Minore (bambino) in possibile situazione negativa

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Ren
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Iscritto il: gio, 29 dic 2011 - 11:31 am

Minore (bambino) in possibile situazione negativa

Messaggio da Ren »

Ho saputo di questo bambino - di dieci anni circa - dalla mia cuginetta piccola, in classe con lui. Qui lo chiamerò Aaron, per non fare troppa confusione con i pronomi.
Aaron, dunque, ha una situazione familiare complicata:
il padre vive in Congo, e il bambino lo vede poco (solo durante le vacanze scolastiche oppure nei giorni in cui c'è regolarmente scuola per un periodo più breve);
la madre lavora tutto il giorno, e quando non lavora va a fare "shopping con le sue amiche" [cit. mia cugina, che l'ha vista varie volte passeggiare per il centro e andare per negozi con le amiche];
non ha altri parenti nella città, se non una specie di zio, che in realtà non ha legami di sangue con Aaron ma è semplicemente il vicino di casa.

La giornata di Aaron di divide tra scuola e casa:
a scuola è rumoroso, agitato, a volte violento - come però lo può essere un normale bambino delle elementari. Soltanto una volta è "andato oltre" ed è stato sospeso, perché sotto la pressione dei compagni aveva tirato non so cosa a un altro bambino - e ha voti bassi. E' stato bocciato perché aveva fatto troppe assenze (giorni passati in Congo) su richiesta della madre, che temeva per la lingua e l'apprendimento generale.
Inoltre le maestre non sono comprensive con lui (come nel caso della sospensione, dove hanno detto esplicitamente che anche se la colpa non era completamente - e anche togliendo il completamente - di Aaron per quella volta avrebbero sospeso lui).

Uscito da scuola si reca da solo a casa (che fortunatamente è vicino alla scuola), prepara il pranzo da solo ( e lo fa da quando era in terza elementare), e passa gran parte della giornata da solo. Mia cugina mi ha raccontato che un po' di tempo fa lo ha incontrato al parco-giochi, dove era andato da solo - facendo un percorso quindi relativamente lungo e attraversando strade trafficate - perché, appunto, si sentiva solo.
L'unica persona che si prende cura di lui è il già nominato vicino di casa, che non so però quanto e come lo faccia.


Tutto questo mi è stato raccontato da mia cugina e integrato da mia zia (madre di mia cugina) che però non ne parla volentieri - credo perché sa di star facendo troppo poco.
La mia domanda è: cosa si può fare? Io sono minorenne e abito in un' altra città, quindi credo che la mia segnalazione presso i servizi sociali sarebbe inutile. Inoltre tutto questo mi è stato raccontato, non vissuto in prima persona. Però non riesco a pensare a quel bambino senza agitarmi: non è giusto che stia male, non è giusto che sia solo.
Avete consigli da darmi?
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