specialisti assistenti sociali...???????????????

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stefania
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specialisti assistenti sociali...???????????????

Messaggio da stefania »

cari studentelli assistenti sociali e cari assistenti sociali che vi accingete a fare la specialistica...vi racconto un fatterello accaduto a me oggi che certo vi lascerà SPERO!!! perplessi sulla nostra professionalità!!!

già ci scambiano per gli OSS
gli psicologi fanno il segretariato sociale
ma questa è davvero la goccia che fa traboccareil vaso!!!

inconTro oggi una mia amica ...edUcatrice neo laureata da scienze dell'educazione che mi dice.....sai mi sono iscritta alla specialistica..ci sei anche tu?

la guardo e incuriosita le chiedo quale specialistica?

in servizio sociale ovviamente....presso la sede di pordenone polo di trieste!!!...mi hanno detto che era il percorso più facile e migliore rispetto al mio corso di studi!!

la "poveretta"è convinta che dopo questi due anni potrà esercitatre come assistente sociale....e questa convinzione l'ha avuta dall'università stessa!

ora vi sembra giusto?

dopo tre anni noi siamo già assistentei sociali.....ma presto troveremo sul mercato anche questi nuovi assistenti sociali con un percorso di soli due anni?

lascio a voi la parola......RISPONDETE!!! :twisted: :twisted: :twisted:
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Nazg
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Messaggio da Nazg »

All'uni di Venezia, da quanto ho capito, gli altri professionisti (educatori e sociologi, laureati in scienze politiche) possono accedere alla specialistica di servizio sociale e a quella di interculturalità ma con dei debiti formativi in base al loro percorso precedente (es. saldano diritto pubblico o storia contemporanea, sociologia, NON materie specifiche di servizio sociale).
Anche se avranno alla fine la specialistica di servizio sociale non potranno comunque accedere all'esame di stato e di conseguenza all'albo A degli Ass.Soc. a meno che non saldino anche i debiti formativi della triennale di serv.soc.

perchè a Pordenone invece succedono cose diverse???
Personalmente ritengo che non basta una specialistica di serv.soc. per fare un ass.soc., si deve iniziare dall'inizio (scusate il gioco di parole) e fare il tirocinio per come è dovuto... :evil:
in fondo alla fine dei tre anni gli studenti di serv.soc. acquisiscono una forma mentis che è diversa da quella degli educatori... :?
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pulcia
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Messaggio da pulcia »

Cara Nazg, direi che in effetti è arrivato il momento di mobilitarsi e magari contattare l’ordine, non tanto per ottenere risultati concreti tempestivi,perchè, come dice Mauri altrove, il danno pazzesco deriva dalla Riforma Moratti e dunque dalle Università, quanto affinchè posa magari premere (si può?) perchè il nuovo governo apporti delle modifiche alla suddetta riforma per tutelare maggiormente la serietà e le competenze della professione(questa come altre, immagino, siano nella stessa situazione).
Ad ogni modo, quello che andrebbe ben visionato, prima di contattare l’ordine, è la Riforma degli accessi agli albi che vi indico qui :

D.P.R. 5 giugno 2001 N.328
Riforma accesso agli albi
http://www.cnoas.it/cnoas_normativaprof.php?id=5&seq=12

dal quale emergono cose tranquillizzanti ed inquietanti. come:

“Coloro che hanno titolo per accedere all'esame di Stato per la sezione A possono accedere anche all'esame di Stato per la sezione B, fermo, ove previsto, il requisito del tirocinio.”

Almeno, e già è qualcosa: in teoria , nel recupero debiti della triennale per accedere alla specialistica da altro CdL è necessario anche il tirocinio della triennale. Meno male!

“5. Formano oggetto dell'attivita' professionale degli iscritti ad un settore della sezione A, oltre a quelle ad essi specificamente attribuite, anche quelle attribuite agli iscritti del corrispondente settore della sezione B.”

