E SE I BAMBINI NON VOGLIONO VEDERE IL PADRE?

[ANNAR]

Salve a tutti,lsono A.S.in un centro di contrasto alla violenza in caso di separazione per violenza(padre nei confronti della madre)mi chiedo fino a che punto è giusto costringere i bambini a vedere il padre contro la loro volonta? in questo caso i bambini ritornano impauriti e a detta della madre parlano di cose strane tipo del demonio? avevo valutato la possibilità di incontri protetti, ma non avendo alcun appoggio da parte dell'assistente sociale del comune di appartenenza come posso agire per tutelare i minori e togliermi ogni dubbio sulla salute mentale del padre? Segnalo al D.S.M. o contatto il medico di famiglia, anche sapendo che lui si opporrà fermamente a qualsiasi perizia? grazie

[Nazg]

Deve essere il TM che decide in merito alle visite protette (definizione o interruzione) tra genitori e figli.
Secondo me la strada migliore sarebbe quella di mandare una relazione di segnalazione al comune che poi dovrebbe segnalare al TM.
Se il SSB non collabora potresti decidere di mandare una relazione direttamente al TM e contemporaneamente al servizio sociale comunale.

[MonicaB]

Brava nazg, in più mi permetto di suggerire alla collega di presentare nelal relazione gli elementi oggettivi, senza prendere le parti di nessuno e senza suggerimenti, sarà il Tribunale a valutare gli elementi riportati e a trarre le conclusioni sia in merito agli incontri protetti che in merito alla valutazione da parte del DSM

[ugo.albano]

Ma scusa, ma tu l'hai mai sentito sto padre? O ti fidi di quanto dice la madre?

Una cosa è riportare il "sentito dire", altra cosa sono i fatti.

Anche perchè, se non è vero (cioè non dimostrabile) il padre ti denuncia per calunnia, se ti permetti di scrivere queste cose.

Prudenza!!!

[MonicaB]

Condivido la posizione di Ugo, in più però mi permetto di aggiungere che secondo me quando si relaziona sulla situazione di un minore proprio per l'estrema delicatezza della materia il mantenere una posizione oggettiva, riportando solo gli elementi concreti emersi, sia una pratica da farsi non solo per paura di una denuncia quanto piuttosto per un discorso di correttezza metodologica ed etica. Prendere le parti di uno o dell'altro non è tutelare il minore a mio avviso, anche perché l'uno o l'altro riportano SEMPRE le vicende secondo la loro chiave di lettura che non sempre è quella reale

[ANNAR]

so che non potrei mai riportare delle cose dette dall'utente per giustificare l'esigenza di incontri protetti, diciamo che mi sono posta io la questione, perchè da un lato vedo che i bambini rifiutano di vederlo(e ci sarà un motivo), dall'altro, anche se so che una persona che ha usato violenza nei confronti della moglie non necessariamente debba essere un padre violento,sento che è giusto valutare bene la situazione, e se avessi da parte dell'a.s. comunale la stessa disponibilità forse insieme potremmo decidere su cio' che è meglio per i minori.
Pochi giorni fa quest'ultima li ha voluti sentire perchè vi è stata, ovviamente, segnalazione da parte del padre che non li vede. Voglio aspettare e vedere come si muove lei. grazie!!