa persona, alla fine carabinieri e vigili del fuoco sono riusciti ad entrare in casa, era disteso vicino al tavolo della cucina agonizzante.
Io vivo a 300km da lui, sono figlio unico e ci sentiamo un paio di volte a settimana, quando provo a chiamarlo più spesso s'innervosisce e mi risponde male e la sera in cui è stato male io e mia moglie ci siamo messi in macchina per correre giù.
Ora dopo alcuni giorni d'incoscienza si sta riprendendo, ma purtroppo questi episodi ischemici transitori sono sempre più violenti senza lasciare traccia, in più tutti gli altri valori degli esami sono perfetti e già oggi lui sarebbe voluto tornare a casa.

Gli ho proposto di venire a vivere con noi, di assumere una persona che vada a controllare che stia bene oppure andare in casa di riposo (cosa che aveva ventilato lui qualche mese fa, probabilmente più per farmi stare tranquillo che per una reale volontà) anche medici e conoscenti mi hanno detto che non è più in grado di stare da solo, ma oltre ai problemi di comunicazione con una persona così aggressiva, quando gli racconto cosa è successo mi da del bugiardo e minimizza l'accaduto.
Ha rifiutato ogni mia proposta dicendomi che si sarebbe occupato lui di quello che deve fare.
Purtroppo nel piccolo comune dove vive non esiste un'assistente sociale, il medico di base è a conoscenza della sua situazione (gli ha anche compilato il modulo per la visita dell'invalidità a cui siamo già andati e per la quale attendiamo il responso).

A questo punto cosa posso fare per tutelare il suo benessere e allo stesso tempo tutelarmi nel caso succeda qualcosa?

Grazie mille.
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ugo.albano
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Re: Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da ugo.albano »

Caro cercatore,

la Sua storia mi ricorda mia madre all'inizio del suo decorso di Alzheimer. Gli stessi problemi li avevamo noi, con la differenza che, se nel mio caso eravamo diversi figli, Lei è da solo, e pure lontano.

La prima cosa che consiglio di fare è quella di "prendersi un periodo di tempo e sistemare le cose". Ad invalidità riconosciuta, se viene riconosciuto l'handicap grave ex L.104/1992 (a tal fine sottoponga però Suo padre a visita geriatrica prima della visita all'USL), Lei ha diritto ad astenersi dal lavoro.

Seconda cosa: deve convincere Suo padre a farsi aiutare da qualcuno che passi per qualche ora al giorno. Nel Comune dove vive ci sarà un servizio domiciliare?

Terza cosa: contatti l'assistente sociale della zona. Se esiste il medico, chieda a lui chi è e dove.

Quarta cosa: siccome l'alzheimer ha un decorso e Suo padre va gestito, oltre che sui soldi, sulle scelte di vita, anche contro la sua volontà, faccia domanda al Giudice Tutelare per un'amministrazione di sostegno. moduli sono sul sitio del Tribunale di competenza: basta stamparli, compilarli, mettergli il bollo (27 euro, da Noi) e spedirli al Giudice.

OK??

Buona giornata!
Ugo Albano

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Re: Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da Cercatore »

Buona sera, la ringrazio per i validi consigli che mi ha fornito.

Purtroppo la visita all'usl per l'aggravamento dell'invalidità è già stata effettuata (era già invalido al 50%), fino ad ora l'unica cosa che abbiamo ottenuto è il tagliando per usufruire del parcheggio dei disabili, siamo in attesa del responso completo.

Ho provveduto a contattare l'assistente sociale di zona che si è detta disponibile a effettuare una visita conoscitiva a casa, ma abitando in provincia è l'unico servizio disponibile. Purtroppo la notizia è che al più tardi dopodomani lo dimetteranno dall'ospedale ma per far partire la richiesta di adi è necessario presentare isee etc.
Per fortuna sembra più tranquillo e ha accettato di venire a vivere con me per un periodo, ora spero solo che la convivenza possa essere serena.
Cercatore
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Re: Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da Cercatore »

Buongiorno, aggiorno la situazione, che ahime sembra essere sempre più difficoltosa.

