Salve, mi chiamo Rita Mannino e ho conseguito il diploma di laurea triennale in Servizio Sociale nel Luglio di quest'anno...
Nel riprende lo studio dei modelli teorici da metodi I e II e da altre fonti su internet in vista dell'esame di abilitazione di Novembre,mi è sorto un dubbio e quindi ho pensato di chiedervi un parere in merito...
Ho notato che tra gli insegnamenti di metodi I e II c'è una discordanza per quanto riguarda i modelli teorici e in particolare la prodpettiva dell'ecclettismo...
Nello studio di Metodi I ho riscontrato la necessità di un orientamento ecclettico per varie ragioni(situazioni diverse,servizio sociale disciplina di sintesi, etc...)e dunque l'adozione di modelli diversi in relazione alle situazioni, mentre in quello di metodi II i rischi dell'ecclettismo in particolare quello che porta ad un professione del fare...dunque?!
Il servizio sociale deve basarsi su una prospettiva ecclettica,oggettivista o che cos'altro?!...
Dunque ogni assistente sociale deve adottare un solo modello teorico per lo svolgimento della professione o fare riferimento a diversi modelli a seconda delle situazioni?!...
In attesa di una vostra risposta,
vi porgo i miei cordiali saluti.
Rita Mannino
teoria prassi teoria
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Re: teoria prassi teoria
Credo ci sia una certa reticenza a rispondere a certe domande se non si è prof di metodi
Io resto dell'idea che è necessario un equilibrio (sia nella scelti dei modelli che nella pratica lavorativa) e un bel po' di buon senso.
Io resto dell'idea che è necessario un equilibrio (sia nella scelti dei modelli che nella pratica lavorativa) e un bel po' di buon senso.
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