formazione permanente -regolamento dell'ON

Tavola di discussione sulle questioni relative all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali e agli Ordini Regionali.
megattera
Baby Utente
Baby Utente
Messaggi: 15
Iscritto il: mar, 24 lug 2007 - 4:51 pm
Località: Palermo

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da megattera »

Salve, apprendo ora la notizia che ci saranno novità riguardo alla Formazione Permanente. Io sono una lavoratrice molto precaria nel settore della Disabilità mentale. Lavoro infatti presso un ente di formazione regionale e faccio parte di quei lavoratori cosiddetti a progetto (svolgo soltanto 90 ore a progetto) nn ho nemmeno versati i contributi perche nn supero le 30 giornate lavorative nn per mia volontà ma per vincolo contrattuale. Dunque mi chiedo se anche io dovrò fare questa formazione. Dal confronto con i colleghi e dalla lettura del testo si evince che anche io dovrò aggiornarmi. Premetto che era ora che si parlasse di formazione permanente , credo nella assoluta necessità di aggiornare continuamente le nostre conoscenze professionali e sento spesso la necessità di approfondire determinati argomenti soprattutto quelli inerenti il settore in cui opero. Ma non mi sento una lavoratrice come le altre che invece hanno il posto fisso e ricevono ogni mese il proprio stipendio con regolarità. Non vengo pagata regolarmente poichè a livello regionale i contributi vengono erogati senza rispettare nessuna regola. Mi chiedo: la formazione sarà gratuita? se nn sarà così come farò a pagarmi i corsi ? Spero che tutti i lavoratori si mobilitino affinchè si tenga conto di queste problematiche economiche a livello di Ordine Professionale Regionale. Io abito in Sicilia e vi informo che mai l'Ordine di qui ha organizzato corsi di questo tipo, si lamentavano sempre della scarsità dei mezzi , dell'indifferenza dei colleghi verso l'ordine stesso , presente peraltro solo per riscuotere la quota annuale e consegnare le riviste (2 all'anno..quindi poche rispetto al contributo che dobbiamo) che arrivano peraltro in ritardo postale tale che leggiamo di fatti accaduti in illo tempore. Non mi sento quindi ben rappresentata , ma chiedo ai colleghi siciliani di seguire la questione e di non dormire sugli allori...FACCIAMOCI SENTIRE!!!!!! Passate parola e se è il caso protestiamo pure.
Grazie per l'attenzione accordatami. Speriamo in buone nuove.
Zuccherina
Novizio
Novizio
Messaggi: 194
Iscritto il: mar, 19 mag 2009 - 6:29 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da Zuccherina »

dato che ci siamo perchè non chiediamo anche che (l'ennesimo) tirocinio che svolgiamo appena usciti dall'università completamente gratuito venga pagato dignitosamente.....come avviene ad es. con i medici che prendono una cifra enorme....anche loro si occupano di persone......perchè per noi non dovrebbe essere lo stesso?Le leggi si fanno ma si devono rendere anche concrete!Sinceramente l'uguaglianza formale da sola non basta ed io sono stufa!
Mi chiedo come mai debba farmi le ossa facendo volontariato!Io presto comunque servizio presso un ente..etc. quindi merito di essere pagata.......
Se avessi voluto fare volontariato avrei potuto fare a meno della laurea!
asmc
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 79
Iscritto il: sab, 21 mar 2009 - 4:35 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da asmc »

oggi ho iniziato un corso di formazione sulle tossicodipendenze fra persone migranti. Il corso è molto interessante, ma eravamo tutti giovani. Gli a.s. dei servizi ERANO ASSENTI!!!! Come possiamo confrontarci gli uni con gli altri??? Che tristezza....
Avatar utente
Nazg
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 6195
Iscritto il: mar, 19 set 2006 - 7:49 pm
Località: Pordenone
Contatta:

