Amministratore di sostegno esterno alla famiglia

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indy
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Amministratore di sostegno esterno alla famiglia

Messaggio da indy »

Buongiorno a tutti. In altro topic ho parlato del problema che ho con una mia zia, 86enne e invalida al 100%.
Dopo la risposta negativa da parte del distretto sociale che non ha preso in carico il suo caso, nonostante sia sola, sono riuscita a farla ricoverare in una casa di riposo privata e visti gli enormi problemi che crea, sia a causa della demenza senile e del carattere molto difficile che ha sempre avuto, sto avviando le pratiche per richiedere la nomina di un amministratore di sostegno.
Visto che gli unici familiari siamo io e un cugino che però non si è mai interessato di nulla ed io non riesco proprio più a sopportare quest'incombenza sia per motivi miei familiari che di salute, mi è stato consigliato di ricorrere ad un amministratore di sostegno che il giudice individua in un'apposita lista.
Tutto questo anche perchè mia zia non accetta da me nessuna "imposizione", per esempio si renderà necessaria la vendita della sua casa, per poter sostenere le spese della residenza per anziani, ma lei assolutamente è contraria, addirittura ora stiamo mantenendo un appartamento vuoto con tutte le utenze aperte e le spese di condominio, perchè lei assolutamente non vuole chiudere nulla nè tantomeno vendere.
Ora parlando di questo problema proprio con l'amministratore del condominio quest'ultimo mi ha messo in guardia circa la nomina di un amministratore non familiare perchè "ci toglierà il sangue" chiedendo compensi stratosferici... io sono rimasta allibita, ma come viene "pagato" un amministratore di sostegno?

Grazie infinite a chi vorrà darmi delucidazioni.
tabellina
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Re: Amministratore di sostegno esterno alla famiglia

Messaggio da tabellina »

buongiorno,
il compenso non è previsto nei tariffari professionali come avviene per il curatore fallimentare e l’incarico si presume gratuito, salva la refusione delle spese sostenute e la liquidazione da parte del Giudice di un’indennità proporzionata all’impegno ed alla mole di attività da svolgersi e svolta. L’importo è quantificato discrezionalmente dal Giudice Tutelare e varia da tribunale a tribunale.
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