CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Tavola di discussione sulle questioni relative all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali e agli Ordini Regionali.
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italo_da_b
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da italo_da_b »

ugo.albano ha scritto:Nessuno esclude studenti ed ex colleghi, ma non sono "ordine"
Ed è la medesima cosa che ho scritto poc'anzi, cioè studenti ed ex colleghi non sono Ordine così come l'Ordine non è tutto il gruppo professionale e se non sei d'accordo vatti a leggere l'articolo di Bruno Cavallo sulla 84/93.
ugo.albano ha scritto:Quindi una cosa è fare "comunità virtuale" (e lì tutto si può, specialmente in anonimato), altra cosa è una "comunità professionale", che è fatta di professionisti tenuti a certi comportamenti. Io scinderei le due cose
Qui non siamo d'accordo e credo tu non abbia capito il mio messaggio. Ritengo, in armonia con i due massimi esperti dell'apprendimento organizzativo, Lave e Wanger, che l'immagine e quindi la rappresentazione della professione debba tenere conto di tutti coloro che si interessano della pratica professionale e quindi anche di coloro che più degli altri sono sensibili alla formazione ma meno degli altri sono inquadrati in organismi di tutela. La comunità di cui ho fatto cenno è realissima, non virtuale, piuttosto è una comunità di pratica. Tu stesso hai promosso un thread sull'immagine della professione, rifletti bene cosa c'entra con questo post, è forse un caso?
ugo.albano ha scritto:Non si tratta di "matusa contro bamboccioni". Si tratta di professionisti per la cui crescita ha senso essere tra professionisti. Tutto quà
Caro Ugo, permettimi di sintetizzare il tuo pensiero con un'aggiunta perchè ritengo che sostanzialmente ci troviamo d'accordo ma non sempre ci comprendiamo:

"Si tratta di praticanti per la cui crescita ha senso essere tra professionisti"

Saluti anche a te
italo
MariaB
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da MariaB »

italo_da_b ha scritto:
ugo.albano ha scritto:Nessuno esclude studenti ed ex colleghi, ma non sono "ordine"
Ed è la medesima cosa che ho scritto poc'anzi, cioè studenti ed ex colleghi non sono Ordine così come l'Ordine non è tutto il gruppo professionale e se non sei d'accordo vatti a leggere l'articolo di Bruno Cavallo sulla 84/93.
ugo.albano ha scritto:Quindi una cosa è fare "comunità virtuale" (e lì tutto si può, specialmente in anonimato), altra cosa è una "comunità professionale", che è fatta di professionisti tenuti a certi comportamenti. Io scinderei le due cose
Qui non siamo d'accordo e credo tu non abbia capito il mio messaggio. Ritengo, in armonia con i due massimi esperti dell'apprendimento organizzativo, Lave e Wanger, che l'immagine e quindi la rappresentazione della professione debba tenere conto di tutti coloro che si interessano della pratica professionale e quindi anche di coloro che più degli altri sono sensibili alla formazione ma meno degli altri sono inquadrati in organismi di tutela. La comunità di cui ho fatto cenno è realissima, non virtuale, piuttosto è una comunità di pratica. Tu stesso hai promosso un thread sull'immagine della professione, rifletti bene cosa c'entra con questo post, è forse un caso?
ugo.albano ha scritto:Non si tratta di "matusa contro bamboccioni". Si tratta di professionisti per la cui crescita ha senso essere tra professionisti. Tutto quà
Caro Ugo, permettimi di sintetizzare il tuo pensiero con un'aggiunta perchè ritengo che sostanzialmente ci troviamo d'accordo ma non sempre ci comprendiamo:

"Si tratta di praticanti per la cui crescita ha senso essere tra professionisti"