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da Nazg »

asmc ha scritto:Come possiamo confrontarci gli uni con gli altri??? Che tristezza....
Io penso sarebbe molto interessante una formazione interattiva, nella quale si cresce professionalmente grazie allo scambio intenso con altri colleghi, dove la teoria trova un nesso stretto con la prassi.
Stimolare la formazione permanente con l'obbligo "dall'alto" potrebbe aiutare a avviare un processo di incontro tra professionisti "vecchi" e giovani e confronto su temi "storici" e nuovi.
-----------------------------
http://www.assistentisociali.org
Canale Youtube di AssistentiSociali.org:
http://y.AssistentiSociali.org
Avatar utente
§Butterfly§
Dotto
Dotto
Messaggi: 544
Iscritto il: ven, 22 set 2006 - 11:58 am
Località: Roma

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da §Butterfly§ »

La trovo come iniziativa estremamente importante ed indispensabile per noi assistenti sociali, che vista l'ampiezza dei nostri campi di intervento e l'evoluzione frenetica sia sociale che giuridica, spesso ci perdiamo nel nostro stress quotidiano non fermandoci a riflettere sul nostro operato!
Sicuramente l'obbligo dovrebbe essere accompagnato da un accesso facilitato ai servizi formativi, che potrebbero concentrarsi anche nei fine settimana o in orari serali! Ricordandoci sempre che l'aggiornamento professionale dovrebbe essere vissuto non come un obbligo, ma come un'esigenza!
Le province (almeno nel Lazio si) stanno promuovendo molti corsi su tematiche specifiche e sono aperti sia ai dipendenti pubblici che del terzo settore e sono gratuiti!
Certo si dovrebbe puntare alla flessibilità dell'accesso, ma l'obbligo ci equipara al personale sanitario con i loro ECM!
Vi assicuro, come dipendente di un ente locale, che anche in quest'ambito l'accesso alla formazione è una lotta continua contro la discrezionalità dirigenziale, per cui ben venga l'obbligo per noi, ma anche per i nostri dirigenti!
In quelle poche occasioni formative a cui ho avuto il piacere di prendere parte sono tornata a lavoro con una carica motivazione più forte, anche grazie al confronto professionale che si innesca e che ci fa crescere come persone e come professionisti!
Sono cose risapute, che spesso però ci dimentichiamo, per cui vanno bene le critiche, ma forse accogliamo l'iniziativa dell'ordine proponendo eventuali modifiche e suggerimenti! Certo c'è stata poca pubblicità e questo è strano!
@@@-- Non hai coraggio, se non hai paura!!! --@@@
sonia
Dormiente
Dormiente
Messaggi: 7
Iscritto il: sab, 14 nov 2009 - 9:30 am

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da sonia »

Cari colleghi,
sono Sonia da Trapani ed ho letto il regolamento approvato dal C.N.O.A.S.
Sono pienamente d'accordo sul fatto che bisogna fare continui aggiornamenti. Ma secondo quali criteri sono valutati eventuali crediti di un master, ad esempio, fatto da un/a collega che non ha mai lavorato, rispetto ad uno/a che lavora da un pò di tempo?
I nostri ordini regionali sono economicamente già in difficoltà, figuriamoci a sostenere tali spese.
I corsi, da quello che ho capito, saranno gratuiti e le spese rimborsabili, ma per chi non ha ancora un' occupazione, come me, a chi chiederà il rimborso? All'ordine regionale? E per chi lavora, le ore trascorse per la formazione saranno retribuite lo stesso e considerate ore lavorative, o no?
Prima di approvare tale regolamento, secondo me, era meglio sentire i presidenti degli ordini regionali, i quali avrebbero indagato di conseguenza e tratto delle conclusioni basandosi sulle nostre opinioni in merito.
Adesso cosa si può fare? Io proporrei di fare una raccolta di firme, motivata nei punti critici, a livello regionale ed ogni nostro rappresentante potrebbe portare al C.N.O.A.S. i vari "perchè no!"
A presto, Sonia.
Avatar utente
Nazg
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 6195
Iscritto il: mar, 19 set 2006 - 7:49 pm
Località: Pordenone
Contatta:

