a.s. in Casa di Riposo

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Nini
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a.s. in Casa di Riposo

Messaggio da Nini »

Caro collega, immagino che le domande che seguiranno non siano nuove, ma per chi è alla prima esperienza come me sono importanti. Quindi se avrai la bontà di rispondermi, senza dar nulla per scontato, te ne sarà grata.

Posto che prima di me dove lavoro non c'era un'a.s., che ho un'idea generica delle competenze dell'a.s. in CdR (ho letto alcune vostre discussioni) e che comunque la CdR mi ha dato delle direttive, vorrei sapere:

1. quando si dice che l'a.s. tiene i contatti con i parenti che cosa si intende? di cosa parla con loro? Considerate nella mia struttura un parente ha già come riferimento medico/dottore per la parte sanitaria; coordinatore generale per bisogni assistenziali, problemi con operatori e altri ospiti, esigenze organizzative, critiche/lamentele o qualsiasi altra cosa che possa venire in mente; psicologo.

2. in senso generico quindi che cosa un parente può/deve chiedere al''a.s. in struttura?

3. comune residenza: arriva in struttura (siamo ad esempio a Verona) un anziano che viveva in una CdR di un'altra regione(esempio Lombardia), si tratta cioè di avvicinarlo alla famiglia. Qualche giorno dopo l'inserimento la nipote chiede all'anagrafe la residenza. La casa di riposo per prassi dà comunicazione al comune dell'avvenuto inserimento visto che si tratta di un definitivo: la invierà al comune lombardo oppure all'anagrafe veronese essendo l'ultima residenza prima dell'inserimento?

4. immagino l'a.s. deva sapere come vanno i percorsi degli ospiti, visto che si deve relazionare con i parenti. Ma quanto è possibile conoscere in profondità i propri ospiti, soprattutto se sono più di un centinaio?

Per ora mi fermo qui. Ci sarebbe molto da dire, soprattutto sulle emozioni che molte situazioni fanno provare e su tante riflessioni che emergono su quest'ultima parte della vita, ma di questo ne parleremo un'altra volta.

Ti ringrazio
Giuli 63
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Re: a.s. in Casa di Riposo

Messaggio da Giuli 63 »

Le funzioni principali dell'assistente sociale solitamente sono:
• Il segretariato sociale che si connota come una funzione svolta nello spazio di “ricevimento del pubblico”, nei giorni ed orari prestabiliti, con l’obiettivo di offrire informazioni sulle caratteristiche dell’ente, sui requisiti e sulla procedura di accoglimento, modalità di accesso alla struttura e tipologia e caratteristiche dei servizi offerti. Avrà il compito di analizzare la domanda, il servizio più idoneo per l’anziano (servizio per autosufficienti, non auto, parziale/ inserimento temporaneo, definitivo, ecc.) ed eventualmente avviarne la pratica.
• La gestione degli accoglimenti:
o Visita domiciliare (può essere prevista) conoscitiva di pre-accoglimento,
o Raccolta dei documenti amministrativi e sanitari necessari per l’accesso in Struttura
o informazioni generali/dettagliate sulla persona per poterla accogliere nel modo migliore. (uso di scheda raccolta info) al fine di favorire l’inserimento vengono fornite informazioni dettagliate sulla persona a tutto il personale del reparto.
o Cura l’inserimento tramite la presentazione del nuovo ospite al reparto come primo momento di conoscenza con gli operatori che si prenderanno cura di lui, gli ospiti e le varie figure professionali.
o Nell’arco del primo mese di accoglimento si tiene un confronto allargato tra i diversi operatori (Assistente Sociale , Infermiere Professionale, Operatore Addetto all’Assistenza, Psicologo, Medico, Fisioterapista, Coordinatrice socio-sanitaria , Educatori-animatori, Geriatria) al fine di stendere il “Piano di Assistenza Individualizzato”.

• Partecipazione UOI (unità operative interne) e stesura verbale.
• Attività informativa inerente a pratiche: invalidità, indennità di accompagnamento, istituti di amministratore di sostegno, curatore e tutore.
• Attività di consulenza e sostegno psico-sociale agli ospiti e ai loro familiari, mediante progetti individualizzati d’intervento.
• Attività di collegamento, collaborazione con Enti, Servizi e strutture esterne alla struttura.
• Varie ed eventuali
L’accoglienza in Casa di Riposo è un momento particolarmente delicato sia per il nuovo ospite, sia per i familiari. Esso rappresenta il distacco dal proprio domicilio ed un allontanamento dalle persone e dalle cose affettivamente importanti. L’anziano, compatibilmente e in relazione alle sue condizioni psico-fisiche, viene informato e deve essere consenziente. Il familiare assume un preciso impegno di solidarietà nei confronti del proprio congiunto che si traduce in una significativa presenza, vicinanza e sostegno. La presenza attiva dei familiari diviene indispensabile per raccogliere informazioni e prendere, conseguentemente, decisioni appropriate. La famiglia è coinvolta nell’attuazione del progetto individualizzato predisposto per l’anziano.
Il Comune avvisato dell'accoglimento è quello di provenienza dell'ospite perchè sarà chiamato, in caso di mancato pagamento, a "rispondere..".
Ogni struttura poi personalizza l'intervento dell'Assistente sociale a seconda del territorio e dell'organizzazione della struttura stessa.
Buon lavoro.
E' vero che è difficile conoscere tutti gli ospiti in modo approfondito ma le Unità operative Interne servono proprio a questo.
Nini
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Re: a.s. in Casa di Riposo

Messaggio da Nini »

Ciao Giuli,
un grazie gigante per le tue indicazioni nelle quali mi sono parecchio ritrovata. Nulla da dire sul fatto che ogni struttura è a sè. Inoltre non essendoci mai stat un'ass.soc. il mio ruolo un pò alla volta me lo dovrò un pò personalizzare, ma questo lo vedrò con il tempo perchè ora ho ancora pochi indizi.

Grazie ancora!
MARIAN79
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Re: a.s. in Casa di Riposo

Messaggio da MARIAN79 »

Salve, sono una giovane collega con poca esperienza,e forse a brave lavorerò in una struttura per anziani. le indicazioni date dalla collega sono state preziosissime,data la poca esperienza in ambito!...per quanto riguarda il penultimo punto"i rapporti dell'A.S.con gli enti...."potrei avere delle info più dettagliete circa le mansioni e i rapporti con enti pubblici ecc.
Grazie mille per il supporto!
Giuli 63
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Iscritto il: gio, 08 apr 2010 - 9:06 am

Re: a.s. in Casa di Riposo

Messaggio da Giuli 63 »

Succede, soprattutto per i ricoveri temporanei o per i progetti semi-residenziali (Centro Diurno) che ci sia uno scambio di info con l'AS del Comune anche riguardo al rientro a domicilio della persona, in questo caso i contatti sono finalizzati alla verifica dell'adeguatezza del domicilio, attivazione di AD/ADI o richiesta ausili necessari. E' possibile avere contatti con AS dell'ospedale per un ricovero inerente i percorsi extraospedalieri..... Le occasioni sono sempre tante e vanno certamente favorite allo scopo di creare una rete si sostegno valida.
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