Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

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servizisocialionline
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Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da servizisocialionline »

Perchè si fa abbastanza chiasso su questa equiparazione che ci porta, a mio avviso, soltanto svantaggi?
Perchè la nostra laurea specialistica super particolartistica deve essere equiparata alla laurea in scienze politiche che mi permetto di affermare sia un tantino meno specialistica e particolaristica della nostra? E questo è il primo dubbio, di merito, diciamo.

Passiamo al secondo. E' vero che ora possiamo partecipare a tutti i concorsi che prevedono la laurea in scienze politiche, ma è pur vero che in genere i laureati in scienze politiche partecipavano a quei concorsi statali per dirigenti che a mio avviso poco o nulla avrebbero a che fare con le nostre ambizioni, aspettative, preparazione, ecc.

Peraltro mi risulta che siano molti ma molti di più i laureati in scienze politiche rispetto ai laureati in PROGEST.

Un ultimo svantaggio dell'equiparazione secondo il mio modesto pensiero? Che laureati adattissimi a ricoprire ruoli e funzioni importanti e cruciali ai ministeri e agli enti possano soffiarci posti da dirigenti nei servizi sociali...ditemi che ciò non sarà possibile, altrimenti, davvero mi chiedo perchè...ma nel programma universitario dei laureati in scienze politiche vi sono esami che riguardano la programmazione, organizzazione dei servizi? E sull'interculturalità come siamo messi? E noi scusate che si fa? Siamo contenti perchè così adesso possiamo partecipare ai concorsi per laureati in scienze politiche, stante che prima ci sentivamo esclusi? Ma perchè, quando bandiscono concorsi per dirigenti dei servizi sociali ai comuni, in particolare, non mi risulta che tra i requisiti sia presente la specialistica e con il 15 septies, persino senza laurea specialistica si può diventare dirigenti, anche se da quel che ho capito non a tempo indeterminato.

Ma la verità forse sta da un'altra parte...e qui non voglio aprire ulteriori polemiche, ma se nel 2010 siamo ancora a rincorrere le conquiste e il giusto riconoscimento al nostro titolo, cosa che gli psicologi, persino i sociologi, i veterinari, i biologi, ma...noi quando diventeremo dirigenti del servizio sanitario nazionale come tutti i sopra citati.

Ugo Albano che figuriamoci quanto io possa stimare, rispettare e solo imparare ce lo dice sempre...noi cosa facciamo per meritarci quello che hanno conquistato gli psicologi in sanità? Scriviamo? Poco...Trasmettiamo le prassi...abbiamo manuali di servizio sociale la cui metodologia è universalmente riconosciuta e ci muoviamo sulle linee di questi manuali? Perchè noi che siamo laureati veniamo chiamati dai nostri colleghi per cognome quando ci presentano ai pazienti e loro, i laureati "veri" sono tutti "dottori", com è? Che facciamo noi per far capire ai nostri colleghi che anche noi siamo laureati come loro...si certo, laureati e basta perchè a parte i "sanati" diventati dirigenti, gli altri hanno altri 4 anni di specialità dopo la laurea, ma allora se vogliamo diventare dirigenti in sanità senza dirigere come gli psicologi, perchè invece di perdere tempo a fare le scuole di counselling, peraltro già assimilate durante la nostra formazione, non facciamo qualcosa per creare la specialità in servizio sociale, così possiamo se non altro dire..."ci scusi direttore, ma noi non solo siamo laureati come gli psicologi, ma abbiamo anche la specialità, quindi la dirigenza ci aspetta, altrimenti perchè dobbiamo continuare a lavorare pensando di valere meno dei colleghi psicologi dirigenti e non fare nulla per cambiare le cose, perchè non ci arrabbiamo, perchè non scioperiamo, tutte le pratiche in asl prevedono la firma degli assistenti sociali, ma allora forse qualcosa valiamo anche noi, o no?