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da Nazg »

dal sito del CNOAS http://www.cnoas.it/archivio.php?keytb=NEW&id=357
RICOPIO:

Formazione continua - Lettera aperta della Presidente Franca Dente

Sono pervenute al Consiglio Nazionale diverse segnalazioni critiche sulla formazione continua, in cui si manifestano preoccupazioni e dubbi sulla sostenibilità e legittimità del sistema. A tutti la Presidente risponde con una lettera aperta che permette di chiarire meglio la posizione del Consiglio Nazionale stesso.

--------------------------------------------------------
Agli iscritti.

Mi preme in primo luogo evidenziare che, se alcuni timori sono comprensibili per la complessità del processo che verrà messo in atto, ritengo sconcertanti alcune affermazioni, ad esempio rispetto alla supposta mancata considerazione, da parte dell’Ordine, della realtà lavorativa della maggior parte degli assistenti sociali.

Al contrario, è proprio partendo da tale valutazione che si è ritenuto di dover dare implementazione al piano di formazione continua, in una logica di supporto della professione a fronte delle crescenti difficoltà degli assistenti sociali a rispondere a una realtà sociale sempre più complessa, ad un’organizzazione dei servizi ormai sempre più esternalizzata e a scelte politiche e normative che sempre più si distaccano da obiettivi di inclusione e uguaglianza sociale.

Né, d’altra parte, corrisponde al vero che gli oneri economici per gli assistenti sociali saranno sproporzionati rispetto alla media delle loro remunerazioni. Infatti, proprio per non pesare in modo eccessivo sui professionisti dal punto di vista economico, si è previsto sia il dovere per gli Ordini regionali di favorire la formazione gratuita, in modo da consentire a ciascun iscritto l’adempimento dell’obbligo formativo, sia il riconoscimento delle iniziative formative organizzate dall’ente di cui il professionista è dipendente. In quest’ottica si è incluso anche il riconoscimento, in termini di crediti formativi, di attività quali la supervisione didattica, la partecipazione alle commissioni per gli esami di Stato, a gruppi di lavoro o commissioni organizzati dall’Ordine o da altri organismi rappresentativi della professione ecc.

Mi preme, inoltre, sottolineare che la formazione e l’aggiornamento continuo costituiscono una opportunità di mantenimento, valorizzazione e accrescimento delle competenze professionali, che non possono non essere interesse di ogni assistente sociale che voglia mantenere e arricchire la propria capacità di lettura e di risposta ai bisogni e ai diritti delle persone utenti.

Gli assistenti sociali hanno da sempre e in più occasioni dimostrato questo interesse partecipando, spesso a proprie spese e con utilizzo di giorni di ferie, autonomamente ad iniziative di formazione continua, avvertendo un forte bisogno di rafforzamento delle proprie abilità professionali e di superamento delle difficoltà operative quotidiane.

Il nuovo sistema di Welfare sta vivendo un momento di forte criticità per cause diverse, in primis quelle economiche, e anche di particolare complessità tanto da richiedere nuove prospettive, nuova forza nell’uso degli strumenti operativi. A nostro avviso, proprio per questo, la formazione continua non risponde solo ad un obbligo deontologico professionale, ma intende essere un investimento culturale a sostegno degli iscritti e a garanzia della qualità degli interventi.
Va ricordato infatti, che è affidato agli Ordini Professionali il compito di tutelare l’interesse pubblico al corretto esercizio della professione e quello di garantire la competenza e la professionalità dei propri iscritti, nell’interesse della collettività. E’ dunque competenza dei Consigli regionali attivare piani di formazione continua annuale mirati al fabbisogno formativo locale.

