Il servizio sociale e la trasmissione del sapere

[Nazg]

DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE: IL SERVIZIO SOCIALE E LA TRASMISSIONE DEL SAPERE
Il sapere del servizio sociale ha iniziato a costruirsi, come noto, dalle
pratiche e gradualmente ha cercato di consolidare un proprio corpo
teorico che, tuttavia, vuoi per le continue turbolenze dell’operatività,
vuoi per la continua evoluzione dei saperi disciplinari fatica tuttora a
rendersi immediatamente visibile e riconoscibile, nonché
agevolmente trasmissibile. A complicare ulteriormente la questione
interviene una sorta di primato assegnato all’oralità: l’oralità permea
la pratica (pratiche discorsive) e caratterizza una parte consistente
della stessa elaborazione teorica. In questo modo, tuttavia, le
tematiche affrontate all’interno di contesti di lavoro e di formazione
rischiano di rimanere patrimonio esclusivo di chi vi ha fatto concreta
esperienza. Ne discende una sorta di fragilità del sapere
professionale: una fragilità che pone degli importanti interrogativi
riguardo ai contenuti e alle modalità di trasmissione del sapere. La
giornata formativa si propone di esplorare questi aspetti
promuovendo confronto all’interno della comunità professionale a
partire da alcune riflessioni provenienti dall’ambito accademico, della
supervisione, della formazione permanente.
Docenti Luigi Gui , coordinatore del Corso di laurea in Servizio
sociale, Università degli studi di Trieste;
Nadia Della Pietra , assistente sociale specialista, coordinatore servizio sociale ASS n.4 Mediofriuli;
Simonetta Filippini, assistente sociale specialista e formatrice, Studio
BIFI-Brescia;
Adriana Bressan, vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della regione Friuli Venezia Giulia.
Sede: Università degli Studi di Trieste, via Tigor, 22 - Trieste
Data: martedì 10 dicembre 2013; orario 9.00 – 14.00
termine per l’iscrizione:
entro il 25.11.2013
numero max. iscritti: 100
Iniziativa realizzata in collaborazione con i Corsi di studio di Servizio
sociale dell’Università degli studi di Trieste

5 crediti deontologici
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