non rinnovare l'iscrizione se non si svolge la professione?

[micg75]

Salve,
sono qui a chiedervi indicazioni.

Sono da 6 anni che non lavoro più come assistente sociale e dopo alcune esperienze lavorative ho deciso che non lavorerò nel ruolo professionale, pur rimanendo nel sociale.
Due anni fa ho chiesto al mio ordine di poter non pagare la quota e in modo vago e totalmente inesaustivo mi è stato risposto che non si può.
Non pensavo di aver esposto una domanda "blasfema".
Postmetto: da 11 anni ho sempre pagato la quota.

Il nuovo bollettino mi è arrivato un settimana fa e, come tutti ben capirete, mi scoccia un po' (cerco di tagliare il non necessario e non utile in modo "egoistico") continuare a pagare la quota di iscrizione ma non voglio poi essere perseguitato, come recita il foglio allegato dall'ordine regionale delle marche, da equitalia.

Chiedo quindi a voi, se per vostra conoscenza avete avuto colleghi con la mia stessa esigenza, come hanno agito.
Ringrazio anticipatamente chiunque possa e voglia darmi indicazioni.

Michele G.

[Nazg]

Basta che chiedi la cancellazione dall'ordine professionale.
Se vorrai in futuro lavorare come ass.soc. potrai riscriverti senza problemi (almeno con l'attuale normativa è possibile).
Ormai però sei tenuto a pagare la quota dell'anno 2013, altrimenti avresti dovuto cancellarti entro dicembre 2012.

[ugo.albano]

Caro Michele,

concordo con Nazg: ti conviene chiedere la cancellazione.

Finquando sei iscritto, la quota è dovuta, come ogni imposta pubblica.

Non pagarla non conviene, in caso di morosità l'Ordine è tenuto al recupero forzoso. Ti costerà poi molto di più.

Reiscriversi è sempre possibile, basta fare una domanda, pagare il dovuto ed essere in regola.

Saluti.

[matuscek]

Ciao Michele,
volevo parteciparti alcune sensazioni e la mia esperienza.Come te, svolgo prevalentemente una diversa attività lavorativa.Per qualche tempo sono rimasto semplicemente un laureato in Scienze del Servizio Sociale o almeno, tale mi sono creduto.Poi col passare degli anni mi sono accorto che non ero solo quello.Il mio rapporto con gli altri si era trasformato ,io ero cambiato.Grazie ai nostri studi, avevo affinato percezioni e tecniche che utilizzavo.Questa posizione 'UP' ha cominciato a crearmi un certo disagio, perchè sentivo di esercitare in parte un ruolo che non mi competeva.Ho maturato cosi la necessità di sentirmi all'interno della comunità professionale,non però come mero adempimento buracratico.Ne ho parlato prima in cooperativa sociale dove ho svolto il tirocinio e in ultimo, con la mia AS Tutor chiedendo a lei ,se riteneva utile dare un indirizzo 'ordinato' a questo turbamento.A dir la verità sono stati mesi stressogeni anche per i frequentatori della chat che mi hanno sopportato (grazie Marianna,Vale ed Eugenio).Ho ripreso i libri con impegno e ho dato l'esame di stato.Oggi l'Ordine mi ha comunicato di aver accettato la mia iscrizione ,dandomi l'orgoglio dell'appartenza e i principi guida del codice deontologico.Sicuramente dovrò indirizzare la mia attività professionale in modo meno canonico,elaborando al meglio alcune abilità competenziali,ma con la consapevolezza che l'iscrizione all'ordine ,è comunque una opportunita di partecipazione e confronto in una agorà qualificante .Un caro saluto.
Francesco

[micg75]

Ringrazio Francesco per l'appassionato contributo, veramente.
Mi sono accinto questi giorni di festa a verificare ciò che volevo già fare in corso d'anno.
Scopro che nel sito dell'ordine delle marche hanno pubblicato dei link con dei moduli tra cui quello di cancellazione.
Io mi ero già predisposto con una lettera raccomandata per comunicare la mia volontà.
Il modulo invece prevede, tra l altro, un bollo di 16 euro.
Le corporazioni non si smentiscono... e scusate lo sfogo

[ugo.albano]

Non sono le "corporazioni", sono le "Leggi dello Stato".

Sono cose ben diverse.

Il bollo lo si paga allo Stato, mica all'Ordine.

[pallaspina]

Ne approfitto per togliermi un dubbio. Come Ugo sa, mi sono cancellata l'anno scorso perché vivo in Spagna e non esercito la professione. Tuttavia mi domando cosa succederebe nell'ipotesi di tornare in Italia y voler tornare a esercitare (anche perché io sono dipendente comunale in aspettativa illimitata, per cui, se tornassi, il mio posto sarebbe necessariamente quello di assistente sociale, salvo chiedere e ottenere il cambio di mansione). Basta solo pagare? o bisogna anche ridare l'esame di Stato? quando mi iscrissi io, non si dava esame di Stato per accedere, solo si pagava la quota (non so bene perché, fra l'altro).
É un dubbio che piú che altro é una curiositá, visto che non penso di tornare.

[Nazg]

Dovresti rientrare in base ai requisiti per cui ti eri iscritta la prima volta, senza quindi fare l'esame di stato.