L’avvio della formazione continua era per l’Ordine è un atto dovuto, in ottemperanza a quanto previsto dal Codice deontologico e dalla normativa comunitaria. L’elaborazione del regolamento che è stato approvato il 24.10.2009 è il frutto di un confronto durato quasi due anni fra il Consiglio nazionale e quelli regionali. L’attivazione della formazione continua prevede un periodo sperimentale di tre anni 2010 - 2012 allo scopo di verificarne la sostenibilità, la tenuta, eventuali criticità e di apportare i necessari correttivi.

Nel primo triennio è anche prevista una riduzione di crediti da 60 a 50 e nelle linee guida, in fase di definizione con l’apporto dei Consigli regionali dell’Ordine, viene indicata la possibilità di apportare modifiche già dopo il primo anno di vita. A tal proposito sono previsti incontri periodici con i CROAS.

Con questo primo triennio di sperimentazione, si è inteso dare al Regolamento una connotazione di atto “ordinatorio”, gli si è attribuita cioè la funzione di ‘ordinare’ un’attività amministrativa, indirizzandola verso determinate procedure ed esiti. Questo significa che si avvia un processo di collaudo del sistema, in cui i Consigli regionali e gli iscritti stessi sono chiamati a contribuire per il suo miglioramento.
Il mancato rispetto dei termini previsti nell’articolato del Regolamento non comporta in questa fase alcuna sanzione.

Il processo di formazione continua per gli assistenti sociali arriva forse per ultimo rispetto alle altre professioni ordinate e quindi intende tener conto delle criticità riscontrate in altri contesti (ECM) e da altre professioni, prevedendo un sistema di accreditamento e di valutazione delle agenzie, dei formatori e degli eventi il più possibile efficace.
Proprio per questo, rispetto alla Funzione di accreditamento delle agenzie, dei formatori e degli eventi di competenza del CNOAS, sarà individuata una Commissione mista, composta da rappresentati del CNOAS, dei CROAS e da due membri esterni: uno con competenze giuridiche e l’altro esperto in materia di accreditamento.
A ciò si aggiunge la prevista incompatibilità tra carica di consigliere e iscrizione al registro dei formatori riportata nelle linee guida.

A queste considerazioni va aggiunto che l’attivazione del processo di formazione continua, monitorato dall’Ordine, si pone anche l’obiettivo di evitare il dilagare di attività formative, rivolte agli assistenti sociali, ad opera di soggetti e/o organismi non adeguatamente legittimati da un punto di vista metodologico-professionale.

Il richiamo, nelle note pervenute, ai costi e alle giornate di ferie, comporta un’azione da parte del Consiglio Nazionale, a livello nazionale, e dei Consigli degli Ordini regionali, a livello regionale e locale, per ottenere il più ampio recepimento del Regolamento sulla Formazione Continua da parte delle PP.AA. e delle Organizzazioni del privato sociale, che agevoli la partecipazione degli assistenti sociali dipendenti.
Saranno previste nelle linee guida forme di esoneri anche per disoccupati e precari.

Sappiamo tutti che non sarà un percorso semplice e privo di ostacoli, ma deve nascere la consapevolezza che è un dovere professionale farlo, come già moltissimi assistenti sociali fanno per proprio conto, impegnandosi seriamente in una crescita personale e professionale senza andare alla sola ricerca del credito formativo; in prospettiva ciò dovrà diventare un elemento distintivo di questa professione.

Certa di un diverso atteggiamento nei confronti di chi è chiamato a governare la professione auguro buon lavoro a tutti.

