HO VISTO CHE NEGLI ALTRI POST SI STA INIZIANDO A PARLARE DI QUESTO ARGOMENTO QUINDI HO DECISO DI RACCONTARVI LA MIA ESPERIENZA E CONFRONTARMI CON VOI. HO UN CONTRATTO FINO A DOMANI (31/12) CON L'AGENZIA INTERINALE IN UN MUNICIPIO DI ROMA. LA COLLABORAZIONE NON MI SARA' RINNOVATA PERCHE' IL CAMPIDOGLIO HA STABILIZZATO 97 A.S. INTERINALI CON UN CONCORSO INTERNO. IO NON L'HO POTUTO FARE PERCHE' SERVIVA ALMENO UN ANNO DI ANZIANITA' DI SERVIZIO. IL PROBLEMA E' CHE MOLTE PERSONE (DIPENDENTI DI COOP. AL MUNICIPIO) CON MOLTA PIU' ANZIANITA' DEGLI INTERINALI (7-8 ANNI) NON HANNO POTUTO PARTECIPARE PERCHè NON AVEVANO IL REQUISITO DEL CONTRATTO DIRETTO CON IL CAMPIDOGLIO. IL PROBLEMA E' QUESTO: VISTA LA STABILIZZAZIONE (CONTENTINO DATO DAL CAMPIDOGLIO VISTO CHE LA DURATA DEL CONTRATTO E' DI 3 ANNI),IL CONCORSO DEL COMUNE DI ROMA A TEMPO INDETERMINATO IN CORSO E LA FINANZIARIA CHE NON PERMETTE PIU' ALLE P.A. DI SERVIRSI DI INTERINALI, QUANDO MAI NOI GIOVANI LEVE SFIGATE RIUSCIREMO A FARE UN CONCORSO? PASSERANNO ALMENO ALTRI 10 ANNI.
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STABILIZZAZIONE
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dalla stabilizzazione alla ricerca di lavoro
Cara Schiuma,
la stabilizzazione secondo la Finanziaria 2007 ha riguardato chi aveva rapporti a tempo determinato con le amministrazioni (tre per gli statali, meno per gli EE.LL.). Da questo gioco logicamente restano fuori gli interinali e i lavoratori di coop. Perchè? Appunto perchè queste due forme escludono la dipendenza diretta, il che è il requisito per la stabilizzazione.
Il bisogno nelle PP.AA. è cronico, ma la tendenza politica è invece opposta. Il politico (da Berlusconi a Prodi, dal sindaco leghista del nord a quello ulivista del sud) da anni ha il compito di contenere i bilanci, il problema è però che nessuno dice COME. Ne consegue che lo fanno sempre e solo in una direzione: i costi di personale. Potrebbero tagliare gli sprechi (e sono tanti), i doppioni (pensa p.e. ai tanti corpi di polizia, ai tanti enti previdenziali, alle stesse Province....), i loro stessi privilegi (indennità, auto blu e favori agli "amici") ma se la prendono con voi giovani. Anzi, vi prendono pure per culo: non solo non fanno concorsi, ma vi fanno poi lavorare con forme spurie (pure con meno soldi), come se foste dipendenti, ma negandovi tale status.
Il problema è che voi giovani non fate "istanza politica": solo venti anni fa noi avremmo fatto un casino della madonna!! Siete allergici ai partiti, ai sindacati, cioè alle istanze che incidono sul potere, e le conseguenze le vediamo. Il problema (scusate se insisto....) è pure quello che insistete su un pubblico che non vi vuole e ve lo sta facendo capire in mille modi.
E' un consiglio fraterno che do a voi giovani: allargate la visuale, vendetevi in modo diverso, vendetevi su specifiche competenze, guardate al privato. Prendete esempio dalle altre professioni, almeno.......
Certo che il lamento, pur legittimo (nè più e nè meno come certa utenza dei servizi pubblici) non aiuta a cambiare.
In Italia, poi, dovremmo essere abituati ad un'economia debole. C'è sempre stata disoccupazione ed uno Stato indebitato che non assume: io che ho qualche anno in più questa musica me la ricordo da decenni......
