lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

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carlottina
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lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da carlottina »

salve a tutti,sono per adesso ancora una studentessa..ma proprio per questo è più vicino a me il ricordo d un insegnate che disse "se pensate d guadagnare cambiate lavoro".. io nn la trovo giusta qsta cosa,ok l amore per la professione e penso che nn avrei potuto studiare altro,ma ho una vaga sensazione che fuori dall'italia nn sia così..io sono molto proiettata sullo spostarmi e andare vai dall italia per sempre,la cosa nn mi dispiace,ma nn per dire che voglio fare la bella vita,ma nn sono nemmeno una santa a fare volontariato,sopratutto se cn la disponibilità che ho a spostarmi ovunque posso fare in qualche modo carriera,e guadagnare bene.quindi volevo capire un pò la realtà estera..perchè nn voglio cambiare lavoro!ho desiderio d spostarmi da qua a prescindere dal guadagno comunque,nn è qllo che mi spinge..però vorrei capire se effettivamente altrove qsta professione è pagata meglio..leggendo qua sul forum già l inghilterra m pare d aver capitoke considerì di più la professione e che si è pagati d più..nn so ditemi voi!sia per quanto riguarda la questione retribuzione che per la vita da a.s all'estero in generale,ovunque voi siate! grazie
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chiara79
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da chiara79 »

Posso dirti che in Francia il salario iniziale per un AS si aggira tra i 1400 euro lordi nel settore pubblico e i 1600 euro lordi nel settore privato. Mentre la retribuzione di fine carriera di un AS è tra i 2400 euro lordi nel pubblico e 2800 euro lordi nel privato. Calcola però che il costo della vita è leggermente più alto, soprattutto in città come Parigi (ma tutto sommato non credo che sia tanto più cara di Roma o Milano).
In bocca al lupo!
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ugo.albano
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da ugo.albano »

Io sono in contatto con ex colleghi tedeschi. Un assistente sociale di base a metà carriera come me porta a casa circa 2600 euro netti al mese. Insomma, se fossi restato in Germania avrei preso quella cifra, ora (dopo 30 anni di lavoro) ne prendo 1400. Poi c'è da dire che, se in Germania il fatto di esser sposati e fare figli fa la differenza (con sgravi di tasse consistenti), in Italia ciò è ridicolo. Idem gli assegni familiari, lo Stato mi da 25 euro per due figli minori, in Germania avrei preso almeno otto volte in più. Per non parlare che i nostri stipendi sono bloccati da anni.

Il problema è il "valore economico del lavoro" in generale in Italia: praticamente molto basso. Per le professioni intellettuali è ancora peggio: nel Belpaese costa di più un operaio di un assistente sociale. Io faccio sempre il confronto con mio fratello idraulico: io laureato, com master e tanta esperienza il suo stipendio (da idraulico, entrato come apprendista dopo la scuola media) neanche lo vedo.

In tutto ciò il problema della percezione del "lavoro di aiuto". Siccome il valore dell'aiuto è zero (come dire: volemose bene, basta il buon senso) gli stipendi sono conseguenti. Ciò per dinamiche sindacali italiane e pure (ahimè!) perchè rientrante, tutto ciò, nel "lavoro femminile".

E' quindi una questione politica quella di "dare valore" al lavoro di aiuto. Le altre professioni (medico, psicologo,...) in qualche modo fanno lobbing e creano mercati chiusi, noi no. Per mia esperienza: chi non dà valore economico agli assistenti sociali sono proprio i colleghi.... Il tuo docente, se lo dice già in formazione, è emblematico di questo pensiero "aiuto - schiavo - bassa formazione - pochi soldi - lavoro femminile".