--------------------------------------------------------
-----------------------------
http://www.assistentisociali.org
Canale Youtube di AssistentiSociali.org:
http://y.AssistentiSociali.org
MonicaB
Dotto
Dotto
Messaggi: 460
Iscritto il: ven, 06 ott 2006 - 4:03 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da MonicaB »

Il problema di fondo invece sarà proprio la ricerca del credito formativo come accade già con gli ECM a scapito del reale coinvolgimento sulla tematica del corso di formazione. L'imposizione genera questi mostri. I colleghi infermieri da quando hanno gli ECM partecipano agli eventi formativi (e le aziende sanitarie non sono sensibilizzate a lasciarli partecipare ma obbligate) spesso solo per accumulare crediti formativi per loro stessa ammissione perché devono. Qual è il senso? E poi per rispondere alla collega che ha scritto sopra, perché dovrei partecipare ai corsi nelle ore serali e al sabato? Ma scherziamo? Sono obbligata a partecipare per poter lavorare e lo devo fare nel mio tempo libero?
megattera
Baby Utente
Baby Utente
Messaggi: 15
Iscritto il: mar, 24 lug 2007 - 4:51 pm
Località: Palermo

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da megattera »

Cara Presidente ,
la informo che vorremmo ci tenesse maggiormente in considerazione la prossima volta che intendete approvare importanti provvedimenti come quello che Lei e il Consiglio pubblicizza con tanto fervore...in fin dei conti ci rappresentate!!! e inoltre sarebbe opportuno aprire un dibattito PRIMA e non DOPO... a fatto compiuto. Ha fatto bene il Croas Sicilia a farsi sentire!!! Mi sento di esternare tutta la mia disapprovazione!!! e farò in modo che altri colleghi facciano lo stesso!!
Fermo restando le buone intenzioni non si agisce in questo modo...lo trovo irrispettoso per tutti gli iscritti disoccupati e precari e con stipendi da fame, che non solo fanno enormi sacrifici ogni mese, ma pure sottrarranno ancora altri sudatissimi denari alla loro economia già in crisi per fare una formazione senz'altro dovuta, ma che va pensata e riformata INSIEME e non dall'oggi all'indomani con un Regolamento Esecutivo a partire dal mese successivo!!
Grazie per la Cortese Attenzione accordatami.
ele_pas
Apprendista
Apprendista
Messaggi: 87
Iscritto il: mer, 24 dic 2008 - 6:40 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da ele_pas »

Cari colleghi sono pinamente daccordo con voi...a a vista della mia situazione lavorativa non rosea sono qui per dirvi....BANDO ALLE CIANCE E ALLE LAMENTELE......ogni giorno insegniamo....indirizziamo..e alle volte accompagniamo per manina l'utente...quindi iniziamo a fare veri e propri piani individualizzati di progettazione...quindi,
ci sono diversi punti di vista da considerare:
1)COSTI: hanno parlato di convenzioni, bhè ci sarà una riduzione e poi ci sono gli ordine che bene o male una volta l'anno organizzano almeno un convegno decente al quale partecipare;
2)CFU: bhè basta che sia monitorabile, quindi anche la formazione online è considerata, certo 1 CFU paragonate a 5 ore sono un pochino eccessive...ma infondo dormire a che cosa serve? :wink: ;
3)RICONOSCIMENTO: bene o male chi di noi non ha già partecipato a qualche convegno o altro?....iniziamo con il farci riconoscere tutto ciò a cui abbiamo partecipato dal momento dell'iscrizione all'albo fino ad oggi (che tristezza, ho partecipato a due convegni a malapena);
4)PROMOZIONE: iniziamo a promuoverci, organizziamo noi convegni ecc....non aspettiamo sempre l'ordine, iniziamo a lavorare in gruppo, cosa che sempre sosteniamo ma che poco facciamo (scusate ma un minimo di onestà, non per fare di tutta di l'eraba un fascio, ci sono mille giustificazioni valide ma alle volte le scuse la fanno da padrone).
Cari colleghi mettiamoci a lavoro....infondo sono solo 100 ore di formazioni all'anno....dai per i primi tre anni abbiamo bisogno solo di 50 CFU....vedete iniziamo anche bene...ci hanno già fatto lo sconto.... :D
pallaspina
Militante
Militante
Messaggi: 252
Iscritto il: sab, 16 gen 2010 - 9:32 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da pallaspina »

