Un consulto per piacere :(

[Rossella76]

Buonasera a tutti,
sono una nuova utente del forum che si è iscritta per avere, se è possibile, una piccolo aiuto.

Il mio compagno, legalmente separato con omologa, non riesce da più di un mese a vedere la figlia minorenne di 3 anni, nonostante l'affidamento sia condiviso.
La signora prima si è barricata a casa dei suoi genitori, dicendo che la bambina era malata..ma senza mai degnarsi di dire cosa aveva, lasciandoci brancolare nel buio, ora va letteralmente "fuggendo" in giro per la città, in particolare nei giorni in cui sa che la bambina dovrebbe stare con il padre.
Ovviamente non la manda più all'asilo.
Ci siamo rivolti così ai carabinieri, abbiamo denunciato penalmente la signora, inviato sms e telegrammi per capire come stesse la piccola ma nulla! zero risposte. O chiude il cellulare e o rifiuta le chiamate.


Il mio compagno può rivolgersi direttamente ai servizi sociali della città, o i servizi sociali arrivano soltanto dopo il ricorso al Tribunale dei minori?? Esiste qualche provvedimento d'urgenza?

Vi prego se è possibile di chiarire alcuni punti, la situazione è molto delicata e non troviamo una via d'uscita

[ugo.albano]

Gentile Rossella,

sul piano giuridico, se trattasi dell'esecuzione di un accordo (in base a separazione coniugale), è opportuna una mediazione. Ciò può essere fatta anche dal servizio sociale, ma consiglio personalmente di rivolgersi da un avvocato. Si tratta infatti di dare esecuzione ad un accordo sottoscritto in cui il dare-avere è chiaro.

Sul piano sostanziale occorre capire perchè questa mamma fa così: per ripicca verso l'ex marito? per gelosia verso la nuova compagna? perchè l'ex marito non versa gli alimenti? per sua incapacità ad accettare la separazione mettendo in mezzo la piccola?

Secondo me le "forzature" tramite tribunale possono servire, ma occorre "far accettare" ad entrambe le parti la separazione (bastasse la sentenza!) e rassicurare entrambi sul fatto che la continuazione della genitorialità non può che far bene alla bambina.

Saluti cari.

[Rossella76]

Le rispondo ad alcuni dei punti:

ci siamo già rivolti ad un avvocato, che sta sbrigando la pratica, ma sappiamo che solo con l'intervento degli assistenti sociali la bambina può vedere il papà.
Ci premeva solo conoscere quale era la via più celere da seguire, perchè comunque sono passati tanti giorni.

Per quanto riguarda il rapporto del mio compagno con la madre della bambina le posso dire che il mio compagno paga puntualmente l'assegno mensile ed è sempre particolarmente attento alle disposizioni del giudice, e con la signora i rapporti umani sono stati sempre molto tranquilli.
L'ostruzionismo (tra l'altro iniziato fin dall'inizio della separazione) della signora ha motivazioni economiche.. si è arrabbiata quando non le sono stati i soldi per fare la cameretta alla bambina (soldi che non le spettano), ma soprattutto motivi legati alla sua famiglia..
A questo si aggiune probabilmente la gelosia nei miei confronti... ma in generale l'idea che il mio compagno fin da subito ha trovato un nuovo equilibrio e serenità.

Le assicuro che non le sto dando una versione soggettiva della vicenda, per quanto coinvolta, cercando di essere più lucida possibile nell'analisi della vicenda.
Spero in qualche delucidazione che ci chiarisca l'idea sull'intervento e sui tempi degli assistenti sociali.

La ringrazio comunque per la Sua risposta precedente.

[ugo.albano]

Cara Rossella,

i servizi sociali sono "terzi" rispetto al contenzioso. Quà le parti sono marito e moglie e l'oggetto è la bambina. Secondo il Codice Civile è l'Autorità Giudiziaria ad intervenire. Generalmente è su questo mandato che gli assistenti sociali intervengono. Non c'è un automatismo.

In tal senso è corretto dare mandato al Legale perchè chieda al Giudice l'azione. Logicamente prima tenterà la via stragiudiziale, cercando di addivenire ad un accordo, com'è giusto che sia.

Questo è un caso (come tanti) in cui la mediazione è la via migliore, basta chiarire le posizioni e gli obblighi reciproci.

Generalmente assistenti sociali e giudici intervengono quando c'è pregiudizio del minore a motivo della condotta dei genitori. Ma non siamo ancora lì, mi pare.

Saluti.