Supervisione...Urgente!

[Mariaconcetta]

Buongiorno a tutti!
Avrei bisogno di sapere quali sono i presupposti per ricoprire il ruolo di supervisore di tirocinante...
Grazie mille!

[MonicaB]

In che senso? Direi essere un'assistente sociale abilitato che svolge un'attività professionale

[§Butterfly§]

Se non ricordo male dovrebbero essere necessari cinque anni di esperienza...
e se uno vuole prepararsi adeguatamente ci sono anche dei corsi gratuiti presso l'università!

[MonicaB]

A me i cinque anni di esperienza non risultano ma potrei sbagliarmi

[Nazg]

In Friuli esiste una convenzione tra Ordine regionale e Università per cui ci sono dei limiti nel ruolo del supervisore.
Quello temporale c'è sicuramente, mi pare che siano necessari almeno 5 anni.
volevo lincarvi il link della convenzione ma almomento il sito dell'ordine è offline.

[Nazg]

cito la convenzione di cui parlavo nel messaggio precedente:
"i supervisori, cioè professionisti assistenti sociali e assistenti sociali specialisti operanti negli enti,nei servizi e negli studi professionali presso i quali si svolgeranno i tirocini. Tali supervisori devono risultare regolarmente iscritti all'Albo nelle due sezioni corrispondenti: da almeno tre anni per la supervisione degli studenti del corso di laurea triennale e da almeno cinque anni per la supervisione degli studenti del corso di laurea specialistica. Devono inoltre aver maturato non meno di tre anni di esercizio professionale e non aver riportato sanzioni per trasgressione delle norme del Codice Deontologico. I supervisori devono possedere elevata competenza professionale e specifica esperienza nel campo della supervisione."

http://www.ordineasfvg.it/images/storie ... ordine.pdf

[ugo.albano]

Sul piano formale fa fede il DPR 328/2001. La supervisione di studenti è già compito dell'assistente sociale di sezione b.

Può poi ogni ordine stabilire dei requisiti aggiuntivi (come il Friuli), ma è un "di più". Puo.... la convenzione può pure non esserci, e se c'è, è l'Università a farci riferimento.

Se cioè non c'è vincolo di Norma, e se un collega x vuole fare il supervisore con l'Università y, nulla osta a che si faccia.

Ciò sul piano normativo.

Sul piano del merito, invece, andrebbero meglio vagliate le "fattibilità". Non bastano solo "x anni" a fare un supervisore (si insiste sempre sull'anzianità per riconoscere la competenza....eterno vizio italiano....). Aiuta senz'altro una specifica formazione (che, p.e., l'Universita DOVREBBE fornire, ma che non fa). Il problema per cui spesso si rifiutano i tirocinanti è per l'assenza di condizioni (carichi di lavoro, spazi carenti), per non parlare di studenti (sempre più spesso) non motivati ed inadatti a questo lavoro.

[Mariaconcetta]

Grazie a tutti per i chiarimenti...in effetti ho contattato sia l'ordine che l'università e mi hanno detto che non è stato fissato limite di anzianità di servizio, bensì è necessaria esclusivamnete l'iscrizione all'albo.

Grazie ancora!!!

[MonicaB]

In più secondo me al discorso di Ugo si aggiunge un ulteriore elemento di criticità. Il regolamento sulla formazione continua prevede dei crediti formativi per chi fa supervisione, incentivando di fatto a mio avviso la supervisione per colleghi che non hanno voglia di formarsi e guadagnano così crediti, dando vita ad un percorso di accoglienza di tirocinanti proprio da parte di chi è meno preparato. E' solo una mia paranoia?

[Nazg]

Il regolamento sulla formazione continua prevede dei crediti formativi per chi fa supervisione, incentivando di fatto a mio avviso la supervisione per colleghi che non hanno voglia di formarsi e guadagnano così crediti, dando vita ad un percorso di accoglienza di tirocinanti proprio da parte di chi è meno preparato. E' solo una mia paranoia?

io ho la tua stessa preoccupazione, ma forse con l'obbligatorietà della formazione continua anche chi non vuole aggiornarsi sarà tenuto a farlo...

[ugo.albano]

Io non credo. Lo dico per esperienza: fare da tutor è una fatica boia.

Dipende poi come lo si fa.

Se si fa da "babysitter" e magari si usa il tirocinante per fotocopie o altro, è una cosa.

Se invece si decide di fare un buon percorso di affiancamento, addestramento, sperimentazione, in cui il tutor deve modulare a più livelli il proprio ruolo (e rintagliarselo nel poco tempo che ha), insomma, è un'altra cosa.

Dipende, in buona sostanza, se l'università si aspetta il "numero di ore" o la "valutazione". Dipende poi se lo studente "accumula le ore" o se segue un percorso secondo un preciso piano. Sono cose ben diverse.

Io, nelle mie esperienze, ho scelto la seconda strada. Poveri studenti, li ho rivoltati come un calzino. Ma a distanza di anni mi ringraziano. Qualcuna (iperspremuta, cioè messa a confronto con i suoi limiti) ha interrotto gli studi. E mi ringrazia pure.

Quindi DIPENDE DA NOI TUTOR, come gestiamo quest'ESPERIENZA FORMATIVA. Non dal numero di ore o dal numero di anni di servizio.

Ma di ciò non si parla mai.................

[Mariaconcetta]

Ugo sono più che d'accordo...
Uno dei compiti del tutor è, secondo me, mettere il tirocinante di fronte ai propri limiti.
Durante il mio periodo di tirocinio ricordo di non aver avuto un attimo di tregua, venivo messa costantemente alla prova e questo mi spronava ad andare sempre oltre!
Odiavo la mia tutor perchè ogni volta mi distruggeva certezze e mi faceva scontrare con la realtà quando fantasticavo, ma non riuscivo a non stimarla.
Oggi ho con lei un rapporto stupendo e penso che sia così perchè c'è un perfetto equilibrio tra vita privata e contesto professionale.