Noi assistenti sociali abbiamo scoperto il modello sistemico, la teoria dei sistemi di von bertalanffy o come cavolo si scrive, i bateson, abbiamo negli anni 80 letto libri sul counselling direttamente importati da Palo Alto, e oggi cosa facciamo? Andiamo a frequentare i corsi di formazione tenuti da improvvisati docenti che con il servizio sociale nulla hanno a che fare che ci insegnano a immaginare che la nostra amministrazione sia un sistema aperto...a noi...che l'abbiamo imparato negli anni 80, ce lo vengono a dire oggi nel 2010 e noi abbozziamo...avevamo sin da quegli anni un bagaglio formativo e culturale non secondo a nessuno eppure siamo ancora qui a farci insegnare dai colleghi quello che noi abbiamo già imparato nella nostro percorso didattico e professionale sul campo e ora...dopo che ci hanno fregato il lavoro i formatori non assistenti sociali sul sociale, i counsellor, i sistemici formatori, dopo che nei comuni i dirigenti dei servizi sociali con stipendio da dirigente son sono assistenti sociali ma burocrati, mentre i responsabili dei servizi sociali sono assistenti sociali ma con 1000 responsabilità in più e uno stipendio 3 volte inferiore al loro dirigente, dopo che in sanità fra un po' ci facciamo anche superare dagli infermieri che senza diploma (e dico, senza diploma di maturità) con gli anni di servizio possono fare carriera più di noi...per diventare assistenti sociali il diploma di maturità era conditio sine qua non, se non ricordo male...ebbene, ora ci facciamo fregare i posti di lavoro anche dai laureati in scienze politiche, senza nulla togliere ai colleghi laureati anche in detta laurea.

Bene, ho terminato...a parte lo sfogo, nelle cose che ho detto c'è tanta amarezza, condivisa da 1000 colleghi e forse più, ma se siamo ancora qui a raccontarcela, forse è giunto il momento di fare qualcosa di forte, o no?

Buona notte, anzi, buon giorno da Antonio Bellicoso.
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da Nuvoletta »

Il problema dell'equiparazione tra le lauree non rigrarda solamente il problema delle dirigenze dei servizi sociali che sono poche e già spesso affidate a professionisti non assistenti sociali. Il problema più scottante è che, se non sbaglio, l'equiparazione dà la possibilità anche ai laureati in scienze politiche di accedere al nostro albo nella sezione A. Questo comporta che tali laureati possano, non solo aspirare all'accesso alla dirigenza, ma anche alle funzioni di servizio sociali comprese in quelle previste per i professionisti iscritti nell'albo B. Significa che laureati senza nessuna nozione di metodologia del servizio sociale e altre discipline fondamentali per la nostra professione potranno fare gli assistenti sociale. Il CNOAS si preoccupa e si attiva tanto per la nostra fomazione continua, ma sembra rimasto inerte per quanto riguarda il possibile e probabile flusso di queste nuove lauree nel nostro albo. Se i numeri sono quelli che immagino, a breve , potremmo avere una vera e proria "alluvione" di laureati non assistenti sociali che svolgono la nostra professione. E noi zitti?
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ugo.albano
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da ugo.albano »

Caro Antonio,

il testo di Legge cui ci si riferisce parla dell'equiparazione di scienze politiche alla LS57, non il contrario. Faccio notare l'inghippo......

Per chi non sa di che si parla riporto un mio recente articolo sulla questione: http://www.sunas.it/filenotiziario/pdf/ ... 0bassa.pdf

Insomma è chiaro che, se in un concorso è richiesta la LS 57 il laureato in scienze politiche può parteciparvi; se è richiesto il DL in scienze politiche, il laureato LS 57 non può parteciparvi.

Tutto ciò sul piano formale.

Sul piano sostanziale evidenzio diversi punti su cui invito a riflettere:

1) dal 2001 ad oggi è la stessa nostra professione che non si vuole riconoscere "competenze manageriali". Le LS stanno sfornando da anni colleghi assai poco capaci di management, e su ciò, in questi anni, vedo il silenzio assoluto. Molti studenti parlano della LS come di un "prolungamento" della triennale, e ciò la dice lunga!! A me è capitato pure di vagliare agli esami di stato questi LS: competenze manageriali ZERO, solo tanta sociologia fritta e rifritta.

2) è mia convinzione che manager lo si diventa per competenze e meno per titoli (che poi il nostro titolo tutta sta competenza non la dia l'ho già detto). Allora cominciamo a dircele quali sono ste competenze: gestione del personale, gestione organizzativa, gestione economica, gestione comunicativa, gestione formativa. Sennò parliamo dell'aria fritta.