Saluti
Ugo Albano

=============================
CONTATTO DIRETTO:
http://digilander.libero.it/ugo.albano
carlottina
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da carlottina »

grazie mille chiara e ugo..si effetivamente quello che dici tu su tuo fratello io lo rivedo in mio padre,impiegato asl,semplice impiegato,titolo di studio un biennio o triennio dell'istituto d'arte..ebbene,dai calcoli che mi son fatta,io andando a laurearmi in una professione tra l altro con tanto di ordine,andrei a guadagnare forse 100 euro in più di lui,a metà carriera come dici tu però.. a me tutto ciò mi porta ad essere sempre più convinta di andarmene.. potrei avere un appoggio e un aiuto in svezia da parte di figli di amici di mio padre,che però non sono nell'ambito della professione,qualcuno di voi sa o sa dove posso trovare informazioni sulla professione in svezia?
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da giulia887 »

Ciao a tutti, vorrei sapere se qualcuno di voi sa le reali possibilità di entrare a lavorare come assistente sociale in Francia (dopo il riconoscimento del titolo, su cui mi sono già informata.. )
O se è possibile con il nostro titolo di studio (io ho la laurea magistrale LM87) lavorare come Educatrice Specialisè !!
Grazie!!!
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da pallaspina »

Che mi dici, Ugo.... :shock: sapevo che in Germania pagavano bene, ma non quanto.... bé, quando leggo queste cose ho la certezza di aver sbagliato tutto.... comunque sono ancora in tempo... mi sento che, dopo la Spagna, mi tocca la Germania :lol: sugli aiuti alla famiglia confermo, mia cognata vive lí, il marito é ingegnere e lei é medico. Per un anno di maternitá, le hanno dato la bellezza di 1800 euro al mese :shock:
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chiara79
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da chiara79 »

giulia887 ha scritto:Ciao a tutti, vorrei sapere se qualcuno di voi sa le reali possibilità di entrare a lavorare come assistente sociale in Francia (dopo il riconoscimento del titolo, su cui mi sono già informata.. )
O se è possibile con il nostro titolo di studio (io ho la laurea magistrale LM87) lavorare come Educatrice Specialisè !!
Grazie!!!
Ciao Giulia, attualmente mi trovo in Francia e sto effettuando il percorso per il riconoscimento del titolo professionale che dovrei ottenere tra 3 mesi (se va tutto liscio!). Posso dirti che sembra ci siano buone possibilità d lavorare, ovviamente nelle più grandi città ci sono maggiori possibilità (Parigi e Ile de France, Lione e Marsiglia).
Come scrivevo nel mio post mesi fa, le paghe non sono come in Germania!!! Però si lavora (con contratto a tempo indeterminato o determinato e non esistono le finte collaborazioni e partite iva come in Italia) e questo non è male visto la congiuntura attuale.
Per lavorare come educatrice spécialisée, sappi che anche qui c'è un percorso triennale con ottenimento del diplome d'Etat, ma il titolo professionale non è protetto. Ciò significa che, volendo, potresti proporti anche con la laurea italiana in scienze dell'educazione. Poi bisogna vedere se un datore di lavoro è interessato a un profilo di questo tipo. Ma non so dirti se con una laurea italiana in servizio sociale si può lavorare come educatore in Francia... Prova a proporti e vedere che ti dicono!
Altrimenti, una volta avuto il riconoscimento del titolo di AS in Francia, puoi anche proporti per un posto di educatore professionale (alcune persone che conosco lo hanno fatto) oppure fare il percorso di validation des acquis de l'expérience (VAE) se hai lavorato come educatore in Francia e desideri ottenere il titolo professionale senza dover fare tutto il percorso triennale.
Bonne chance!
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da doris86 »

Ciao Chiara,
Mi puoi dire qual è il percorso che devo intraprendere per convertire il mio titolo di studio di a
ssistente sociale.
E se hai altre dritte da darmu perchè prevedo di trasferirmi a Parigifine settembre.
Grazie mille
Sarah
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chiara79
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da chiara79 »

Ciao, devi rivolgerti alla DRJSCS della regione in cui intendi risiedere, quindi se sarai a Parigi, l'Ile de France. Questo è il sito dove troverai tutte le informazioni per il riconoscimento del titolo professionale:
http://www.ile-de-france.drjscs.gouv.fr ... ssion.html
Trattandosi di un riconoscimento di un titolo professionale e non di un titolo di studio, per farlo non basta il possesso della laurea ma devi possedere il titolo professionale di AS in Italia ottenuto tramite il superamento dell'esame di stato.
Bonne chance! :D
C.
doris86
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da doris86 »

