differenze

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titty
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differenze

Messaggio da titty »

buon giorno ..vorrei dei chiarimenti riguardo la differenza tra il colloquio dell'assistente sociale con il minore e quello dello psicologo...grazie in anticipo
danchia
Baby Utente
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Re: differenze

Messaggio da danchia »

Ciao titty....premetto che la mia risposta sarà da un punto di vista/studio meramente accademico, dato che non ho esperienza professionale.
Sicuramente una prima differenza sta nel porre una diversità fra ruoli professionali: tra AS e psicologo.
Il campo di intervento di ambedue può essere facilmente mal interpretato e cioè, entrambe hanno a che fare con la persona che generalmente si trova in una condizione di disagio, di sofferenza sia essa psichica o fisica, oltre ad utilizzare a volte strumenti comuni quali: l'osservazione del contesto di appartenenza, che potrebbe conseguire in una relazione comportamentale relativa ad esempio, a un gruppo familiare nel quale il minore è inserito, oppure lo stesso strumento del colloquio. Quindi apparentemente l'operatività come nella maggior parte delle volte, può risultare ambigua e piena di incertezze ( prova a chiedere a qualcuno cosa realmente fa l'assistente sociale e cosa fa lo psicologo).
Come potrai immaginare c'è una differenza abissale fra il colloquio gestito dall' AS e dallo psicologo, in particolare con una utenza minore. Una prima distinzione sta nel fatto che l'oggetto di studio e di analisi della psicologia è la mente dell'uomo; non è così per il servizio sociale il quale fonda le sue radici di studio, nel percorso di socializzazione del cittadino e sulle difficoltà che quella via potrà recare.
Lo psicologo durante il colloquio cerca di capire , di interpretare, di analizzare ciò che l'altro sta vivendo al fine di individuare quelle microfratture, le quali causano o hanno causato quello stato di " malessere " ed è in ciò che successivamente lo psicologo opera . L'assistente sociale non ricerca il problema nel passato dell'utente, esso è in stretto rapporto con la realtà osservata e non percepita ( come nel caso della psicoanalisi dove si lascia spazio all'interpretazione); perciò lo strumento del colloquio di servizio sociale è utilizzato al fine di creare innanzitutto, un rapporto di fiducia con un utenza sia minorenne sia con una più adulta, oltre a far sentire l'altro accolto. L'assistente sociale è chiamato quindi ad effettuare una attenta valutazione di quella specifica e singola situazione osservata; da questo successivamente si arriverà ad organizzare un progetto di aiuto, il quale per esempio potrà chiamare in causa anche la professionalità dello psicologo....
Daniele Chiarini
titty
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Re: differenze

Messaggio da titty »

grazie...è stato chiarissimo :) :) ... se posso approfittare posso chiederle : quanto un disegno o il gioco possono essere utile per l'indagine psico sociale dell' assistente sociale rispetto lo psicologo??
danchia
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Re: differenze

Messaggio da danchia »

Il disegno, il gioco, rientrano nello strumento della ludoterapia e cioè: l'uso sistematico di un modello teorico per stabilire un processo interpersonale in cui i play therapists usano il potere terapeutico del gioco, per aiutare i “clienti” a prevenire o risolvere eventuali problemi psicosociali e a realizzare una crescita e uno sviluppo ottimali. Il fine di ciò è la diagnosi che generalmente è attuata dallo psicologo per comprendere e determinare le multi-causalità della patologia stessa.
Ancora una volta abbiamo due ruoli completamente diversi nell'utilizzo di attività ludiche in un contesto psico-sociale; da una parte troviamo un' professionista psicologo che svolge, come ho appena citato sopra, una diagnosi sociale; mentre dall'altra l'assistente sociale che ad esempio: potrà utilizzare questa tecnica per favorire il processo di inclusione sociale o una integrazione relazionale del bambino/adulto, in un gruppo di lavoro ( es. elaborazione disegno che ti rappresenta ). Quindi in questo ultimo caso abbiamo un professionista che si occupa più della parte sociale e relazionale dell'utente.
Daniele Chiarini
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