3) dobbiamo accettare che manager lo si diventa "ognuno per sè". E' mia costante esperienza che i primi nemici dell'a.s. manager (o in qualche modo apicale) sono proprio i colleghi. Invito a riflettere.....

4( dobbiamo competere con gli altri laureati specialistici sulle competenze e meno sulle "corsie preferenziali". La liberalizzazione, tipica del mondo odierno, è pure questa!

5) smettiamola, per cortesia, di fissarci sulla dirigenza, intendendo questa come quella "pubblica". Questa è IPERSATURA, gli Enti hanno già tanti dirigenti in disponibilità e meccanismi (vedi psicologi e medici in sanità) che fanno registrare tanti dirigenti di cui non si sa che fare.

6) cambiamo linguaggio, parliamo di management e non di dirigenza (che sono cose diverse!). E cerchiamo di capire che, chi in Italia ha bisogno di management è il settore extrapubblico, col quale DOBBIAMO CONTAMINARCI. E' un settore che non vuole ad oggi l'a.s., perchè non vuole quella "cosa" che migliaia di colleghe fanno negli Enti (ed io concordo con loro). Vogliono professionisti flessibili e competenti.

Questo è il mio pensiero, partendo dal quesito dell'equiparazione (che è un problema secondario, seppur importante) per giungere ad un'analisi sulla nostra professione, che DEVE ACCETTARE che siamo divisi in DUE ANIME con DIFFERENTI COMPETENZE. Ma di ciò c'è bassissima consapevolezza, basta leggere questo forum, le riviste degli ordini, ecc. Magari sto delirando io, ed allora me ne scuso......................
Ugo Albano

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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da servizisocialionline »

Ah, questa mi è nuova...i laureati in scienze politiche possono partecipare ai concorsi ove si richiede la nostra laurea specialistica e noi non possiamo partecipare a quelli che richiedono la laurea in scienze politiche? Ho capito bene?

Riassumo i concetti chiave:

- noi non possiamo partecipare ai concorsi banditi per laureati in scienze politiche mentre loro si' a quelli banditi per laureati in Programmazione e gestione politiche e servizi sociali

- noi non possiamo essere dirigenti in sanità, gli psicologi, i sociologi e i medici invece lo sono, senza dirigere niente, s'intende

- spesso non è richiesta nemmeno la nostra laurea specialistica nei concorsi per dirigente dei servizi sociali nei Comuni

- io che lavoro da vent'anni e che possiedo la laurea specialistica e che sono iscritto alla sezione A dell'albo prima ancora che mi laureassi per il riconoscimento dei 5 anni di dirigenza/coordinamento sono pagato come un assistente sociale collega appena laureatosi ed iscritto all'albo della sezione B, sono attualmetne Dsuper in ASL solo perchè ho dovuto superare un concorso interno riservato per 8 posti su 100 partecipanti, quindi per merito e non per l'appartenenza alla sezione A

- siamo una categoria di professionisti alla quale tutti gli altri ci rubano funzioni, mansioni, ruoli, ma noi non possiamo rubare a loro niente

- da quando mi sono laureato per la specialistica, ossia 2 anni fa, ca., in tutta Italia sono usciti ben 2 soli concorsi per dirigenti pubblici, che richiedevano solo ed esclusivamente la nostra laurea specialistica, uno in Veneto, sospeso non si sa per qualche motivo qualche mese dopo la chiusura del bando e uno a Pisa, scaduto l'estate dell'anno scorso...ci devono ancora chiamare!

Debbo dire che siamo veramente messi bene!

Ugo, tu sai quanto ti stimo e ti ammiro, ti considero uno dei maestri della nostra professione, in fatto di promozione dell'immagine, della cultura e quant'altro, ma devi convenire con me che oggi uno stipendio da dirigente è garantito ai dirigenti, qualifica alla quale, come già detto e ridetto, noi figuriamo tra quelli più penalizzati ad accedervi nonostante abbiamo gli stessi diritti dei colleghi psicologi, per esempio, o sociologi..., tu parli di management, d'accordo, hai ragione, ma per fare questo bisogna mettersi in proprio e tu sai che su 1000 assistenti sociali, soltanto 10 potrebbero ricavarne una remunerazione decente, certo, magari pensi anche a vendersi come manager ad enti o associazioni non necessariamente pubbliche, ok, hai ragione...siamo veramente a terra, pochi di noi sanno davvero fare i manager e sono sufficientemente preparati per farlo, ma sono scelte...quando si parla invece di diritto alla dirigenza pubblica si tocca il tema dell'equità, della giustizia...perchè se la dirigenza è aperta a taluni e non a tal'altri pur avendo entrambi gli stessi titoli, non si capisce perchè gli uni possono accedere e gli altri no e poi, torno sulla questione dell'equiparazione di scienze politiche...ma non è scandaloso che loro possano partecipare ai bandi che richiedono la nostra laurea e noi non possiamo partecipare a quelli che richiedono la loro? Sei sicuro di ciò, davvero? Perchè se così fosse, mi chiedo noi dove si era quando questa ruberia è stata compiuta?