Quindi, a differenza di quello che si è creduto fino a poco fa, che si continuava a dire che per essere a.s. dovevi per forza avere la triennale, ora le cose sono cambiate. se sei iscritto all’albo A sei a.s. a tutti gli effetti, e non solo un a.s. progettista o direzionale come si credeva :-/
IN effetti, ecco le attività professionali riportate nella riforma:
Art. 21.
Attivita' professionali
1. Formano oggetto dell'attivita' professionale degli iscritti nella sezione A, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni gia' stabilite dalla vigente normativa, oltre alle attivita' indicate nel comma 2, le seguenti attivita' professionali:
a) elaborazione e direzione di programmi nel campo delle politiche e dei servizi sociali; b) pianificazione, organizzazione e gestione manageriale nel
campo delle politiche e dei servizi sociali; c) direzione di servizi che gestiscono interventi complessi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
d) analisi e valutazione della qualita' degli interventi nei servizi e nelle politiche del servizio sociale;
e) supervisione dell'attivita' di tirocinio degli studenti dei corsi di laurea specialistica della classe 57/S - Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali;
f) ricerca sociale e di servizio sociale;
g) attivita' didattico-formativa connessa alla programmazione e gestione delle politiche del servizio sociale.
2. Formano oggetto dell'attivita' professionale degli iscritti nella sezione B, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni gia' stabilite dalla vigente normativa, le seguenti attivita':
a) attivita', con autonomia tecnico-professionale e di giudizio, in tutte le fasi dell'intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunita' in situazioni di bisogno e di disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore;
b) compiti di gestione, di collaborazione all'organizzazione e alla programmazione; coordinamento e direzione di interventi specifici nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
c) attivita' di informazione e comunicazione nei servizi sociali e sui diritti degli utenti;
d) attivita' didattico formativa connessa al servizio sociale e supervisione del tirocinio di studenti dei corsi di laurea della
classe 6 - Scienze del servizio sociale;
e) attivita' di raccolta ed elaborazione di dati sociali e psicosociali ai fini di ricerca.


Per concludere, direi che, perfettamente in sintonia con tutto il resto dello sfacelo italiano, il rischio è che questo paese peccherà di scarsa qualità anche e sopratutto per quel che riguarda le competenze professionali...
Io, come qualcuno già sa, provengo da altra laurea e mi sono iscritta quest’anno a Servizio Sociale, per andare incontro ad un mio grande desiderio, ma mi sono iscritta alla triennale, in modo da fare tutto come deve essere fatto e acquisire una maggior tranquillità di competenze...ma questo è un mio concetto “morale” e quello che posso dirti è che su...non so, diciamo 30 iscritti quest’anno provenienti da altra laurea, siamo solo in 2 ad esserci iscritti alla triennale nella mia facoltà, tutti gli altri si sono iscritti alla specialistica, fomentati dall’università che gli ha consigliato questo percorso e desiderosi di fare gli assitenti sociali, magari solo con una decina di esami...mi dicono!mbà.
Ma io una cosa non ho capito...se iscrivendosi all’albo A sei a.s. a tutti gli effetti e con la possibilità di operare in quanto a.s. B e a.s. A, a che servirebbe, come considerato della riforma sopra indicata, iscriversi sia all’albo A che a quello B?

Perdonatemi se sono stata troppo prolissa!

:wink: Baci
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Nazg
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Messaggio da Nazg »

pulcia ha scritto:Ma io una cosa non ho capito...se iscrivendosi all’albo A sei a.s. a tutti gli effetti e con la possibilità di operare in quanto a.s. B e a.s. A, a che servirebbe, come considerato della riforma sopra indicata, iscriversi sia all’albo A che a quello B?
o sei iscritta all'A o sei iscritta al B, me essendo l'A un livello sopra tu puoi svolgere la professione di assistente sociale e assistente sociale specialista in base al livello in cui vieni assunta.
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Messaggio da pulcia »

sì ma mi riferivo a questa dicitura della riforma:

“Coloro che hanno titolo per accedere all'esame di Stato per la sezione A possono accedere anche all'esame di Stato per la sezione B, fermo, ove previsto, il requisito del tirocinio.”