Cari colleghi, a volte le incomprensioni, non sono agevolate dal web, altre volte le prosepettive da cui parte una riflessione sono diverse. Vorrei aggiungere uno spunto.
Penso che nella comunità professionale e di quella in formazione, le responsabilità sono diverse. Ciò non significa che l'una esclude l'altra, anzi!!
Gli studenti, devono fomarsi rispetto a nuovi cambiamenti culturali ed esperenziali, acquisire sempre più conoscenze e sperimentarsi nella post modernità della professione, che per molti versi, sta subendo una retrocessione di scenari politici, sociali e organizzativi. Il mondo accademico e studentesco in generale, sta perdendo garanzie di diritti allo studio e alla sua accessibilità; in questi giorni lotte significative di protesta di studenti, insegnanti e ricercatori. Sull'altro fronte anche la nostra comunità professionale sta subendo gravi tagli alla spesa sociale, svalorizzazione della professione. In un momento difficile come questo è necessario riappropriarci di un ruolo non solo sociale ma anche politico, ed affrontare con responsabilità di noi tutti la grave crisi del welfare.
ci sarebbe tanto da discutere e da confrontare, dobbiamo fare sentire la voce di ognuno e ragionare per un cambiamento .
Un saluto a presto maria billè
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Nazg
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da Nazg »

lorenzo boccadamo ha scritto: In un anno di consiglio ho toccato con mano che c'è una parte di colleghi, ancora esigua, che dedica tanto tempo alla professione e mette in atto pratiche di crescita per tutta la comunità professionale. Un'altra fetta di AS invece fa costantemente il muro del pianto, non si documenta, non legge, critica e sparge voci distruttive e da anche un'immagine della professione veramente di basso livello.
Bisogna lavorare perchè questi colleghi, che spesso sono bravissimi sul lavoro, riescano a vedersi come dei professionisti che possono agire non solo sul cambiamento nell'impegno quotidiano al servizio del cittadino ma anche sul sentirsi parte costruttiva di una comunità cui possono consentire di fare quel salto di crescita di cui ha bisogno.
Anch'io la vedo come Lorenzo. Da un lato passione ed impegno e dall'altro continue lamentele: questo non ci consente di vedere la professione con positività e in un'ottica di miglioramento e crescita.
Sono contenta di questo periodo di stasi tra le votazioni per le elezioni e l'ufficializzazione del nuovo Cnoas.
E' un tempo che a me è servito per sedimentare alcune cose, per elaborare nuovi pensieri (anche grazie all'aiuto di voi colleghi qui sul forum) e per fare dibattito/informazione/sensibilizzazione sul mio posto di lavoro, tra i colleghi che vedo più spesso.
ugo albano ha scritto:Quindi una cosa è fare "comunità virtuale" (e lì tutto si può, specialmente in anonimato), altra cosa è una "comunità professionale", che è fatta di professionisti tenuti a certi comportamenti. Io scinderei le due cose
I forum sono strumenti per far circolare le informazioni, idee e far conoscere colleghi di altre zone. Qui c'è una piccolissima parte della comunità professionale, ma il bello è che qui ci sono anche contenuti, significati, sensazioni di appartenenza, voglia di comunicazione, sete di apprendimento, insomma c'è molto -a saperlo cogliere-....tanti semini sparsi che possono essere innaffiati e curati o lasciati marcire....
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da MariaB »

lorenzo boccadamo ha scritto: In un anno di consiglio ho toccato con mano che c'è una parte di colleghi, ancora esigua, che dedica tanto tempo alla professione e mette in atto pratiche di crescita per tutta la comunità professionale. Un'altra fetta di AS invece fa costantemente il muro del pianto, non si documenta, non legge, critica e sparge voci distruttive e da anche un'immagine della professione veramente di basso livello.
Bisogna lavorare perchè questi colleghi, che spesso sono bravissimi sul lavoro, riescano a vedersi come dei professionisti che possono agire non solo sul cambiamento nell'impegno quotidiano al servizio del cittadino ma anche sul sentirsi parte costruttiva di una comunità cui possono consentire di fare quel salto di crescita di cui ha bisogno.

Cari lorenzo e Marianna,
concordo pienamente con voi!!!
:)
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italo_da_b
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da italo_da_b »