Insomma, se le prospettive sono nere, è pure il caso di fare delle scelte, emigrare, riciclarsi nel privato. Se, in sintesi, il servizio sociale pubblico non ha mercato, fate un altro mestiere. Per esempio, se il mercato richiede educatori professionali, io mi rimetto a studiare e poi trovo più facilmente lavoro.
Spero di venir compreso nel giusto modo.......
Ugo Albano
la stabilizzazione secondo la Finanziaria 2007 ha riguardato chi aveva rapporti a tempo determinato con le amministrazioni (tre per gli statali, meno per gli EE.LL.). Da questo gioco logicamente restano fuori gli interinali e i lavoratori di coop. Perchè? Appunto perchè queste due forme escludono la dipendenza diretta, il che è il requisito per la stabilizzazione.
Il bisogno nelle PP.AA. è cronico, ma la tendenza politica è invece opposta. Il politico (da Berlusconi a Prodi, dal sindaco leghista del nord a quello ulivista del sud) da anni ha il compito di contenere i bilanci, il problema è però che nessuno dice COME. Ne consegue che lo fanno sempre e solo in una direzione: i costi di personale. Potrebbero tagliare gli sprechi (e sono tanti), i doppioni (pensa p.e. ai tanti corpi di polizia, ai tanti enti previdenziali, alle stesse Province....), i loro stessi privilegi (indennità, auto blu e favori agli "amici") ma se la prendono con voi giovani. Anzi, vi prendono pure per culo: non solo non fanno concorsi, ma vi fanno poi lavorare con forme spurie (pure con meno soldi), come se foste dipendenti, ma negandovi tale status.
Il problema è che voi giovani non fate "istanza politica": solo venti anni fa noi avremmo fatto un casino della madonna!! Siete allergici ai partiti, ai sindacati, cioè alle istanze che incidono sul potere, e le conseguenze le vediamo. Il problema (scusate se insisto....) è pure quello che insistete su un pubblico che non vi vuole e ve lo sta facendo capire in mille modi.
E' un consiglio fraterno che do a voi giovani: allargate la visuale, vendetevi in modo diverso, vendetevi su specifiche competenze, guardate al privato. Prendete esempio dalle altre professioni, almeno.......
Certo che il lamento, pur legittimo (nè più e nè meno come certa utenza dei servizi pubblici) non aiuta a cambiare.
In Italia, poi, dovremmo essere abituati ad un'economia debole. C'è sempre stata disoccupazione ed uno Stato indebitato che non assume: io che ho qualche anno in più questa musica me la ricordo da decenni......
Insomma, se le prospettive sono nere, è pure il caso di fare delle scelte, emigrare, riciclarsi nel privato. Se, in sintesi, il servizio sociale pubblico non ha mercato, fate un altro mestiere. Per esempio, se il mercato richiede educatori professionali, io mi rimetto a studiare e poi trovo più facilmente lavoro.
Spero di venir compreso nel giusto modo.......
Ugo Albano
CARO UGO... NON E' POI TUTTO COSI' SEMPLICE COME DICI.... TU DICI DI REIVENTARCI, "RICICLARCI"... IO TI POSSO DIRE CHE HO FATTO MILLE LAVORI, MI SONO ANCHE "ABBASSATA" A FARE L'EDUCATORE MA NON POSSO PENSARE CHE A 4 ANNI DALLA LAUREA C'E' GIA' L'ESIGENZA DI CAMBIARE MESTIERE... ASPETTEREI ANCORA UN PO'. PER QUANTO RIGUARDA IL FATTO CHE CI ATTACCHIAMO AL POSTO PUBBLICO, ANCHE QUI SECONDO ME C'E' UN'INESATTEZZA: HO SEMPRE LAVORATO IN COOPERATIVE SOCIALI, TRANNE QUESTA PARENTESI AL MUNICIPIO, E NON ME NE SONO MAI LAMENTATA, ANZI. TU, PIUTTOSTO, DOVE LAVORI? IMMAGINO NEL PRIVATO....