Con stima e affetto.

Antonio Bellicoso
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da Zuccherina »

Antonio sono in tutto e per tutto d'accordo con te!!!!!! :wink:
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ugo.albano
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da ugo.albano »

Caro Antonio,

ti ringrazio per la dichiarazione di stima, che è reciproca, ma io mi dichiaro come un semplice collega che cerca di capire. Tutto quà.

Chi ti scrive è ancora più incazzato di te, in quanto, nonostante 27 anni di servizio e tutti i titoli in regola, per non parlare di tutto il resto (se vedi il mio curriculum ti viene la paura...) sono un semplice D2 dell'Ente Locale, e pure "perdolare" (a seguito di mobbing).

Quà il problema è di tipo politico. Ci sono gruppi forti che si sono piazzati prima per meccanismi contrattuali o per "pressing" sul legislatore (vedi i medici). Il pressing degli assistenti sociali c'è stato in passato, ma è stato debole, voglio solo dire questo.

Oggi come oggi gli "ambiti di manovra" sono più bassi sul piano contrattuale. Inoltre gli assistenti sociali non fanno gruppo.

Al Sindacato ce la mettiamo tutta, ma abbiamo bisogno di una base che ci dica "andate avanti" e pure di colleghi che si impegnino.

Insomma, se il problema è mio e tuo, non facciamo niente. Se la categoria si riconosce il problema (e secondo me NON se lo riconosce...) si possono avere dei risultati, ma i tempi sono duri.

Non vorrei sembrare pessimista: sto solo con i piedi per terra e cerco di leggere la realtà. E pure le Leggi, come quelle sull'equiparazione. Magari hai ragione tu, lo spero, ma il testo non dice in tal senso: se la cosa era reciproca, nel testo ci doveva essere, invece la LS 57 NON E' contemplata tra quelle equipollenti a scienze politiche.

Al SUNAS stiamo ponendo la questione al nostro Legale. Vediamo che ne esce.

Ugo
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da servizisocialionline »

Mi piace "il contatto diretto", lo metterò anch'io, sperando che Palumbo e Lenarduzzi l'autorizzino anche a me.

Allora, la questione è questa...siamo un mare di assistenti sociali senza un riferimento istituzionale forte, o meglio, l'abbiamo ma è ancora relativamente giovane, forse rispetto agli altri, siamo quasi come gli operai senza più la classe, vogliamo metterla sul tecnico? Tempo addietro lessi su un sito che gli psicologi sono dirigenti nella sanità perchè hanno delle particolari responsabilità, cioè a dire che si è dirigenti nella sanità se si ricoprono funzioni che ricomprendono responsabilità particoli, ebbene.

In Consultorio, se non erro, e nei servizi affidi e adozioni, se non è cambiato nulla, se mi manca qualche aggiornamento, l'assistente sociale deve compartecipare alle indagini e firmare atti, nonchè dire la sua sulle idoneità, insieme allo psicologo, cioè a dire, entrambi fanno la stessa cosa, ma l'a.s. è un "impiegato", lo psicologo un "dirigente".

Nei servizi comunali, è l'a.s. che in virtù delle funzioni che ha forza la mano per proporre procedure e pratiche che consentano di far raggiungere utenti a determinati servizi, sia pur attenendosi ai criteri delle graduatorie, ma nei comuni, spesso e volentieri queste assistenti sociali concorrono a stabilire questi criteri nei tavoli tecnici

Nei servizi delle dipendenze è sempre l'a.s. che decide e ha in mano in genere tutto il discorso dei progetti socio-riabilitativi, la firma nelle sue relazioni è prevista come quella degli psicologi e dei medici.

