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Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: mar, 31 gen 2012 - 3:22 pm
da Silvia Ghita
Ciao,
Mi rivolgo a tutti coloro che lavorano come Assistente sociale in una Casa protetta.Ho bisogno di qualsiasi informazione riguardante il lavoro vero e proprio del AS in una struttura privata con i anziani.
Grazie.

Re: Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: ven, 06 apr 2012 - 9:51 am
da Nazg
Silvia Ghita ha scritto:struttura privata con i anziani.
che sia privata o un A.S.P. o altro secondo te fa differenza sul lavoro professionale?

Re: Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: mar, 22 gen 2013 - 9:20 pm
da Silvia Ghita
Non fa differenza per me come assistente sociale ma siccome nn ho mai lavorato ho bisogno di indicazioni precise.... in quanto sento che l'attività di A.S. è sempre più diversa di quella che dovrebbe essere...
comunque grazie...

Re: Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: mer, 23 gen 2013 - 7:19 am
da ugo.albano
Carissima,

è molto importante codificare il proprio ruolo, altrimenti sono gli altri che te lo definiscono.

Le colleghe che lavorano nelle case protette, se non definiscono i loro compiti, finiscono per fare le amministrative.

Dipende pure dall'organizzazione, ma fare proposte partendo da sè e dalle proprie competenze è essenziale.

Se può aiutare: ho scritto assieme ad altri tre colleghi aa.ss. un libro sul tema. Il titolo è "la dignità nel morire" , parla del lavoro dell'assistente sociale nella non autosufficienza. Lo trovi nel mio sito (vedi sotto) nell'area "pubblicazioni". Leggerlo ti aiuterà a darti la risposta che cerchi.

Saluti.

Re: Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: gio, 24 gen 2013 - 12:52 pm
da elisabettabetta
secondo me i compiti sono tanti, i rapporti con i familiari, i rapporti col comune, i rapporti col giudice tutelare,....

Ciao.

Betty

Re: Assistente sociale in una "casa protetta"

Inviato: dom, 27 gen 2013 - 10:31 pm
da Silvia Ghita
ugo.albano ha scritto:Carissima,

è molto importante codificare il proprio ruolo, altrimenti sono gli altri che te lo definiscono.

Le colleghe che lavorano nelle case protette, se non definiscono i loro compiti, finiscono per fare le amministrative.

Dipende pure dall'organizzazione, ma fare proposte partendo da sè e dalle proprie competenze è essenziale.

Se può aiutare: ho scritto assieme ad altri tre colleghi aa.ss. un libro sul tema. Il titolo è "la dignità nel morire" , parla del lavoro dell'assistente sociale nella non autosufficienza. Lo trovi nel mio sito (vedi sotto) nell'area "pubblicazioni". Leggerlo ti aiuterà a darti la risposta che cerchi.

Saluti.