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Buonasera,
ho bisogno di un'informazione.
Mia nonna (autosufficiente) è stata portata in una casa di riposo.
Ha 7 figli.
Prende pensione+accompagnamento, e la retta della casa di riposo viene pagata con questi soldi+con quelli che ha sul libretto di risparmio, che purtroppo non sono molti.
Alcuni figli pretendono che al termine dei soldi del libretto, la quota venga divisa in parti uguali per tutti i fratelli.
Però io sapevo che questo è un calcolo che fanno le autorità competenti (non so se sono i sindacati,l'inps o chi altri) in base a reddito e proprietà di ogni famiglia. Sbaglio?
Io non credo che alcuni figli abbiamo diritto di pretendere questi soldi..
l'ultima "trovata" è stata quella di stampare un foglio per farlo firmare a tutti, ma anche in questo caso mi risulta che un foglio fatto "così" non abbia alcuna validità in quanto non è stato firmato davanti a un notaio..

Di norma la retta di casa di riposo viene pagata per intero dall'ospite, nel caso in cui non possa pagare per intero la retta per la parte rimanente ogni comune si è dotato di un suo regolamento (o ogni struttura, o ogni ASL). Non sono sicuramente nè i sindacati nè l'INPS che stabiliscono quanto ognuno deve versare (e perché poi dovrebbero mi domando). In ogni caso nella tua situazione io direi che la quota di retta che rimarrà scoperta una volta esaurita la somma sul libretto non sia poi così enorme da giustificare una battaglia legale tra i figli, dato che la nonna continuerà a versare sia la pensione che l'accompagnamento. Meglio di tutto se si mettono d'accordo, tanto più che sono in sette e quindi si parla davvero di cifre non spropositate, e che versino ognuno una quota. Mi domando io perché non dovrebbero? In fin dei conti è stata la madre di tutti in parti uguali no?

ciao e grazie per la risposta..
dunque..
per il fatto di dividere in base al reddito l'ho pensato in quanto mio suocero quando suo padre era in vita versava una quota diversa dagli altri fratelli perchè era stata calcolata in base al reddito..

per il fatto di dividere in parti uguali, guarda, ci sono battaglie tra fratelli perché mia nonna è stata sposata 2 volte e purtroppo ci sono le divisioni... e alcuni di questi vogliono comandare sui soldi di mia nonna e pretendono che ognuno metta la stessa cifra.
però: i miei sono in affitto e non hanno proprietà, inoltre solo mio padre prende la pensione
altri suoi fratelli han proprietà 2 pensioni ecc
per loro metter 100 euro non sarebbe niente, per i miei sarebbe molto.
non è giusto secondo me obbligare, una persona mette ciò che si sente..
io non faccio testo perché io non metterei un centesimo perché è veramente una persona cattiva e mi spiace dirlo, però non ho mai avuto una nonna paterna, ma solo una arpia che prendeva ogni scusa per far soffrire me ma soprattutto i miei genitori, ma questo è un altro argomento.
a me interessava solo sapere se è vero che uno è obbligato a versare una quota,
buona serata

Bè a questo punto il panorama è un po'diverso. Allora ti dico come mi comporterei io come assistente sociale in base al regolamento presente al mio servizio. In questi casi noi chiediamo ai parenti civilmente obbligati ai sensi del codice civile di presentare una domanda di contributo al comune per il pagamento della retta e facciamo fare a tutti l'ISEE, sulla base degli ISEE presentati chiediamo la compartecipazione stabilita per regolamento ed ognuno versa la sua quota. La dritta che mi sento di darti è però questa: nessuno può obbligare i parenti a versare la quota perché la legge prevede che solo la persona che ne ha diritto, in questo caso tua nonna, può chiedere ai parenti civilmente obbligati facendo una causa legale la quota di mantenimento che le spetta. Proprio per questo noi abbiamo scelto l'escamotage della domanda di contributo perché così siamo legittimati a chiedere l'ISEE e a verificare la situazione economica dei famigliari potendo anche negare la concessione del contributo a copertura della retta.

Il Comune non può pretendere che tuo padre versi una quota per il pagamento della retta, tanto più se non ha le risorse economiche sufficienti. Piuttosto, tua nonna ha delle proprietà? IN tal caso le si potrebbe vendere, per poter pagare con il ricavato la somma mancante della retta...

ciao e grazie per le risposte..
mia nonna di proprietà aveva una casa che però l'ha "venduta" a uno dei figli, poi è andata in affitto, quindi nessuna proprietà..