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Aiuti di prime prese in carico...

Inviato: lun, 30 set 2013 - 11:03 am
da Vale.91
Ciao a tutti!!!
Ultimamente ho preso in carico due casi sugli anziani...mi accingerò brevemente a descriverli...
1) donna ultraottantenne, un pò depressa per lo stato di eccessiva solitudine dovuto dalla sua condizione di vedovanza, fa emergere problemi di solitudine e di non autosufficienza, chiedendo quindi consigli sulla possibilità di aiuti domiciliari o comunque di aiuti che possano rendere migliore la sua situazione. La donna non ha figli, ma ha nipoti che sporadicamente la aiutano nel prelievo in banca di qualche risparmio per effettuare delle piccole spese... Le ho proposto il custode e sembra volerlo accettare.
2) donna settantenne con problemi fisici gravi in quanto possiede I.C. e l. 104 chiede aiuti per inserimento in struttura...

Secondo voi, cosa devo fare? Ho il famoso blocco del principiante...

Re: Aiuti di prime prese in carico...

Inviato: lun, 30 set 2013 - 11:09 am
da Vale.91
Tra le altre cose, volevo sapere anche se avete da consigliarmi sulla legislazione relativa ai custodi sociale e sull'iter per l'inserimento in struttura.
E inoltre...so che ora mi chiederete se faccio tirocinio con i piedi...però, quale è la differenza tra custodi sociali e amministratori di sostegno?
Grazie mille!!!

Re: Aiuti di prime prese in carico...

Inviato: lun, 30 set 2013 - 3:06 pm
da Nazg
Ammetto che è la prima volta che sento parlare di custodi sociali, in Friuli non ci sono. Facendo una ricerca sul web vedo che è un concetto diffuso in Lombardia.

Rispetto all'amministratore di sostegno viene nominato dal giudice tutelare per la gestione del patrimonio della persona in difficoltà. Può essere un familiare o una persona esterna.
Il Custode Sociale ha un mandato diverso e viene proposto come un intervento attivo a sostegno della domicialiarità e della socialità. I Custodi Sociali presidiano il territorio andando a cercare il bisogno di chi non sarebbe in grado da solo di accedere ai servizi messi a disposizione dagli enti.

In merito alle procedure per l'accesso alle strutture residenziali penso ci siano delle differenze operative da zona a zona.
Provo ad individuare degli elementi che potrebbero esserti utili:
quali sono le strutture della zona adatte alla persona?
hanno probabilmente una documentazione per l'accesso: la puoi scaricare dal sito internet o fartela mandare?
è necessario valutare la situazione con qualche specifica scheda valutativa (es. Bina, valgraf, ecc.) per stabilire lo stato di autosufficienza della persona e quindi in quale struttura può entrare?
la persona è in grado di presentare la domanda da sola oppure è necessario coinvolgere i parenti per raccogliere la documentazione e presentarla alla struttura?
chi deve chiedere al medico di medicina generale il certificato medico per l'accesso in struttura?
la persona può pagare l'intera retta? eventualmente come ente locale ci sono le risorse per integrare la retta? ci sono parenti che possono compartecipare alla spesa della retta?
la persona è in grado di preparasi il corredo per entrare in struttura?
la persona ha bisogno di qualcuno che si occupi del suo patrimonio (es.amministratore di sostegno)?