Sono molto d'accordo con chi diceva "siamo uguali sulla carta" e a questo proposito ho inviato un intervento su Asit, convinta che mi tirassero i pomodori, invece con stupore qui trovo accordi (su Asit calma piatta). Non credo nella certificazione delle capacita' professionali " a punti". Indubbiamente abbiamo il dovere di aggiornamento, ma e' giusto lasciare una certa individualita' al singolo professionista. Si creeranno secondo me situazioni di colleghi che "fuggiranno" nella formazione (es. dal lunedi' al mercoledi' faccio il corso di mediatore, dal giovedi' al sabato quello sull'adozione, lavorare non e' un mio porblema, la formazione e' lavoro) e di colleghi vivissimi, curiosissimi, quelli che quando hanno mezz'ora di calma invece di stazionare davanti alla macchinetta del caffe' divorano libri di metodologia professionale, danno un'occhiata all'ultimo articolo di "La rivista di servizio sociale", ecc. ecc. (e io sono indubbiamente fra questi, me lo dicono sempre i colleghi!!!). Noto con "piacere" che la frequenza di un corso universitario non e' contemplata (io sto cominciando con buon profitto la laurea in scienze e tecniche psicologiche, che e' all'80 per cento una ripetizione della scuola di servizio sociale, e mi hanno convalidato solo 4 esami complementari, quando sono assistente sociale specialista, lavoro da 11 anni e sono mediatore familiare). La mia reazione e' stata di profonda amarezza e di rifiuto, e di voglia di fuggire dalla professione, non per le sue difficolta' quanto per la sensazione che l'assistente sociale "non te lo vogliano proprio far fare".
flavia
Dormiente
Dormiente
Messaggi: 1
Iscritto il: mar, 19 gen 2010 - 9:57 pm

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da flavia »