MariaB ha scritto:Il mondo accademico e studentesco in generale, sta perdendo garanzie di diritti allo studio e alla sua accessibilità; in questi giorni lotte significative di protesta di studenti, insegnanti e ricercatori.
Vorrei chiarire che ci sono tantissimi altri studenti, diligenti e volenterosi, che rifiutano ogni forma di violenza e che non hanno nulla a che vedere con quei banditi. È anche vero che più si è giovani, più è facile essere condizionati da ideologie e compromessi baronali. In passato è fallita l'iniziativa perchè più che una collaborazione volevano una rivoluzione e mi riferisco in particolare agli interventi sulle c.d. “rammendatrici dal dialogo facile” ai convegni di Bologna nel '68, a Milano nel '69 e a Rimini nel '70. Anche Antonio Tiberio concorda che quella stagione è stata un fallimento. Siamo infatti abituati a pensare al '68 come una stagione romantica caratterizzata dai movimenti di liberazione culturale, senza contare che molti di coloro che provenivano da quelle origini, poi servì a rinfoltire le fila del terrorismo e del brigatismo rosso. Ancora oggi molti ne approfittano per strumentalizzare le dimostrazioni, per provocare gli agenti e sopratutto per impedire ad altri di seguire le lezioni e svolgere gli esami. Spesso si evita il dibattito nelle sedi idonee per prediligere il consenso. La partecipazione di cui ho fatto cenno non vuole ripetere quegli errori del passato. Di certo non si tratta di estendere il diritto di voto per il cnoas agli studenti, piuttosto su temi di importanza cruciale come ad es. la formazione continua mi sarei atteso delle iniziative di sensibilizzazione e visibilità olistica. Avrei visto bene organizzare dei workshop in tutta Italia con la possibilità per i partecipanti studenti di esprimere le proprie opinioni sulla bozza di regolamento, lo ripeto, dei pareri e non dei voti. Non ritenete giusto che sarebbe occorsa un'iniziativa nazionale, in modo da preparare e predisporre un gruppo di lavoro con delle competenze precise metodologiche e che, in base ai risultati, avrebbe potuto proporre le conclusioni al cnoas prima dell'approvazione definitiva?
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Nazg
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da Nazg »

italo_da_b ha scritto: Avrei visto bene organizzare dei workshop in tutta Italia con la possibilità per i partecipanti studenti di esprimere le proprie opinioni sulla bozza di regolamento, lo ripeto, dei pareri e non dei voti. Non ritenete giusto che sarebbe occorsa un'iniziativa nazionale, in modo da preparare e predisporre un gruppo di lavoro con delle competenze precise metodologiche e che, in base ai risultati, avrebbe potuto proporre le conclusioni al cnoas prima dell'approvazione definitiva?
Effettivamente quello che dispiace è che il regolamento sulla formazione continua sia stato approvato e solo successivamente gli ordini regionali (alcuni almeno), non concordando su una parte dei contenuti del documento, si sono attivati per parlare con gli iscritti di questo importante tema e per raccogliere dalla base delle proposte.
A me dispiace dirlo, ma in FVG la partecipazione non è stata numerosa a queste iniziative, molti colleghi non si sono fatti vedere o sentire.
Ci sono colleghi che ad un anno dall'entrata in vigore del regolamento ancora non sanno che esiste l'obbligatorietà della formazione continua... :oops:
Per quanto sia bella l'idea, forse coinvolgere gli studenti a livello "propositivo", in questo momento, sarebbe prematuro. Anche perchè la maggior parte di loro non percepiscono i risvolti dell'essere ass.soc. in servizio.
Per loro possono essere pensati degli spazi specifici di incontro tra ordini regionali e studenti per iniziare a costruire un rapporto di dialogo e fiducia. :D
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Re: CANDIDATI AL CONSIGLIO NAZIONALE - ELEZIONI 2010

Messaggio da g.gazzi »

Carissimi, uno manca qualche giorno e trova una miriade si spunti interessanti!
Devo dire che condivido molte cose, altre ovviamente meno, non sono mai stato per il pensiero unico, ma per trovare mediazioni a somma positiva :)
Certo il compito del nuovo CNOAS è sicuramente complesso, come lo è sempre stato, 20 regioni, 20 welfare, 20 realtà morfologicamente e culturalmente diverse... Sicuramente la professione deve imparare ad uscire dagli schemi precostituiti, trovare il modo di iniziare a vedere un mondo sempre meno pubblico e sempre più privato.
Avere linguaggi nuovi, come ad esempio smettere di chiamare le persone UTENTI, svalutandone le potenzialità laddove ci sono! Politicamente è necessario essere propositivi, vedere dove incidere in modo costruttivo con le Università e i diversi stakeholders... uscire dall'autoreferenzialità del fortino assediato ed accettare la sfida del confronto.
In questo i regionali e gli iscritti devono essere con il CNOAS e viceversa, altrimenti avremo solo una frantumazione e quindi partiamo perdenti!
Ho cercato di essere sintetico... spero di aver colto alcuni punti.
Pronti sempre a discutere ;o)
G.
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