Dopo le dimissioni dall'ospedale ero riuscito a convincerlo a venir su dove abito con mia moglie, purtroppo già a qualche giorno di distanza ha iniziato a dar segni d'insofferenza, a richiedere giornalmente di tornare a casa, scatti d'ira (l'altro giorno mentre eravamo a fare la spesa gli ho chiesto se voleva comprare qualcosa in particolare e mi ha risposto che l'unica cosa che vuole è tornarsene a casa sua), nonostante gli abbia proposto svariate attività (centro anziani, delle passeggiate o semplicemente luoghi nuovi) preferisce stare tutto il giorno sulla sedia a sbuffare... anche quando ci hanno invitato ad una grigliata con altre persone sta semplicemente seduto ad osservare.

Purtroppo ci è anche giunta notizia che non riceverà alcun accompagnamento, nonostante gli sia stata riconosciuta un aggravamento dell'invalidità.

In tutto questo siamo sempre in attesa di ricovero in rsa, ma la graduatoria per i pazienti post acuti sembra più lunga che mai...
Federica72
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Re: Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da Federica72 »

Ciao Cercatore,
credo che per chiunque un trasferimento crei qualche malumore; per una persona anziana poi perdere i propri riferimenti quotidiani può portare ad un disagio profondo. Credo quindi che sbuffare sulla sedia o rispondere sgarbatamente possano essere reazioni normali. Se siete stati invitati ad una grigliata e lui ha accettato di venire, bè, questo è un ottimo segnale, anche se poi è rimasto a guardare (era prima una persona gioviale, di compagnia?)
Anche accettare vostre proposte ad oggi è prematuro, così come è prematuro affermare, secondo la mia esperienza, che l'esperimento del vivere insieme sia fallito. Se guardo ai miei suoceri, vedo che a quasi un anno di distanza dal traloco, l'adattamento non è terminato nè l'integrazione qui da noi. Ci sono tante resistenze, manca lo spirito di adattamento, l'iniziativa, la curiosità e la capacità di reagire agli eventi... Insomma, è difficile e nel nostro caso loro non sono ospiti ma hanno un appartamento vicino al nostro. Una strategia che potrebbe funzionare, se proprio tuo padre volesse tornare a casa sua, potrebbe essere quella di trovare una persona che vada a casa tutti i giorni, non in qualità di badante, se lui non accettasse, ma come aiuto domestico (per le commissioni, le pulizie, la lavanderia, la cucina) e così avere un controllo quotidiano sulle sue condizioni. Aggiornaci ancora e buona fortuna!
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Re: Cosa posso fare per mio papà?

Messaggio da Cercatore »

Purtroppo il giorno stesso la situazione è precipitata e ho dovuto riportarlo a casa sua.
Ieri hanno telefonato dalla rsa dicendo che c'era posto, ho detto di parlare direttamente con lui, stamattina ho saputo che ha rifiutato il ricovero e che ha mandato a scaricare anche la persona che gli ho trovato l'altro giorno, per fortuna la persona in questione ha lavorato in passato nel settore e sa come funzionano le cose in questa situazione, ha detto che comunque tornerà a controllare di volta in volta se sta bene, d'altra parte mi ha anche detto che legalmente lui è in grado d'intendere e volere quindi c'è poco da fare.

Parlando in modo molto sincero, so bene che un giorno o l'altro lo troveranno a casa esanime, gli ho spiegato che se succede ci vado inevitabilmente di mezzo io, ma come ogni cosa che dico la sua risposta è sempre: sono bugie, mi sembra strano, non dire stupidaggini.
Il rapporto con mio papà non è mai stato facile (prima che stesse male non ci siamo parlati per 5 anni) e che io sia andato ad abitare a 300km di distanza direi che ne è la prova.
A questo punto Vi chiedo, io cosa posso fare per tutelarmi in questa situazione? Appurato che anche al netto dei problemi che lo affliggono, è sempre stata una persona burbera, quello che m'interessa ora è non trovarmi un giorno nella situazione in cui mi si venga a cercare e si dica: Il figlio ha abbandonato il genitore che non poteva badare a se stesso.

Ho pensato di mandare qualche raccomandata, in comune e agli assistenti sociali, ma che altro posso fare?

Grazie in anticipo.
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