Se l'a.s. è autorizzato a mettere la firma sulla relazione alla pari degli psi e dei med perchè lo deve fare, stante che i secondi sono dirigenti e il primo no.

Muoviamoci su questo fronte, sul fronte delle competenze, come dici sempre tu, facciamo capire a chi di dovere che nei servizi dove lavoriamo abbiamo pari competenze e responsabilità di altri, anzi, forse anche di più...mettiamo nelle condizioni gli Enti che ci ospitano a capire che noi non facciamo un lavoro di serie B ma un lavoro intriso di responsabilità per le quali non abbiamo neanche le indennità.

Sindacalmente parlando sai tu come è meglio fare, ma facciamo qualcosa...anche azioni di lotta, non c'entra il mio cognome s'intende, facciamo sentire la nostra voce e cominciamo a pretendere non solo quello che ci spetta, ma anche quello che ci hanno sempre negato.

Io sarò al tuo fianco...promesso!

Buona giornata a tutti.

Antonio Bellicoso


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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da Nazg »

Quello che mi sento di dire sul tema lanciato dal caro collega Antonio è che spesso non siamo in grado di valorizzare le nostre competenze. Spesso ci lamentiamo pure, però poi non siamo in grado di cogliere le opportunità.
Chi è più propositivo poi viene schiacciato dal resto della comunità professionale, soprattutto da quella parte più tradizionalista o quella che ha perso l'entusiasmo per il miglioramento professionale.

Io resto comunque dell'idea che ciascuno può dare il proprio contributo, per quanto piccolo, al cambiamento.
Ognuno con le proprie specificità: chi nell'area manageriale, chi nel web, chi nella docenza, chi nel sindacato, ma anche chi lavora in trincea nei servizi tutti i giorni.

Grazie ad Antonio per aver lanciato questo tema, che è molto attuale ed interessante, e apre ad altri argomenti estremamente delicati ed essenziali per il futuro della professione.

PS:
servizisocialionline ha scritto:Mi piace "il contatto diretto", lo metterò anch'io, sperando che Palumbo e Lenarduzzi l'autorizzino anche a me.
Non è necessaria nessuna autorizzazione, basta andare nell'area riservata del forum per modificare il proprio profilo e aggiungere il messaggio da te scelto come firma. :wink:
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Re: Equiparazione laurea specialistica con scienze politiche

Messaggio da Nuvoletta »

Caro collega, hai ragione sulla dirigenza in sanità. Gli psicologi non sono dirigenti perchè hanno responsabilità o competenze manageriali maggiori delle nostre, chi lavora in questo settore lo sa benissimo.
Gli psicologi sono dirigenti perchè hanno la laurea e noi no. Quando il contratto del personale del SSN si è suddiviso in due gli Psicologi , che avevano la Laurea del vecchio Ordinameneto sono stati inquadrati nel contratto dirigenti e noi, che avevamo il Diploma, siamo finiti nel comparto. Da allora quasi nulla è cambiato: loro hanno la Laurea di II Livello, noi la Laurea di I Livello - e sarà così anche domani : loro la LM e noi la Laurea Triennale. Possiamo assumerci tutte le responsabilità che vogliamo, possiamo formarci quanto vogliamo, ma quà restiamo (rima baciata). La realtà è questa:
I "professionisti" avvocati, medici, psicologi, sociologi, ingegneri = hanno la Laurea "vera" = hanno la dirigenza
I "semi-professionisti" assistenti sociali, infermieri, educatori fisioterapisti = hanno la Laurea breve = sono nel comparto.

Non dobbiamo confondere la PROGEST e la LM corrispondente con la Laurea "vera" dell'assistente sociale. E' una laurea diversa tanto che è stata tranquillamente equiparata con altre lauree. E' poco conosciuta nel senso che nessuno ha avuto esperienza di lavoro con un PROGEST dirigente e viene "dimenticata" nei concorsi. Inoltre ricordiamo che i concorsi vengono decisi e banditi dai dirigenti ed è "automatico" che i dirigenti scelgano lauree conosciute o preferibilmente uguali a quelle possedute. Lo facciamo tutti:ogni categoria favorisce se stessa - psicologi favoriscono psicologi, assistenti sociali favoriscono assistenti sociali e così via.
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