Un consiglio abbastanza urgente

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Fanny
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Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da Fanny »

Ciao a tutti, vi scrivo per chiedervi un consiglio. Mi sono abilitata a gennaio e sono ormai 5 mesi che sto cercando lavoro, non solo nella mia città (Padova) ma in tutto il Veneto, a Brescia e a Bologna. Ho mandato circa 200 curricula sia ad enti pubblici che privati...bene, in 5 mesi non mi ha chiamata NESSUNO. Mi sono iscritta a due concorsi pubblici e sto aspettando che mi arrivi a casa la raccomandata con la data delle prove.
Questa mattina ho ricevuto una telefonata da un Comune della Provincia di Brescia, che mi proponeva un posto come AS nel settore "tutela minori", a tempo pieno, con contratto da libero professionista, rinnovabile di anno in anno. Ho chiesto di poterci pensare 24h e ora sono in crisi profonda!!
Non avendo mai lavorato, sono piuttosto ignorante in materia di contratti e vorrei capire cosa prevede un contratto come libero professionista presso un Comune. Quello che so, è che dovrei aprirmi la partita iva e che, come contratto, non sono previste nè ferie nè giorni per malattia...per il resto non so nulla.
Qualcuno di voi è così gentile da aiutarmi a capire di cosa si tratta?? Potrebbe essere un buon posto di lavoro?? Nel caso in cui accettassi dovrei anche trasferirmi i questa cittadina...si tratta di una decisione abbastanza importante per me e non so se ne valga davvero la pena...
Il mio terrore però è di rimanere a casa senza lavoro per altri 5-6 mesi...in Veneto la situazione è un disastro!!
Ringrazio tutti coloro che saranno così gentili da rispondermi!! Grazie!
ventinove
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Re: Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da ventinove »

...io lavoro lontano da casa e ho la "fortuna" di avere sempre avuto dei contratti a tempo determinato. Quando mi è capitato che mi proponessero nella mia città di origine un contratto libero professionista ho rifiutato. E' vero che devi aprire la partita iva ma devi presumibilmente avere anche un commercialista e pagare sia lui che le tasse che se non sbaglio ammontano ad una bella percentuale sugli utili netti della tua prestazione... (scusa se non so essere più preciso :roll: )
Il mio consiglio è: se hai grinta e sei determinata accetta, consapevole che sarà pur sempre un'esperienza e che magari tra spese di affitto e varie non ti resteranno soldi da parte, anzi...
Un' altra cosa: io ho aspettato più di un anno prima di lavorare e le prime proposte sono state le più varie ma vedrai che con la buona volontà salteranno fuori le occasioni più o meno giuste! Le occasioni te le crei tu e se ti stai muovendo come dici sei sulla buona strada...
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ugo.albano
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Re: Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da ugo.albano »

Cara Fanny,

ti stanno proponendo un contratto che viola la Legge. Ogni Ente Pubblico, infatti, se vuole assumere, deve bandire la selezione e poi pagare a busta paga il dipendente (con diritti connessi, ferie, malattia,ecc...............). Il contratto di consulenza è evento eccezionale e dev'essere giutificato.

Ciò per dirti che, se a te va bene, a loro non andrà male di sicuro. Questi contratti si basano sul "silenzio reciproco".

Consiste in questo: un contratto di natura privata, stabilite prestazione e pagamenti, tu eroghi la prestazione e loro pagano.

Attenzione al tipo di contratto: se "a progetto" hai delle facilitazioni (loro ti pagano l'INPS, ti versano alla fonte l'IRPEF, se non lavori alcuni giorni puoi recuperare, ecc), se è con partita IVA devi gestire tu tutti i versamenti ed incassi tempo dopo (prima emetti fattura, poi l'Ente paga....molto tempo dopo).

AD OGNI CASO raccomando di accettare, anche se io, al tuo posto, medierei con loro sulla forma di contratto: se hanno bisogno davvero scendono a patti. Anche sul compenso, tantopiù perchè avrai costi da sopportare (casa,....).

OK????

Ugo Albano
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Violetta
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Re: Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da Violetta »

Buonasera a tutti :)
Da Marzo lavoro come consulente presso un istituto per minorati della vista.
Funziona, più o meno, così: ho aperto la partita iva; per i primi tre anni, avendo scelto il regime dei contribuenti minimi (poichè le ore di lavoro sono poche e lo stipendio basso), a meno che non superi un determinato reddito, sono esente dal pagare l'iva; non sono previste retribuzioni per ferie e malattia; l'IRPEF(ritenuta d'acconto 20%) lo versa direttamente il mio committente anche se, per il regime di cui sopra, è prevista un'unica tassa pari al 10%; l'INPS lo si paga annualmente iscrivendosi alla gestione separata (ed è una cifra ragguardevole considerato che è il 25,72% del reddito annuale)in acconto (cioè una prima parte a luglio) o saldo( direttamente quando si fa la dichiarazione dei redditi).
E' dura...per ora...ma sono più che positiva.
Ugo, l'Ente pubblico paga MOLTO dopo??
Un abbraccio
Violetta
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Re: Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da Violetta »

Ah, ho dimenticato due cose importanti:
1- non ho un commercialista; mi sono però messa a studiare per imparare...e lo sto ancora facendo;
2- con il regime dei contribuenti minimi c'è uno svantaggio: non si può 'scaricare' nessun costo (benzina, autostrada etc.);
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nika
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Re: Un consiglio abbastanza urgente

Messaggio da nika »

Ciao Violetta. Ho appena letto il tuo post sul "regime dei minimi" e per il momento credo tu sia l'unica persona a cui possa rivolgermi per chiarire i miei dubbi.
Una cooperativa sociale mi ha proposto di collaborare con loro per la gestione di due case famiglia, ma mi ha chiesto di aprirmi la partita iva con l'iscrizione al regime dei minimi. La collaborazione richiesta è di circa 20h settimanali, il compenso lordo dovrebbe essere intorno agli € 800 (quindi € 600 circa al netto). Visto che con il regime dei minimi non si può scaricare di fatto nulla, sapresti dirmi con esattezza a quanto ammontano le spese a fine anno. Ho capito che il 25,72% del reddito annuo (lordo?) va destinato all'Inps, ma è possibile addebitare una quota al committente? Il 20% è la ritenuta d'acconto che il committente trattiene per il versamento Irpef. Ma quello che mi chiedo: oltre a questo è possibile che a fine anno ci sia un conguaglio dal qual possa emergere che ci sono altre spese?
Ti sarei molto grata se tu potessi aiutarmi, sono molto confusa su questo argomento, oltre che convinta del fatto che si faccia spesso ricorso a tale escamotage per far gravare tutto su chi si affaccia al mondo del lavoro, mentre chi ha le spalle coperte non ha la minima intenzione di dare garanzie. A parte questo, se volessi darmi maggiori informazioni, su quello che bisogna fare, su come si tiene la contabilità, (ad esempio a fine anno come fai per la dichiarazione dei redditi?)...ed altro ancora ti lascio la mia email personale:
marina.ciulla@gmail.com
Ti ringrazio
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