Buongiorno,
vi scrivo per avere le idee un pò più chiare rispetto al significato dei diversi termini in oggetto.
Al lavoro, la collaborazione con altre figure professionali, anche esterne al proprio servizio, che definizione dareste? Al processo invece di attivazione, analisi delle risorse e reti primarie del soggetto?
Grazie dell'attenzione
Lavoro di rete,lavoro in rete,rete di fronteggiamento,equipe
Re: Lavoro di rete,lavoro in rete,rete di fronteggiamento,eq
Ciao Ale_ri. Una prima definizione l'hai redatta tu stesso/a nell'oggetto del messaggio, enunciando le varie modalità di lavoro condiviso. La "collaborazione" sicuramente assume un significato diverso dal " lavorare" con altre figure professionali, anche se a tratti possono somigliare; la specifica differenza, a mio avviso, sta nello scomporre i suddetti lavori di/in group professionali, che hai espresso nel titolo e che oltre modo,hanno specificità diverse dalla collaborazione.
Per collaborazione si intende un processo, composto da elementi quali: condivisione, partecipazione, aiuto reciproco, contributo della dottrina di appartenenza,i quali si differenziano però, dal quadro degli obbiettivi finali che il professionista ha posto in essere. Quindi possiamo definirla come un "contributo soglia", che si occupa della " superficie " di quel particolare fenomeno/problema/bisogno...
Per quanto riguarda la seconda domanda, racchiude in sé tre concetti dei quali c'è tanto da dire e poche righe in cui esprimere il pensiero...quindi opterei per una definizione generalista.
Processo di attivazione, analisi delle risorse e reti primarie del soggetto, sono fasi metodologiche sequenziali...una scinde dall'altra. Nella attivazione, può avvenire uno " scendere in campo" da parte del professionista, il che implica una successiva ricerca e analisi delle risorse ( non è così scontata ),presenti e/o latenti sia a livello territoriale e sia a livello individuale. Ma dove tende a prendere forma questa "ricerca"?
Attraverso una conoscenza delle reti primarie, in cui la persona è collocata ( famiglia, lavoro, gruppo dei pari ecc. ).
Per collaborazione si intende un processo, composto da elementi quali: condivisione, partecipazione, aiuto reciproco, contributo della dottrina di appartenenza,i quali si differenziano però, dal quadro degli obbiettivi finali che il professionista ha posto in essere. Quindi possiamo definirla come un "contributo soglia", che si occupa della " superficie " di quel particolare fenomeno/problema/bisogno...
Per quanto riguarda la seconda domanda, racchiude in sé tre concetti dei quali c'è tanto da dire e poche righe in cui esprimere il pensiero...quindi opterei per una definizione generalista.
Processo di attivazione, analisi delle risorse e reti primarie del soggetto, sono fasi metodologiche sequenziali...una scinde dall'altra. Nella attivazione, può avvenire uno " scendere in campo" da parte del professionista, il che implica una successiva ricerca e analisi delle risorse ( non è così scontata ),presenti e/o latenti sia a livello territoriale e sia a livello individuale. Ma dove tende a prendere forma questa "ricerca"?
Attraverso una conoscenza delle reti primarie, in cui la persona è collocata ( famiglia, lavoro, gruppo dei pari ecc. ).