Anziano solo può essere dimesso dall'ospedale?
Inviato: gio, 14 mar 2013 - 12:52 pm
Buongiorno a tutti, da un po' di mesi mi sto dedicando al volontariato negli ospedali con gli anziani, solo piccoli aiuti, niente a livello professionale.
Ieri, mentre ero in un ospedale, ho incontrato un anziano signore di 90 anni che mi ha particolarmente colpito... completamente rassegnato, si è rifiutato di mangiare dicendomi che sta facendo lo "sciopero della fame" in quanto nessuno dei medici ed infermieri vuole ascoltare le sue richieste. Così ci siamo messi a parlare per più di un'ora e mi ha spiegato bene tutta la situazione. Premetto che mi è sembrato una persona lucidissima, nonostante l'età.
Lui non ha parenti, tranne un paio di cugini di secondo grado che vivono lontano e a casa era assistito dagli assistenti sociali un paio di volte la settimana per la spesa e le pulizie di casa.
Il problema è che dall'ospedale non lo vogliono dimettere perchè dicono che non abbia nessuno a casa che si possa prender cura di lui e al massimo lo vorrebbero trasferire in un altro ospedale in RSA.
Ci tengo a precisare che io non so la sua condizione di salute, tranne per quello che mi ha raccontato lui e cioè un versamento pleurico cronico che però gli permette di vivere una vita normale.
Lui vorrebbe solo tornare a casa a fare la sua vita semplice di prima... suonare il suo pianoforte (è un musicista), leggere i suoi libri, ascoltare musica, mangiare cosa e quando lo desidera... è davvero possibile che non possa tornare a casa? Chi si prende cura di queste situazioni?
Mi ha fatto una tenerezza infinita, perchè la sua delusione più grande è che nessuno lo vuole ascoltare e lui in ospedale non ci vuole più stare... Una signora che assiste un altro paziente nella stessa camera mi ha detto che è tutto vero quello che racconta e che si sta lasciando andare, rifiutandosi di mangiare... Infatti mi ha proprio detto chiaramente che la sua vita l'ha vissuta e se non potrà tornare a casa non intende vivere così...
So che potrà sembrare strana la mia "richiesta di aiuto" ma mi ha davvero colpito la sua dignità, la dolcezza e allo stesso tempo la solitudine di questo Signore...
Se avesse una badante in casa, cambierebbe la situazione?
Gli ho promesso che avrei provato a capire meglio la sua situazione, ma se non sei dentro al sistema o non conosci qualcuno è davvero difficile capire quali siano le procedure in questi casi...
Vi ringrazio infinitamente se potrete aiutarmi.
Ieri, mentre ero in un ospedale, ho incontrato un anziano signore di 90 anni che mi ha particolarmente colpito... completamente rassegnato, si è rifiutato di mangiare dicendomi che sta facendo lo "sciopero della fame" in quanto nessuno dei medici ed infermieri vuole ascoltare le sue richieste. Così ci siamo messi a parlare per più di un'ora e mi ha spiegato bene tutta la situazione. Premetto che mi è sembrato una persona lucidissima, nonostante l'età.
Lui non ha parenti, tranne un paio di cugini di secondo grado che vivono lontano e a casa era assistito dagli assistenti sociali un paio di volte la settimana per la spesa e le pulizie di casa.
Il problema è che dall'ospedale non lo vogliono dimettere perchè dicono che non abbia nessuno a casa che si possa prender cura di lui e al massimo lo vorrebbero trasferire in un altro ospedale in RSA.
Ci tengo a precisare che io non so la sua condizione di salute, tranne per quello che mi ha raccontato lui e cioè un versamento pleurico cronico che però gli permette di vivere una vita normale.
Lui vorrebbe solo tornare a casa a fare la sua vita semplice di prima... suonare il suo pianoforte (è un musicista), leggere i suoi libri, ascoltare musica, mangiare cosa e quando lo desidera... è davvero possibile che non possa tornare a casa? Chi si prende cura di queste situazioni?
Mi ha fatto una tenerezza infinita, perchè la sua delusione più grande è che nessuno lo vuole ascoltare e lui in ospedale non ci vuole più stare... Una signora che assiste un altro paziente nella stessa camera mi ha detto che è tutto vero quello che racconta e che si sta lasciando andare, rifiutandosi di mangiare... Infatti mi ha proprio detto chiaramente che la sua vita l'ha vissuta e se non potrà tornare a casa non intende vivere così...
So che potrà sembrare strana la mia "richiesta di aiuto" ma mi ha davvero colpito la sua dignità, la dolcezza e allo stesso tempo la solitudine di questo Signore...
Se avesse una badante in casa, cambierebbe la situazione?
Gli ho promesso che avrei provato a capire meglio la sua situazione, ma se non sei dentro al sistema o non conosci qualcuno è davvero difficile capire quali siano le procedure in questi casi...
Vi ringrazio infinitamente se potrete aiutarmi.