Media e non solo...

Per tutti quei messaggi che non hanno una collocazione precisa
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Pussola27
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Media e non solo...

Messaggio da Pussola27 »

Salve, oggi volevo chiedere una cosa a tutti voi che siete già assistenti sociali.
Come vi sentite, quando leggete i giornali o in internet, oppure ascoltate in tv quello che la maggior parte pensa degli assistenti sociali? che sono ladri di bambini, che fanno solo danni ecc?
A me capita spesso di leggere queste cose e mi arrabbio un sacco perchè non sanno cosa prova un assistete sociale quando allontana un minore e si trova ad affrontare una situazione del genere, non sanno cosa c'è dietro...e credo che non debbano permettersi di giudicare senza sapere come stanno le cose.
Alcune persone che sanno che tra poco mi laureo già mi dicono, scherzando, beh sei protna a rubare qualche bambino? e a me questa cosa da sui nervi, e forse è proprio per questo che ho scelto di discutere questo argomento nella mia tesi.
Volevo quindi ascoltare le vostre idee. =)
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Nazg
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Re: Media e non solo...

Messaggio da Nazg »

Credo che la maggioranza della gente non capisca alcune cose:
- la difficoltà dell'assistente sociale di fronte ad un allontanamento (non credo che ci si possa fare l'abitudine);
- il costo del mantenimento di un bambino in una comunità per minori (sicuramente non è conveniente economicamente parlando);
- quale può essere la difficoltà del minore nel cercare di superare certe esperienze traumatiche (si pensa spesso che il figlio è una protuberanza dell'adulto senza riconoscerne a pieno i suoi diritti).
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ugo.albano
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Re: Media e non solo...

Messaggio da ugo.albano »

Cara Pussola,

quando io leggo notizie del genere mi faccio una risata. Prima di tutto perchè riportare notizie per stereotipi è tipico di un livello basso della cultura. Poi perchè chi ha un ruolo e si sente "comunicato" con uno stereotipo deve capire che è un trucco e non caderci.

Il problema è questo: perchè si casca in questo tranello? Perchè sto male per una cosa che so che non è vera? Vuol dire che non credo a me stesso, e questo è grave.

Inoltre io credo che lo stereotipo non sia un'invenzione, ma un "consolidamento percettivo" amplificato nel tempo. Insomma, se tutti pensano che "rubiamo i bambini", è molto probabile che lo facciamo.

Se uno mi dice "sei un ladro" ed io rispondo "non lo sono", l'altro si convince ancor di più. Inoltre, se io neanche rispondo, il mio silenzio conferma quanto detto.

Secondo me l'assistente sociale è un PESSIMO COMUNICATORE di sè con i mass-media. Se cioè uno dice che "rubi i bambini", perchè non rispondi? O se lo fai, lo fai a scoppio ritardato: Perchè mai non vendiamo IN POSITIVO la nostra immagine sui mass-media? Chi lo vieta? Nessuno lo vieta, solo che gli interessati non lo fanno, e non facendolo resta nell'"arena comunicativa" quel che gli altri dicono.

Altre professioni (medici, psicologi, ecc...) curano molto questa comunicazione, NON SOLO reagendo di fronte al fattaccio, ma anche e specialmente fungendo da ESPERTI nei talk-show, nei film, ecc.

Insomma, cambiare lo stereotipo dipende da noi. Se non lo facciamo, è perchè ci piace..... e la società ha bisogno di un capro espiatorio su cui scaricare le colpe....e noi "fessi" che lo facciamo. E pure volentieri.....
Ugo Albano

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Randolph Carter
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Re: Media e non solo...

Messaggio da Randolph Carter »