Ho pensato fosse utile girarvi la comunicazione che ho inviato all'Ordine regionale Emilia-Romagna in cui espongo il mio pensiero, che mi sto accorgendo non essere così distante da quello di altre colleghe!
"Premesso che sono fermamente convinta dell'importanza e necessità di un aggiornamento professionale continuo, devo però esprimere una serie di considerazioni che mi portano ad essere diffidente, se non apertamente contraria, rispetto al sistema dei crediti previsto nel regolamento, che non ritengo essere la via migliore per raggiungere gli obiettivi espressi nell'art.1.
Il mio punto di vista viene dall'esperienza concreta, poichè sono moglie di un medico e ho avuto modo in questi anni di toccare con mano le storture e i limiti del sistema dell'educazione continua in medicina. Vi espongo le criticità più evidenti, affinchè non abbiano a ripetersi anche nel nostro sistema:
- I costi : moltissimi eventi sono a pagamento, ed in ogni caso oltre all'iscrizione occorre sostenere spese di viaggio, pasti, albergo, ecc...( ben pochi fortunati sono spesati di tutto!). Come ben sapete un'assistente sociale non ha lo stipendio di un medico! Inoltre, poichè la formazione costa, non è irrilevante che l'obbligo sia di 60 crediti sia per chi ha uno stipendio pieno sia per chi è in part-time (come la sottoscritta) o chi non ha un lavoro assicurato tutto l'anno.
- Non c'è certezza di avere i crediti ( ossia: prima paghi, poi, forse, otterrai i crediti ): su molte locandine appare la scritta "richiesti i crediti ecm" ; non si sa a distanza di mesi dall'evento se i crediti siano stati effettivamente concessi al soggetto organizzatore nè se le risposte al questionario siano state corrette e perciò se il credito sia stato riconosciuto al professionista. Questo comporta la necessità di partecipare ad un numero di eventi ampiamente superiore al fabbisogno di crediti, nell'incertezza di non riuscire a raggiungere il tetto previsto.
- La "fame" di crediti spinge i professinisti a selezionare non gli eventi migliori, più utili alla propria area professionale (se non in parte), ma a privilegiare gli eventi che danno più punteggio (e purtroppo tutti hanno sperimentato che non sempre un punteggio più alto corrisponde a eventi di maggior spessore culturale: i soggetti organizzatori pagano per il riconoscimento crediti , perciò...)
Venendo al nostro regolamento mi sembrano eccessivi i crediti globali richiesti, soprattutto alla luce del fatto che le numerose modalità previste per ottenere crediti di fatto si riducono, per la maggioanza delle colleghe, al punto " seminari, convegni, conferenze...", vale a dire massimo 5 crediti ad evento.Avere un credito ogni 5 ore di formazione significa che tutti i seminari organizzati in mattinate di lavoro h.9.00-13.00 non daranno nessun credito? Significa che le giornate 8.30-17.00 (che sono le più diffuse) non arriveranno ai due crediti? Facendo un veloce conto (che tutti saranno obbligati a fare, per far quadrare il "bilancio" !)60 crediti corrispondono a circa 60 giornate di lavoro, 20 all'anno: questo vuol dire, togliendo periodo estivo e festività varie, essere in formazione 1 volta ogni quindici giorni!! Chi di noi può permettersi questo "lusso"?
Inoltre, se gli eventi sono organizzati al sabato, come avviene spesso per il settore sanitario, la nostra vita famigliare sarà pesantemente penalizzata, senza contare che nessuna di noi può avere ragionevole certezza che il datore di lavoro le riconoscerà le ore effetuate al sabato: ci ritroveremo ad essere impegnate per un monte ore molto più alto a fronte di uno stipendio, già esiguo, decurtato delle spese per la formazione!
Rispetto poi all'attribuzione dei crediti previsti all'art. 5 non ritengo equa l'attribuzione di soli 10 crediti per i corsi di specializzazione universitari, visto l'impegno che solitamente richiedono: in ecm per questi corsi attribuiscono l'esenzione totale dei crediti nell'anno.
Concludendo suggerirei quindi di riconsiderare il criterio di 1 credito uguale 5 ore, mettendo un valore più basso(almeno in fase di sperimentazione), ad es. 3 ore, che possono rappresentare momenti formativi più che validi e permettere l'attribuzione dei crediti anche ad iniziative locali o aziendali molto semplici ma estremamente proficue per il nostro aggiornamento professionale; diversamente l'impegno richiesto mi sembra molto pesante e rischia di avere come ricaduta una scarsa adesione al programma , con tutti i problemi che ne conseguono.
Mi scuso se ho portato considerazioni di ordine estremamente pratico, ma la nostra formazione di Assistenti Sociali ci ha abituato a fare i conti con tempi, risorse, dati di realtà."
Spero che l'Ordine tenga conto delle osservazioni che mandiamo, perchè la situazione mi preoccupa molto!!
Avatar utente
Nazg
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 6195
Iscritto il: mar, 19 set 2006 - 7:49 pm
Località: Pordenone
Contatta:

Re: formazione permanente -regolamento dell'ON

Messaggio da Nazg »

Vi informo che in Friuli Venezia Giulia abbiamo optato per fare degli incontri con i colleghi dei vari territori:
-21 gennaio 2010 a Trieste
-22 gennaio 2010 a Udine
-25 gennaio 2010 a Pordenone
(per chi è interessato a parteciparvi posso eventualemente dare più informazioni)

L'Ordine regionale presenterà agli iscritti il regolamento per la formazione continua, i contenuti delle linee guida e le proprie consiederazioni merito.
Si spera di raccogliere poi altre riflessioni dagli ass.soc. per portarle successivamente in sede nazionale.
-----------------------------
http://www.assistentisociali.org
Canale Youtube di AssistentiSociali.org:
http://y.AssistentiSociali.org
Rispondi