dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

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paolamaria72
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dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

Messaggio da paolamaria72 »

Buongiorno, sono la tutor di una prima superiore. Ho un studentessa filippina di 15 anni, 16 ad aprile, arrivata a dicembre dopo il fallimento in un'altra scuola e due bocciature. La ragazza bigia, stando fuori casa l'intera giornata. Avvisata la madre e dopo due lunghi colloqui rimotivanti, siamo riusciti in entrambi i casi a guadagnare la frequenza di una settimana per poi ritornare sullo stesso problema. La madre ci chiede aiuto. Le abbiamo chiesto di accompagnarla per un periodo per sincerarsi che frequenti con il risultato che le è scappata comunque appena arrivate a scuola. Cosa fare? siamo al limite del compimento dell'obbligo scolastico per cui come scuola non abbiamo più tempo. Può la famiglia fare una segnalazione di qualche altro tipo e a chi ( servizi sociali del territorio? tribunale dei minori? giudice tutelare?). La ragazza spesso è scappata stando fuori per qualche giorno, si dimostra disinteressata al sistema scuola e spesso minaccia i genitori di scappare se stringono troppo la corda impedendole di uscire.La ragazza esce la mattina presto ( lasciando intendere che viene a scuola) si trova alle 8 in duomo a Milano, incontra qui tutti i ragazzi che bigino e insieme passano la mattinata in giro, pranzano a casa di qualcuno, poi amici maggiorenni raggiungono il gruppo. Rientra solo alla sera ( se non addirittura rimane fuori a dormire) . Grazie in anticipo per le indicazioni che mi darete
Nuvoletta
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Re: dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

Messaggio da Nuvoletta »

Gentile Paolamaria,
è molto importante quello che avete tentato di fare per rimotivare la ragazza alla frequenza scolastica e credo che questa attenzione abbia permesso alla madre di condividere con voi le sue preoccupazioni per il comportamento della figlia anche al di fuori del contesto scolastico e di chiedervi aiuto.
In parte perchè "il tempo della scuola" sta per finire e in parte perchè la sigora ha bisogno di un supporto per gestire una figlia adolescente che manifesta dei comportamenti che preocupano, le consiglierei di indirizzare la madre ai servizi sociali terrioriali.
Considerata la vostra disponibilità, con il consenso della signora, potreste fare da tramite con i servizi in modo da facilitare il contatto e spiegare all'operatore quello che avete cercato di fare con la ragazza e tutte le notizie utili alla comprensione della situazione.
Il servizio di riferimento può essere il servizio minori del comune oppure il consultorio dell'azienda sanitaria.
paolamaria72
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Re: dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

Messaggio da paolamaria72 »

Grazie mille. Oggi ho richiamato la madre nell'idea di aiutarla a indirizzarsi presso i Servizi Sociali della sua zona. Purtroppo mi ha comunicato che non vuole fare più segnalazioni e che la "bambina" ( 16 anni ad aprile e ancora in 1a superiore) è ancora piccola e le si può lasciare un anno libero!!! per cui non ha intenzione di iscriverla a scuola l'anno prossimo e quest'anno con questa frequenza non verrà promossa di sicuro. La cosa mi ha lasciato sbalordita. Sono sicura, avendo visto la dinamica che instaura con la madre di minaccia, che l'ha avuta vinta lei. L'avrà minacciata di scappare e non tornare e la madre si è fatta soggiogare. Ho un appuntamento mercoledì, le ridirò quello che credo sia meglio per la ragazza, ma non posso obbligarla. Sento di aver fallito come tutor.
Nuvoletta
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Re: dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

Messaggio da Nuvoletta »