Segnalo a tal proposito la scandalosa ultima puntata di "Chi l'ha Visto?" (trasmissione della quale ero un grande appassionato fino a quando, nell'ultimo periodo, ha quasi smesso di occuparsi dei casi di persone comuni scomparse o di vari misteri irrisolti, ovvero la sua funzione precipua, per dedicarsi anch'essa ai delitti "pop", i casi nazional-popolari dei quali ormai si occupa tutta la miserevole produzione televisiva italiana h24)
A parte questa considerazione personale, nelll'ultima puntata, nel pochissimo spazio non dedicato a Sarah e a Melania (povero me) hanno trattato un caso di un minore sottratto ai genitori, mi sembra in Toscana.
Non entro tanto nel merito della decisione del Tribunale (i genitori hanno avuto un passato come tossicodipendenti ma NON è per questo che il bambino è stato loro sottratto. E in ogni caso, i genitori sono passati dalla parte del torto automaticamente quando in due occasioni hanno "rubato" il minore dalla comunità nella quale si trovava, nel secondo caso inscenando addirittura una finta rapina servendosi di pistole giocattolo..) E la situazione per bene possono comunque conoscerla solo gli operatori che hanno seguito la questione, ovvio.
La cosa davvero scandalosa in tutto ciò è stata la conduzione della Sciarelli, la quale non solo incalzava con modi pretestuosi la Dottoressa collegata telefonicamente che per il tribunale è responsabile del caso (non so se fosse un'assistente sociale ma insomma..) ma attizzava addirittura la reazione del pubblico presente nello studio, quasi fosse il Processo di Biscardi o il Grande Fretello e non una (ex?) grande trasmissione di servizio pubblico.
Inutile specificare che, secondo la Sciarelli, la sottrazione del minore ai genitori era assolutamente inconcepibile per definizione e che chi aveva deciso in tale direzione era per forza un incompetente.
Con la demagogia da bar, questa è l'ennesima dimostrazione, si strappano grandi ascolti televisivi ma non si aiuta la gente a capire come stanno le cose..no.
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ugo.albano
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Re: Media e non solo...

Messaggio da ugo.albano »

Non vedo generalmente "chi l'ha visto". Faccio presente però che i giornalisti sono soggetti ad un codice deontologico e, per quanto riguarda i minori, alla c.d. "carta di Treviso". Ti assicuro (lo dico come giornalista) che c'è una grossa attenzione dell'Ordine su queste cose.

Come ben dici, la "demagogia da bar" ha successo, ma anche perchè il popolo la vuole....vedi la morbosità sui "casi nazionali", da Sarah al delitto di Coigne, da Novi Ligure agli ultimi fatti.

I massmedia italiani si alimentano di "notizie negative". Guarda i telegiornali: solo politica negativa (Berlusconi & compagni), solo cronaca nera,.... e per far prendere il respiro, cronaca rosa (il principe d'Inghilterra che si sposa ed i defilee di moda a Parigi...).

Faccio però presente che il giornalismo italiano da qualche tempo produce pure "in positivo". Lo stesso programma Report, famoso per le inchieste (per scovare il marcio) ultimamente riporta (alla fine) le "buone notizie".

Io mi domando e dico: ma perchè non proponiamo noi "buone notizie"? C'è un servizio sociale che funziona bene? C'è una cooperativa che lavora bene? Ci sono assistenti sociali che salvano bambini da genitori-mostri? COMUNICHIAMOLO. Scriviamo ai giornalisti, facciamoci intervistare, mostriamo il buono che c'è.
Ugo Albano

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Re: Media e non solo...

Messaggio da Pussola27 »

Confrontarmi con voi è bello!
Credo che la maggioranza della gente non capisca alcune cose:
- la difficoltà dell'assistente sociale di fronte ad un allontanamento (non credo che ci si possa fare l'abitudine);
- il costo del mantenimento di un bambino in una comunità per minori (sicuramente non è conveniente economicamente parlando);
- quale può essere la difficoltà del minore nel cercare di superare certe esperienze traumatiche (si pensa spesso che il figlio è una protuberanza dell'adulto senza riconoscerne a pieno i suoi diritti).
Questo è vero perchè solo stando dall'altro lato si riesce davvero a capire quando sia difficile. Con il tirocinio di quest'anno ho avuto modo di osservare diverse situazioni di allontanamento e ho visto con i miei occhi quello che c'è davvero dietro l'allontanamento in se,
Secondo me l'assistente sociale è un PESSIMO COMUNICATORE di sè con i mass-media. Se cioè uno dice che "rubi i bambini", perchè non rispondi? O se lo fai, lo fai a scoppio ritardato: Perchè mai non vendiamo IN POSITIVO la nostra immagine sui mass-media? Chi lo vieta? Nessuno lo vieta, solo che gli interessati non lo fanno, e non facendolo resta nell'"arena comunicativa" quel che gli altri dicono.
Sai Ugo, è proprio quello che ho scritto nelle conclusioni della mia tesi, nello specifico ho detto che secondo me è importante avviare delle iniziative rivolte ai mezzi di informazione per far conoscere meglio la figura dell'assistente sociale, i suoi i principi e gli strumenti a favore delle famiglie e dei minori.
:D

