primo caso di una certa importanza

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claudina
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primo caso di una certa importanza

Messaggio da claudina »

salve a tutti,
sono un' assistente sociale che, da un mese e mezzo circa, lavora per una cooperativa sociale e socio- sanitaria che si occupa di anziani parzialmente non autosufficienti e anche non autosufficienti. La cooperativa offre servizi di assistenza domiciliare, trasporto, compagnia, sostituzione badante e integrazione badante, assistenza ospedaliera notturna e diurna. Offre strutture residenziali e semi-residenziali, soggiorni per un weekend, servizio infermieristico a domicilio e ambulatoriale, operatori 24 ore su 24, servizio parrucchiera e barbiere ecc...
vorrei proporvi un primo caso che mi è capitato un pò di giorni fa e, sulla quale sto riflettendo su come poter intervenire al meglio.
Ad una signora di 64 anni gli è stata amputata una gamba per problemi cardio- circolatori di una certa importanza, sta sulla carrozzina, è cardiopatica, caduta in depressione (prende le gocce xanax per dormire la notte, perchè spesso è in preda ad attacchi di panico) e inappetente. Il marito di 69 anni, è autosufficiente ma- dai racconti della figlia- emerge che egli sembra disinteressato e assente nei confronti della moglie e della figlia stessa. Madre- Padre e figlia sono in continua lite, con minacce e insulti e, per di più tra moglie e marito sembrerebbe esserci una separazione di fatto. La figlia è venuta al colloquio da me per chiedermi di poter ottenere un' assistenza domiciliare a ore, di pomeriggio comprensiva di sabato (tutto il giorno e tutta la notte) e tutto il giorno di domenica. La figlia si trova a dover gestire da sola, non soltanto le attività di vita quotidiana, ma anche a dover accudire la mamma non più autonoma. L' altro giorno, quando gli ho dovuto illustrare una sorta di preventivo di 1000 euro al mese, si è spaventata e non se l' è sentita di accettare. Ha pensato di portare la mamma momentaneamente in un centro specializzato riabilitativo. Ha dovuto fare tutto da sola senza l' aiuto di nessuno.
Io mi domando come posso intervenire per risolvere la situazione?
ringrazio a tutti quelli che avranno la pazienza e la voglia di rispondermi

grazie a chi mi vorrà rispondere
ciao!
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Nazg
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Re: primo caso di una certa importanza

Messaggio da Nazg »

dalla tua descrizione mi pongo delle domande:
1- non c'è un'assistente sociale del comune di residenza che può aiutare la persona nella definizione di un progetto personalizzato? (attivando per esempio un SAD o altro)
2- non ci sono dei fondi dedicati all'assistenza?
3- la persona non autosufficiente è riconoscita invalida? ha l'indennità di accompagnamento con la quale potrebbe pagarsi almeno un'assistente familiare part-time?
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