Bè questo proprio no! Può dirsi fallito un tutor che vede e non fa nulla, non certo chi tenta in vari modi di aiutare un proprio studente e la sua famiglia. Non sempre gli interventi producono il risultato sperato e alle volte ci vuole molto tempo per comprendersi.
Certo che un cambiamento così repentino da una richiesta di aiuto per una proccupazione sentita ad una accettazione così totale della condotta della ragazza richiama alla paura oppure a qualche pensiero che la signora non ha espresso.
Forse la madre si è spaventa all'idea di confrontarsi con qualcuno che non conosce (come avrà letto in vari post i servizi sociali sono spesso percepiti in modo negativo), forse ha paura delle reazioni della ragazza di cui non ha più il controllo.Potrebbe anche essere che la signora ritenga proprio inutile e controproducente in questo momento insistere con la figlia perchè riprenda la frequenza scolastica.
Provi a verificare queste ed altre ipotesi quando la incontrà.
Una breve riflessione che forse non ha nulla a che vedere con la ragazza in questione, ma che ho fatto spesso in relazione ad adolescenti con comportamenti problematici. In effetti due bocciature e un anno più bigiato che frequentato rappresenterebbero non solo una grande frustrazione per qualunque ragazzo, ma anche un indicatore di inadeguatezza al sistema scuola. Per alcuni ragazzi la scuola è una fonte di grossa sofferenza perchè le loro caratteristiche (es. capacità di concentrazione,livello di maturità in quel momento,pensiero astratto non ancora sviluppato ecc.) sono poco compatibili con le richieste del sistema formativo e può essere che la ricerca del gruppo dei pari, di solito fonte di gratificazione e alle volte di successo personale,sia facilmente un buon "antidoto" e sostituto.
Il prolungamento dell'obbligo/diritto scolastico a 16/18 anni se da una parte è stato sicuramente un atto di progresso civile ha, d'altra parte, costretto una popolazione di ragazzi poco adatti alla scuola a dover sopportare frustrazione per lungo tempo e in coincidenza con l'adolescenza. Un tempo i ragazzi con queste caratteristiche andavano "a bottega" dove potevano esprimere le altre loro qualità, si rapportavano con il mondo adulto e superavano in fretta l'adolescenza.Poi magari più grandicelli si iscrivevano alle scuole serali.
Le ho detto questo perchè forse potrebbe motivare la signora a rivolgersi ai servizi sociali allo scopo di essere aiutata ad riorientare la ragazza verso un progetto di vita compatibile con i suoi bisogni e che potrebbe forse in parte sostituire il forte bisogno del gruppo.I servizi sociali, oppure degli enti formativi,ad esempio organizzano degli stage, borse lavoro, tirocini rivolti proprio a ragazzi fuoriusciti precocemente dal contesto scolastico, oppure potrebbero proporre qualche altra soluzione. In ogni caso la signora potrebbe non essere più sola ad affrontare e prendere delle decisione rispetto ad una figlia adolescente piuttosto impegnativa.
paolamaria72
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Re: dubbio su caso di studentessa quasi 16enne che bigia

Messaggio da paolamaria72 »

Io lavoro in un CFP ossia Centro di Formazione professionale convenzionato con la regione, che è un ordine di scuola che si indirizza ai ragazzi con le difficoltà di cui lei parla, sia in termini di ore più professionali rispetto a quelle teoriche, sia per la capacità che abbiamo di abbracciare in tutto lo studente, con la presenza del tutor che la scuola di stato non ha e con un sistema di insegnamento sicuramento più attento ai bisogni di questi ragazzi che ci arrivano con tanti fallimenti alle spalle. La ragazza ha frequentato una scuola di stato lo scorso anno, ed è stata bocciata, si è inscritta nuovamente e poi a dicembre si è rivolta a noi. Purtroppo non ha frequentato nenache una settimana consecutiva. Non è un problema di inadeguatezza della scuola ma di motivazione personale, di carenza di un progetto professionale, che noi non siamo riusciti a tracciare data la sua scarsa presenza. Non è riuscita a inserirsi nel gruppo classe che schiva, nè coi docenti e non è riuscita a provare a sufficienza il laboratorio per appassionarsi. Lei vuole andare in giro con gli amici, vede gente che lo fa ( tanta) ed è irrimediabilmente attratta da questo stile di vita libero, la famiglia comunque non le fa mancare nulla e angosciata dalla prospettiva di una fuga da casa, le concede tutto tra cui 5 euro al giorno comunque. sia che vada a scuola sia che bigi. La famiglia pare non avere strumenti per affrontare questa ragazzina. Credo che la perderemo. Ma l'alternativa è la strada purtroppo. cosa che ha già scelto ora pare.
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