Ciao,
Grazie delle informazioni.
L' esame di Stato l' ho già superato da due anni ormai, ma vista la situazione in Italia e sapendo bene il francese ho deciso di espatriare.
Buona settimana
Sah
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da Mrc Brz »

Facci sapere al più presto! Sono curioso e una volta dato l'esame di Stato potrei seguire la tua strada ;)
debs88
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da debs88 »

Ciao a tutti,mi sono appena iscritta!
Vi volevo chiedere delle informazioni riguardo l'ottenere l'abilitazione per lavorare come A.S. all'estero e più precisamente in Francia.
IO mi sono laureata alla triennale adesso a Luglio e ora mi trovo a Parigi,sto cercando di sapere come devo fare per avere riconosciuta la mia laurea e sopratutto cosa devo fare per avere l'abilitazione a lavorare.
Spero che possiate aiutarmi!
grazie!!!!!!!
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chiara79
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da chiara79 »

Ti posso rispondere con precisione: innanzitutto devi al più presto passare l'esame di stato in Italia. Altrimenti non potrai chiedere il riconoscimento del titolo professionale, questo mi pare ovvio. Una volta ottenuto, potrai rivolgerti alla Direction Regionale de la Jeunesse, du Sport et de la Cohésion Sociale (DRJSCS) della regione francese di tua scelta. Se abiti già a Parigi, scegli quello dell'Ile de France.
Qui ci sono le istruzioni della procedura http://www.ile-de-france.drjscs.gouv.fr ... ssion.html
E' un lungo percorso, calcola almeno 6 mesi dal momento in cui depositi il dossier completo e la risposta ufficiale del Ministero. In ogni caso, se non ti abilitano direttamente (è molto raro), avrai la scelta tra la formazione di 6 mesi con stage incluso di 3 mesi oppure dare l'esame di stato da "privatista". Nei due casi le prove sono una volta l'anno, in luglio generalmente. Quindi se mandi la tua domanda ora, potresti probabilmente avere l'abilitazione nel luglio 2014 se provi a passare le prove da sola o, se inizi la formazione e lo stage, nel luglio 2015, perché mi sa che il ministero non ti manderà una risposta in tempo per iscriverti ai corsi che iniziano nel gennaio 2014.
Bonne chance!!! :wink:
debs88
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da debs88 »

Grazie per la risposta davvero chiara,ma proprio non c'è modo di prendere direttamente l'abilitazione qui in Francia senza dover passare per forza dall'Italia?se mi riconoscessero la mia laurea non potrei sostenere l'esame qui?
Grazie ancora!
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chiara79
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Re: lavorare all'estero,possibilità,dove si è più pagati

Messaggio da chiara79 »

La questione è un po' complessa, nel senso che la laurea in sé in Italia non è abilitante e se desideri chiedere il riconoscimento di un titolo professionale all'estero, devi innanzitutto provare di essere un professionista nel tuo paese di origine. Io credevo che ci volesse per forza l'iscrizione all'albo, ma in realtà basta l'attestato dell'università dove si è sostenuto l'esame di stato che dice che si è abilitati a svolgere la professione.
Se invece tu desiderassi unicamente farti riconoscere il titolo di studio, ovvero la laurea triennale in sé, penso che dovresti iscriverti ex-novo alla formazione per diventare Assistente sociale in Francia e magari vedere se ti concedono degli "alleggerimenti" di percorso. Il problema è che non si svolge presso l'Università, ma presso scuole private o pubbliche e si svolge su 3 anni di cui 1 di stage. Non viene riconosciuto come laurea, ma come titolo di studio "BAC+2" (ovvero di 2 anni dopo il diploma di maturità).
Penso che sia ancora più complicato, sinceramente ti conviene fare l'esame di stato, così sei a posto anche nel caso in cui volessi trovare lavoro in Italia un giorno. Le prove saranno in novembre, vedi se sei ancora in tempo per iscriverti così non perdi troppo tempo.
Tra l'altro fai presto che se passa la riforma dell'Ordine, prossimamente la formazione potrebbe svolgersi già su 5 anni e dovresti fare obbligatoriamente la magistrale per fare l'esame di stato...
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