Dopo pranzo ho visto Grey's Anatomy, puntata 16 della settima serie e sono rimasta stupefatta quando hanno iniziato a parlare degli assistenti sociali, praticamente un chirurgo pediatra cheide ad una dottoressa di chiamare i servizi sociali, ma lei si rifiuta perchè teme che possano separare la famiglia, e sono rimasta colpita quando il dottore ha detto questa frase: (vi riporto il dialogo)

Dott:"Scusa, lo sai quando i servizi sociali separano le famiglie, quando i figli sono in pericolo, quando non lo sono, vanno via."
"Si, ma reagiscono in modo atomatico a volte."
Dott:"Credi che siano degli idioti? disgraziati senza cuore? gli assistenti sociali sono persone di coscenza, guadagnano una miseria, nessuno li ringrazia, e come vengono dipinti? come dei rovina famiglie solo perchè subentrano quando un bambino è maltrattato.

Alla fine ho sorriso pensando "Beh allora qualcuno conosce la vera faccia della medaglia"
Anna Lucia
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Re: Media e non solo...

Messaggio da Anna Lucia »

Oramai il valore di una vera informazione risulta essere di poco conto rispetto alle stereotipate logiche puramente demagogiche e alla necessità di spettacolarizzare determinati fatti di cronaca. il target televisivo, di certi programmi in particolare è composto da ceti su cui è molto più facile inviare messaggi errati. Coloro che sono del mestiere e chi ha un minimo di reale intelligenza comprende perfettamente che l'assistente sociale non è solo quello. Si vuole sempre trovare un colpevole a tutti i costi al quale addosssare la colpa.Dalle famiglie, agli spettatori della tv a coloro che leggono distrattamente un quotidiano. Mi arrabbio davvero tanto di fronte a questa disinformazione, alcuni giorni fà parlando proprio di questo in università, la nostra prof.ssa ha fatto presente che forse l'ordine nazionale sta cercando di mettersi in contatto con alcuni esponenti adetti alla programmazione tv in modo tale da promuovere una rappresentazione più positiva di questa figura nelle fiction ad es. o in quei programmi di cui facevo menzione sopra. Ma un cambiamento dovrebbe anche partire dal mondo del giornalismo-cosa che avverrà molto difficilmente, poichè i titoloni sono quelli che fanno vendere- e infine una maggiore promozione proprio da noi diretti professionisti interessati..ad es. convegni nelle scuole o momenti di riflessione colletiva tramite gli ambiti e le associazioni. C'è bisogno davvero di un grande impegno per smontare questo stereotipo!
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ugo.albano
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Re: Media e non solo...

Messaggio da ugo.albano »

Cara Anna Lucia,

gli stereotipi sono categorie, essi ci aiutano a classificare il mondo. Se c'è uno stereotipo, vuol dire che c'è un qualcosa che è così e non altro. Se si vuole, lo stereotipo è una "classificazione semplificata e generalizzata", ma che deriva dar ripetersi di certi fatti. Quindi se lo zingaro ruba i bambini o l'albanese sfrutta le donne o il siciliano è mafioso o il tedesco è rigido e disciplinato o se il politico è imbroglione o il giudice onnipotente o lo psicologo è uno strizzacervelli.....e l'assistente sociale uno che ruba i bambini........BEH, IO UNA RIFLESSIONE LA FAREI.

Noi possiamo pure commissionare fiction, ma è sulla realtà che dobbiamo incidere.

E' vero, i giornalisti sbagliano nel far leva sugli stereotipi per spiegare la realtà. Quando però questi verranno a chiederci che facciamo, occorre essere chiari, concisi e "gruppo".

La nostra tragedia è proprio quella: non siamo gruppo. Magari a me piace rubare i bambini e alla collega della stanza accanto piace il contrario. Il quesito è invece: che modello di aiuto sviluppiamo per aiutare i genitori a fare i genitori? E lì non possiamo essere diversi.

Scusate, ma restiamo terra-terra. Che costa fare un film su come si fa un colloquio di servizio sociale e metterlo su youtube? Che costa proporre ai giornalisti un servizio sulla nostra professione?

E' così che si cambiano gli stereotipi: PRODUCENDO IMMAGINE POSITIVA e non solo difendendosi dall'immagine negativa (che, come detto, secondo me riporta pure la realtà).
Ugo Albano

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