Perchè allora uno con l'abo A dovrebbe poi rpendere l'abilitazione per l'albo b, se può svolgere attività sia come A che come B? :shock:
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Nazg
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Messaggio da Nazg »

effettivamente è una cosa assurda :lol: :shock:
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MonicaB
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Messaggio da MonicaB »

Anch'io ho conseguito prima la laurea in scienze politiche indirizzo sociale e poi ho fatto il DUSS triennale in servizio sociale, presso l'università di Trieste. Quando c'è stata la riforma con la sezione A e B dell'albo lanciai tra i colleghi che stavano conseguendo la laurea a Trieste con il famoso 4° anno e mi sembra 4 o 6 esami da superare, una discussione, poi ripresa anche sul forum di serviziosociale.com, sull'assurdità che loro potessero iscriversi alla sezione A facendo 4 o 6 esami in più del DUSS, dipendenti dalla facoltà di scienze politiche, e io invece che già esercitavo come assistente sociale e che già avevo superato l'esame di stato ed ero iscritta in B non potevo. Ci fu una vera e propria levata di scudi, qualche collega addirittura mi accusò di esercitare abusivamente la professione (sigh!) e non ci fu verso di ragionare serenamente. Ora la questione è molto più pesante ma sembra passare nell'indifferenza totale. Io mi trovo in una situazione di profonda crisi e ripensamento davanti ad una professione che non amo più ed in cui non mi riconosco più e tutto ciò mi lascia una profonda amarezza e disagio. Penso comunque a monte che il nostro sistema scolastico sia diventato un diplomificio ma anche il nostro sistema universitario sia ormai un laureificio senza alcuna serietà o senso critico. Poi ai concorsi ci troviamo davanti schiere di assistenti sociali che davanti a delle semplici domande di carattere professionale dicono cavolate enormi e poi sostengono di non superare i concorsi perché pilotati per favorire il raccomandato di turno. Che tristezza.
Monica
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stefania
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Messaggio da stefania »

Io mi trovo in una situazione di profonda crisi e ripensamento davanti ad una professione che non amo più ed in cui non mi riconosco più e tutto ciò mi lascia una profonda amarezza e disagio. Penso comunque a monte che il nostro sistema scolastico sia diventato un diplomificio ma anche il nostro sistema universitario sia ormai un laureificio senza alcuna serietà o senso critico. Poi ai concorsi ci troviamo davanti schiere di assistenti sociali che davanti a delle semplici domande di carattere professionale dicono cavolate enormi e poi sostengono di non superare i concorsi perché pilotati per favorire il raccomandato di turno. Che tristezza.
Monica


cara monica....
purtoppo la nostra professione non esiste più...siamo diventate tante scribacchine racchiuse nei loro orari di ufficio a farci la guerra o a "svenderci" per un posto di lavoro!
in questo marasma siamo circondati da altre professioni che fanno la nostra professione e che ci dicono che questo è campo loro....

possibile che il nostro ruolo sia solo dietro la scrivania di un comune?
possibile che non possiamo esercitare anche noi la nostra libera professione magari come consuelenti o semplicemnete professionisti della relazione di aiuto?

dopo la laurea di classe B ( perchè ormai siamo identificati solo così..classe a o classe b...mi sembra di essere una macchina!) ho deciso di divenatre consulente familiare ,,,,già la nostra professionalità lo è ma ovviamente un pezzo di carta in più non guasta! quando ho chiesto se potevo esercitare mi è stato risposto che questo è appanaggio degli psicologi....e che l'assistente sociale non può lavorare in questo settore....
almeno che non faccia VOLONTARIATO .....

ora mi chiedo è mai possibile?
è così settoriale la nostra professionalità?

per i concorsi...ne ho visti tanti pilotati....
ciò che è grave è vedere tante assistenti sociali brave che cambiano lavoro....perchè di qualcosa bisogna vivere e aspettare un posto di fortuna...bhe è un'attesa troppo lunga!

ciaooooooooooo
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